Firenze – Nessuna decisione, nel merito, è stata ancora presa sui contratti in derivati finanziari che la Regione Toscana ha. Nessuna procedura per annullare gli atti amministrativi che servirono per stipulare i contratti di swap è stata ancora avviata. Nessun pagamento dovuto alle banche è stato sospeso. Lo precisano gli uffici della Regione Toscana, dopo alcune notizie pubblicate oggi. La Regione, si spiega, sta ancora valutando e la scorsa sett imana la giunta ha semplicemente dato mandato agli uffici di approfondire la questione, dopo che a gennaio la banca Merril Lynch aveva notificato quello che in gergo si chiama “claim” di fronte all’Alta Corte di Giustizia di Londra, per accertare la legittimità del contratto a suo tempo stipulato, e dopo che, a conclusione delle indagini preliminari, lo scorso 21 marzo la Procura di Firenze aveva evidenziato il reato di truffa aggravata a danni dell’ente – la Regione, ma non solo – a carico di Merril Lynch, Ubs, Deutsche Bank, Cdc Ixis e Dexia Crediop.
Solo dopo un’analisi più approfondita, si precisa dalla giunta e dagli uffici, una decisione sarà presa. La Regione Toscana conta un debito di poco più di 1,1 miliardi di euro, in calo rispetto all’anno precedente. Per un terzo è contra tto a tasso fisso (che rimane bloccato anche quando i tassi calano), per un po’ meno di un terzo a tasso variabile (317 milioni), libero di oscillare, e per un po’ più di un terzo (430 milioni) a tasso variabile coperto da derivati e quindi “assicurato”.
I derivati hanno un costo, ma diventano vantaggiosi quando i tassi crescono. Dal 1999 al 2006 la Regione Toscana ha stipulato in tutto 22 contratti in derivati finanziari. Le banche con cui la Regione ha accordi ancora in essere sono la Societe Generale, la Deutsche Bank Ag, la Merril Lynch, il Monte dei Paschi, Bnp Paribas, Dexia Crediop e Bnl.