Libera Repubblica delle Arti 2011

A San Salvi la quinta edizione a cura di Chille de la balanza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2011 21:43
Libera Repubblica delle Arti 2011

“Nella tarda primavera del 2007, mentre con Sissi mangiavo e bevevo a casa di Lanci, amabilmente coccolati da Anna Laffi, moglie del pittore e presenza costante, affettuosa e discreta di ogni nostro incontro, proposi al mio amico – con il quale avevo già condiviso importanti creazioni (una per tutti, la Trilogia della vita di Kamikaze, Macerie e Paure - dicevo, proposi di creare insieme a San Salvi la Libera Repubblica delle Arti e delle Culture. E Amedeo in risposta istantanea… “E io disegno la moneta di questa Repubblica!”.

Era nato il Salvino.” Claudio Ascoli così presenta la 5^ edizione di un appuntamento dal successo travolgente e crescente, che vede oltre 100 Artisti di diversi linguaggi (pittura, danza, musica, canzone, poesia, fotografia, arti visive e…naturalmente teatro) e presenti tutti a titolo gratuito, creare liberamente in un luogo “altro” insieme a più di mille spettatori. Nell’edizione 2011 mancherà purtroppo Amedeo Lanci, scomparso inaspettatamente lo scorso mese di gennaio.

E ancora Ascoli: “Il giorno stesso della morte del Maestro ho pensato di chiudere il Salvino, non trovandone più il senso, un possibile senso. Ma la folla commossa al suo funerale e soprattutto i tanti giovani presenti mi hanno fatto cambiare idea. Così, con gli amici dell’Associazione intestata all’Artista, si è deciso tutti insieme di creare un Premio Lanci per l’Arte, per dare forza e riconoscimento ai tanti giovani impegnati nella pittura e nella grafica con passione, sfida e rigore; e di fissarne la 1^ edizione proprio nella Libera Repubblica delle Arti e delle Culture.” Così, domenica 11 settembre, 15 giovani Artisti provenienti da tutt’Italia e non solo, selezionati tra oltre 40 iscritti, cercheranno di realizzare “alla Lanci” in un tempo ristretto – dalle ore 15 alle 22 – loro originali creazioni pittoriche e di grafica, con tecniche le più diverse: si va dall’acrilico all’acquerello, dal carboncino alla xilografia e puntasecca, e non manca neanche il body painting.

Nella stessa serata una giuria tecnica, composta dagli esperti Rodolfo Ceccotti, Anna Gallo, Giandomenico Semeraro, Rossella Tesi e Anna Laffi, assegnerà un primo premio di 3.000 euro ed un secondo di 1.500 euro; mentre sarà lo stesso pubblico a votare e dare all’Artista più apprezzato, il terzo premio di 1.000 euro in materiali pittorici. Come si vede, un gesto di attenzione concreta verso i giovani e il contemporaneo abbastanza inusuale nella nostra città. Un intero cortile, con oltre 1.000 mq.

sarà così pacificamente invaso dalla creazione di giovani Artisti, i cui nomi segnaliamo qui di seguito: Caterina Aina, Valentina Amari, Raul Amorós, Diana Arosio, Jacopo Belli, Marco Coltella, Davide Crucitti & Tommaso Pacetti, Holly Heuser, Giulia Lazzarotti, Ilaria Leganza, Marika Marchese, Lisa Perrucci, Veronica Prete, Valentina Sonzogni e Virginia Zanetti. Ma che cos’è la Libera Repubblica delle Arti e delle Culture, il cui tema quest’anno – sempre all’interno del progetto Abitare i confini - è la Passione, comunque intesa? Potremmo intanto precisare cosa non è.

Non è una notte bianca, non è cioè un momento in cui presentare tante “cose”, destinandole al semplice consumo. La Libera Repubblica è un momento di creazione singola-collettiva nell’incontro tra le Arti e tra le Culture…con lo Spettatore. E’ anche la ricerca di una nuova figura di Spettatore, “attivo” come nell’utopia delle Avanguardie del ‘900; è la Festa degli Artisti, testimonianza dell’ormai avvenuto ribaltamento del ruolo di San Salvi da città manicomio, chiusa in se stessa, a volano culturale, libero e aperto per l’intera città di Firenze e non solo. Una Repubblica deve avere una sua moneta, e nell’ex-manicomio c’è appunto il Salvino, moneta dell’Arte e della Follia, disegnata da Lanci, moneta che, in puro clima dadaista, avrà un cambio variabile, determinato da una ruota della fortuna: così 10 euro potranno valere 1, 2 o 5 salvini a seconda del caso! L’ingresso alla festa è libero, ma domenica 11 settembre tutto, ma proprio tutto, costerà un Salvino: performances, dipinti, foto, birra, gelati, giornale.

Non mancheranno un organo di stampa, Il Corriere de la Repubblica, diretto dalla giornalista Stefania Ressa e il Blog Viva San Salvi viva, a cura di Camilla Catarzi e Giovanni Ionvalli: entrambi realizzati in tempo reale con parole ed immagini prodotti dagli spettatori nel corso dell’evento. Nell’occasione wi-fi libero: se gli spettatori sono su Foursquare possono eseguire il check in e comunicare la loro presenza nella Libera Repubblica. A completare il clima conviviale della serata contribuirà… un assaggio di vino Salvino (podere Erbolo – Gaiole in Chianti), offerto da Filippo Cintolesi a tutti i partecipanti. Impossibile elencare tutti gli Artisti della Libera Repubblica: si va dal grande fotoreporter Mario Dondero al cantautore Paolo Benvegnù, e ancora dal pittore curdo Fuad con i suoi magici e poetici volti a Paolo Lauri con il progetto Diamoci un bacio, senza dimenticare le presenze consolidate di artisti come Aristides Urena Ramos e Alberto Gallingani (Promenade – Omaggio ad un luogo di frontiera) e dei tanti poeti presenti, in primis Alberta Bigagli e Caterina Trombetti.

