Firenze - Lo scorso sabato sono pervenute al 113 segnalazioni di truffe subite da anziani, messe a segno sempre con lo stesso modus operandi. “Un uomo ben vestito dai modi garbati si presenta a casa di una persona anziana spacciandosi per addetto del gas. Distrae la vittima mentre un complice, approfittando della porta lasciata socchiusa, arraffa qualche oggetto di valore (cornici, orologi, quadri, ecc) riuscendo poi dall’abitazione. Durante la seconda parte del colpo quest’ultimo indossando una finta divisa (solitamente una camicia bianca con uno stemma sul petto), suona il campanello e mostra gli oggetti precedentemente asportati asserendo di aver arrestato un pericoloso ladro che si aggirava nello stabile.
A questo punto il padrone o la padrona di casa, riconsocono immediatamente quanto mostrato loro dal finto vigile che quasi acclamato come un eroe, riesce ad entrare in casa al fine di verificare ulteriori ammanchi. Qua scatta la terza fase: il nuovo entrato osserva attentamente tutti i luoghi dove sono custoditi preziosi e contanti, mentre dietro di lui, lo pseudo addetto al gas, ripulisce di ogni cosa i malcapitati.” Sabato scorso il primo colpo è avvenuto in piazza Mascagni alle 10.30: la vittima, una donna di 81 anni; un altro intorno alle 13.00 in viale Ariosto a Sesto Fiorentino: questa volta a chiamare il 113 è stato il padrone di casa derubato, un uomo di 79 anni.
In entrambi i casi sono spariti oro e denaro contante. La polizia, intervenuta subito, è ora alla caccia di questi criminali, ricordando alle persone maggiormente esposte a rischio, di non consentire a sconosciuti di entrare all’interno dell’abitazione con un pretesto qualsiasi. Viene richiamata in particolare l’attenzione su chi si presenta come dipendente della Asl, dell’Inps, di aziende di energia e del gas, del Comune, ecc. Bisogna tenere presente che tutti i predetti Enti non si avvalgono di persone che operano a domicilio.
Anche nel caso in cui il “truffatore” dovesse presentarsi come un appartenente alle forze dell’ordine, bisogna sempre contattare il 113 o il 112 per la conferma. Come nei casi recenti i malviventi si sono presentati alla porta delle loro vittime chiedendo di poter verificare se ipotetici ladri avessero colpito anche quell’abitazione. Solitamente lavorano in coppia: mentre uno chiede informazioni al malcapitato o alla malcapitata, il complice arraffa tutto ciò che può. In particolari circostanze, come ad esempio per il ritiro della pensione presso gli uffici postali o il prelievo di somme di denaro presso gli sportelli bancari, è importante farsi accompagnare da un parente o un conoscente e comunque chiedere aiuto agli impiegati allo sportello.
Questi ultimi, in presenza di persone di una certa età che chiedono di prelevare somme di denaro rilevanti, in modo insolito, devono subito chiedere informazioni sul motivo, ed eventualmente allertare il 113. Non è consigliabile raccontare a sconosciuti, che magari si avvicinano per strada o supermercati, particolari della propria famiglia, come ad esempio il nome dei propri familiari. In alcuni casi, infatti, il truffatore avvicina l’anziano indicando il nome del familiare per avvalorare la richiesta di pagamento di un debito.
Un ruolo significativo, quindi, possono svolgerlo anche i vicini di casa ed i parenti delle persone anziane, mantenendo con loro un costante contatto e ricordando le precauzioni utili ad evitare possibili raggiri. I consigli realizzati dalla Questura di Firenze, rivolti non solo alle potenziali vittime, ma anche ai parenti e ai vicini di casa, e, ancora, ai dipendenti degli Enti maggiormente coinvolti nei casi di truffe agli anziani, sono visibili anche sul sito della Questura, all’indirizzo http://questure.poliziadistato.it/Firenze.
La Questura prosegue così con la campagna informativa nei confronti delle potenziali vittime, oltre a mantenere un elevato livello di attenzione per la prevenzione del fenomeno, assicurando l’intervento immediato per ogni segnalazione. Si inviata infine tutti coloro che sono stati vittime di analoghi episodi a contattare immediatamente il 113.