Firenze – Impegno mantenuto. L’assessore al bilancio Riccardo Nencini ha portato in Conferenza della Regioni la proposta di ridurre le indennità dei consiglieri (ed assessori) regionali, uniformandola ai livelli più bassi che sono appunto quelli di Toscana ed Umbria. “Un modo per ridurre i costi della politica di fronte all’assenza di parlamento e governo che non sembrano voler assumere provvedimenti concreti al riguardo – annota l’assessore – . La Toscana può vantare più esempi di sobrietà e rigore:Uno riguarda le indennità e questa è la nostra proposta”.
Nel 1970, infatti quando le Regioni sono nate, fu deciso che l’indennità per un consigliere regionale dovesse corrispondere al 65% di quella di un parlamentare. In quarant’ anni quasi tutte le Regioni hanno ritoccato quella percentuale: in Toscana (e in Umbria) no. La proposta è stata avanzata ieri dall’assessore Nencini in sede di commissione ed è finita nel documento discusso oggi nella riunione plenaria dalla Conferenza delle Regioni. Le indennità di un presidente di giunta o consiglio oscillano oggi da 6900 ad oltre 13 mila euro netti al mese, compresi i rimborsi non a piè di lista.
Per un consigliere regionale si va da 5 a 12 mila euro, sempre compresi i rimborsi.