Una particolare menzione al Teatro di marionette di Bumerlino Teatro che con Gino e la luna apre la kermesse alle ore 18 con una prevedibile, festosa partecipazione di bambini da 0 a…90 anni! Segnaliamo ancora in ordine sparso, tra gli altri, gli attori Chiara Macinai, Vincenzo De Caro, L’Epimeteide, Lorella Serni, Codice Ivan, Filippo Trovato, Elisa Innocenti, le danzatrici Gaia Scuderi e Angela Torriani, gli artisti visivi Azad Nanakeli, Umberto Falchini, Giovanni Mazzi, Flavio Coppola (Rigenerare la comunità), Raffaello Nardi, Triciclo (Adele Giuntini e Lisa Colombi), Ry-ciclo, L’Atelier di San Salvi, Monica Fabbri, Davide Rebeschini, La Taranta e l’organettista Antonio Mario De Carlo, Matteo Malquori, Francesco Garito, Marina Giaccio, i Danger Ego, i poeti Alessandra Greco, Nadjia Chekoufi, Giancarlo Bertacchini, Giulia Leni, Leandro Piantini, Gennaro Oriolo, Gruppo Semicerchio (Caterina Bigazzi, Massimo Capitani, Eleonora Falchi, Zaida, Annamaria Volpini), il videomaker Francesco Ritondale ed i due laboratori teatrali condotti rispettivamente da Claudio Ascoli - che creerà una breve performance a partire da “Il contrario di uno” di Erri De Luca, con Angelo Fabbo, Stefano Orlandini, Marco Bianchini, Riccardo Johnny Lorenzini, Ginevra Freni, Costanza Nannoni, Marta Paoli, Giulia Lascialfari, Mirella Panconesi, Paolo Dallari, Matilde Toffalori, Beatrice Massaro - e da Sissi Abbondanza, che proporrà una invenzione teatrale sulla scuola, con un gruppo di attori in erba: Delfina Accolti Gil, Anna Aziz, Gian Mattia Comparini, Ghennadi Gidari, Davide Mugnaioni, Simone Pinzauti, Omar Volpi. Ma il gran finale dell’Estate a San Salvi prevede anche altri momenti di assoluto rilievo. Per inciso, i Chille annunciano a gran richiesta un prolungamento straordinario del programma, la cui chiusura era inizialmente fissata per l’11 settembre, per cercare di soddisfare le tante richieste per la famosa Passeggiata “C’era una volta…il manicomio”; esaurita da tempo anche la replica dell’8 settembre, sono già annunciate una straordinaria per martedì 13 settembre (già quasi piena!) e da stamani, un’ulteriore replica per mercoledì 14 settembre: gli interessati si affrettino! Da non perdere, intanto, venerdì 9 settembre alle ore 21.30 precise, “ControAnniversario di San Salvi”: Immagini, Documenti, Lettere, Performance. Nel settembre del 1890 il Dr.

Algeri scriveva: “Anche la colta e gentile capitale della Toscana ha un nuovo e grandioso manicomio, che venne inaugurato il giorno 9 del settembre u.s., e che, in omaggio alla memoria del grande alienista empolese, porta il nome di Vincenzo Chiarugi. Il vecchio Ospitale di Bonifazio che, se un tempo poté essere considerato come modello pel ricovero dei malati di mente, ora col numero straordinariamente accresciuto dei malati, e colle cresciute esigenze della tecnica manicomiale, non rispondeva più al suo scopo, era divenuto ognor più di disadatto o, diciamolo pure, non conveniente ad una città o ad una provincia come quella di Firenze, che ha così profonde il culto del bello e del buono, ed ha il vanto di tante e belle istituzioni di beneficenza.” Se 121 anni fa si inaugurava la città negata di San Salvi, il manicomio “chiuso”, a partire dallo scorso anno i Chille de la balanza, in collaborazione con il Quartiere 2 e da quest’anno anche con l’Associazione per una Fondazione per la memoria viva di San Salvi Carmelo Pellicanò, propongono di festeggiare un Contro-Anniversario, quasi a voler sottolineare come oggi San Salvi sia una città aperta, proponendosi forse addirittura come esempio per l’intera realtà fiorentina, naturalmente senza dimenticare il suo passato.

L’incontro di venerdì 9 settembre è particolarmente denso. Dopo un saluto di Stefano Zecchi, presidente della commissione cultura del Q2, Paolo Tranchina ricorderà Alberto Parrini, che fu in prima linea nel percorso di superamento del manicomio fiorentino. Dopo un accenno alla Festa sansalvina dell’aprile-maggio del 1975 che vide per la prima volta l’ingresso dei fiorentini a San Salvi, la serata sarà chiusa dalla presentazione del libro “Sogni e speranze di là dal muro”, appena edito da Fuori binario.

Il piccolo volume raccoglie temi liberamente svolti dai ricoverati all’Ospedale psichiatrico di Girifalco(Cz) tra il 1968 e il 1969, su suggerimento dell’allora giovane psichiatra Carmelo Pellicanò. “Sogni e speranze di là dal muro” sarà presentato dall’antropologo Pietro Clemente. Per questa serata davvero speciale, l’ingresso è libero, ma la prenotazione è consigliata.

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