Questa mattina Polizia di Stato e Arma Carabinieri hanno proceduto all’esecuzione del decreto di sequestro preventivo dell’immobile abusivamente occupato in viale Matteotti, emesso lo scorso 4 agosto dal Gip del Tribunale di Firenze. Alle operazioni, che si sono svolte senza incidenti, hanno collaborato anche Protezione Civile e Servizi Sociali del Comune di Firenze: quest’ultimi garantendo agli sgomberati alloggi provvisori alternativi. L’edificio di cinque piani, occupato dall’anno 2005, è stato riconsegnato alla proprietà dell’Ente Inarcassa che sta provvedendo mettere in sicurezza l’immobile.
Dentro lo stabile sono state trovate 22 persone (di varie nazionalità) e 11 bambini. Gli adulti sono stati tutti denunciati per invasione di terreni ed edifici. Durante lo sgombero un gruppetto, al quale si sono aggiunti alcuni sostenitori del “Movimento Lotta per la Casa”, ha invaso la carreggiata di fronte allo stabile portandosi i bagagli al seguito. Questo ha causato per circa un’ora il blocco dei mezzi pubblici e della circolazione stradale sulla corsia in direzione di piazza Beccaria.
La situazione è stata poi riportata alla normalità. La Digos ha provveduto ad individuare i soggetti coinvolti nell’iniziativa segnalandoli all’Autorità Giudiziaria per interruzione di pubblico servizio. Hanno trovato un nuovo tetto le circa 40 persone (tra bambini e adulti). Per 18 minori accompagnati (12 bambini e 6 adulti) e cinque donne sole l’assessorato alle politiche sociosanitarie ha trovato una sistemazione all’Ostello San Paolino, la struttura del Comune gestita dalla Caritas che si trova in via del Porcellana.
Altre 8 persone sono state trasferite all’Albergo Popolare ‘Fioretta Mazzei’ in via della Chiesa. Tre nuclei familiari, che erano già nella graduatoria per l’assegnazione di un alloggio Erp, si trovano ora nella struttura dell’Ast di Montedomini gestita dai volontari dell’Acisjf (l’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane). Due uomini, infine, sono stati accolti all’Ostello per uomini del San Paolino e due donne nel centro della Caritas che si trova a Rovezzano.
«Abbiamo saputo solo stamani dell’esecuzione dello sgombero deciso dalla magistratura ed eseguito dalle forze dell'ordine – ha dichiarato l’assessore alle politiche socio sanitarie Stefania Saccardi - immediatamente l’assessorato, insieme alla direzione servizi sociali, si è attivato per prestare l’accoglienza necessaria per tutti i soggetti che, norma di legge, ne avevano diritto». «Le operazioni – ha spiegato l’assessore Saccardi – si sono svolte in stretta collaborazione con la polizia municipale e la protezione civile ha curato lo spostamento delle persone e dei loro bagagli.
Nonostante non conoscessimo la data dello sgombero la macchina del Comune ha funzionato perfettamente per rispondere ai problemi di accoglienza delle persone con un ottimo coordinamento tra servizi sociali, polizia municipale e protezione civile». “Troviamo incomprensibile la scelta della magistratura di procedere oggi allo sgombero forzato dell’immobile occupato di viale Matteotti -interviene il capogruppo di SEL Eros Cruccolini- Si è inteso accondiscendere ai voleri della proprietà senza tenere contro della storia legata all’occupazione, durata cinque anni, e che ha visto integrarsi la comunità di immigrati, di cui molti bambini che sono stati mandati a scuola con risultati lusinghieri.
Brave persone, ben accolte dal vicinato, e che si sono anche impegnate a pagare i servizi loro garantiti. Non solo: due mesi fa con una lettera gli occupanti si erano detti disponibili a lasciare l’immobile, cercando il dialogo con le istituzioni. A fronte di tutto questo, si è scelto di eseguire lo sgombero il 12 di agosto, alla presenza di una quindicina di minori, per un verso esercitando il diritto garantito dalla legge di mettere fine a un’occupazione abusiva, ma dall’altro contravvenendo a leggi internazionali sulla tutela dei minori e l’accoglienza degli immigrati.
Abbiamo assistito – io ero personalmente presente e posso testimoniarlo – ai soliti sistemi, con colpi alle porte e momenti di tensione tra occupanti e forze dell’ordine che si sarebbero tranquillamente potuti evitare. Né gli occupanti né l’amministrazione comunale erano stati avvertiti. E stride la giornata di ieri, con l’appello alla solidarietà e il richiamo a Firenze come città della pace da parte del Cardinale Piovanelli, del sindaco Renzi e dell’Anpi, con le modalità dello sgombero di oggi.
A Firenze (che ha creato il primo istituto di accoglienza di minori della storia) non accettiamo questi metodi, e lo diciamo con forza. Ho richiesto al magistrato l’istanza di revoca del provvedimento, ma non ho ricevuto risposta. A settembre richiederò un incontro col procuratore Quattrocchi per denunciare questi comportamenti, che reputo disumani. Auspico con tutto il cuore che la proprietà non riesca a vendere l’immobile, e se verrà richiesto il cambio di destinazione d’uso per farne appartamenti voterò contro.
Il solo plauso da fare in questa giornata che ci lascia profondamente amareggiati è all’amministrazione comunale, e in particolare all’assessore Saccardi e ai suoi collaboratori, che in poche ore hanno trovato una sistemazione per tutte le persone coinvolte nello sgombero”.