La giunta regionale dichiara lo stato d’emergenza sui territori provinciali di Massa e Lucca. Questo permetterà di anticipare una parte di risorse finanziarie a disposizione per far fronte agli interventi più urgenti nella zona colpita. All’indomani degli eventi che hanno provocato le frane colpevoli delle tre vittime in provincia di Massa e stamani il crollo di una palazzina preventivamente evacuata a Carrara vicino al torrente Carrione, l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini è intervenuta questa mattina alla riunione convocata nella sede della Protezione civile della città apuana.
Erano presenti le autorità locali, i sindaci di Massa Roberto Pucci e di Carrara Angelo Zubbani, il prefetto di Massa, Giuseppe Merendino e la responsabile regionale della Protezione civile Maria Sargentini. “Stiamo seguendo costantemente la situazione – ha detto Bramerini – sia dal punto di vista di protezione civile ma anche da quello di difesa del suolo. Le risorse che riusciremo a anticipare con la dichiarazione di stato di emergenza ci consentiranno di intervenire subito sulle situazioni più urgenti.
Domani sarò a Roma al Ministero dell’Ambiente per firmare il verbale dell’accordo da 126 milioni di euro tra Regione e Ministero al quale stiamo lavorando da mesi e che finanzierà una serie di interventi strutturali per la difesa del suolo concordati con le Autorità di Bacino nazionali e regionali che insistono sul nostro territorio. Con questi fondi riusciremo purtroppo a far fronte solo alle priorità delle priorità, dovendo fare i conti con un quadro finanziario nazionale molto contratto”. Dei 126 milioni 67 saranno statali e rientrano nel programma messo a punto dalla Finanziaria 2010 che prevede 1 miliardo di euro per tutta Italia in quattro anni, dunque 250 milioni l’anno per l’intero paese.
Gli altri 59 saranno erogati dalla Regione Toscana, che nel 2010 ha già anticipato e impegnato 58 milioni di euro per i territori colpiti dall’alluvione di natale 2009. “La Regione cerca di fare la sua parte in un quadro nazionale comunque preoccupante” ha aggiunto Bramerini. La grande quantità di pioggia, soprattutto la violenza con la quale è caduta in certi momenti della giornata di ieri, ha provocato in tutto il territorio delle province di Massa, di Carrara e anche di Lucca diverse frane e dissesti oltre a causare allagamenti lungo la costa.
Dalla mappatura effettuata su tutto il territorio è risultata una nuova frana nella Val di Magra, e alcune nella provincia di Lucca che hanno provocato la chiusura di diverse strade provinciali della zona. Le idrovore messe in funzione su tutta la costa stanno lavorando sugli allagamenti con esiti positivi. Dopo una valutazione dei tecnici, nella mattinata di oggi è stato deciso di evacuare altre 11 persone nel comune di Carrara, il numero totale degli sfollati è salito così a 75. “La situazione non è ancora stabilizzata – ha concluso l’assessore – perché dovremo fare i conti con gli effetti dell’onda lunga delle frane che, sul terreno saturo d’acqua e cedevole, potranno andare avanti ancora qualche giorno.
Solo quando avremo chiaro il quadro degli interventi necessari confrontandoci costantemente anche con le amministrazioni locali, potremo stimare la quantità di risorse che riusciremo a mettere a disposizione per intervenire nell’emergenza. E’ anche vero che dovremo orientarsi maggiormente ad una attività di messa i n sicurezza preventiva e per questo è necessario collegare sempre più strettamente la programmazione della difesa idrogeologica con la pianificazione territoriale". Dopo la riunione l’assessore Bramerini è andata a fare un sopralluogo nelle zone di Lavacchio e Mirteto dove domenica notte l’ondata di fango venuto giù dalla collina si è portata via tre vite “Sono qui – ha detto – anche per portare il cordoglio mio e di tutta la giunta toscana alle famiglie e ai parenti delle vittime ai quali testimonio tutta la mia vicinanza”. Indagini per omicidio colposo Intanto si apprende che la Procura della Repubblica di Massa, in seguito alle frane di Lavacchio e Mirteto sta portrando avanti indagini che hanno per ipotesi di reato quelle di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. "Subito fondi per la messa in sicurezza del territorio, basta con le grandi opere inutili, costose e pericolose" "'Messa in sicurezza del territorio' è la locuzione che le amministrazioni toscane dovranno imparare a maneggiare da subito, come hanno già iniziato a fare con 'Consumo zero di territorio'.
La frana di Massa e le sue vittime sono lì a testimoniarlo. Basta con gli interessati anacronismi delle grandi opere inutili, costose e pericolose per la popolazione, sì ad una corretta analisi dei bisogni e delle necessità di un territorio martoriato dal business del cemento". Così Ornella De Zordo capogruppo di perUnaltracittà a Palazzo Vecchio. "Chi governa e decide dovrebbe pensarci quando sceglie di puntare su 'irrinunciabili' interventi come il ponte sullo stretto, ma anche come il tunnel TAV di Firenze: 3 o 4 miliardi di euro pubblici, quando nel 2010 per la sicurezza idrogeologica sono stati stanziati 50 milioni a livello nazionale.
E dovrebbero ricordarsi di queste tragedie quelli che poi, a proposito di vincoli ambientali e di tutela del territorio, parlano infastiditi di 'lacci e lacciuoli' che intralciano il progresso. I toscani non hanno bisogno di morti per capire che la strada maestra è la cura dei loro interessi vitali e non il profitto di poche società che drenano risorse utili e fondamentali per la messa in sicurezza del territorio. La politica cominci a gestire i flussi del proprio bilancio per la salvezza del territorio, non per la sua devastazione.
E non si preoccupi, l'economia ne trarrà giovamento comunque" aggiunge la consigliera. "L'unica, vera, grande opera da realizzare da subito è quindi la messa in sicurezza del territorio, a livello nazionale come regionale e locale. E' inutile, anzi ipocrita poi puntualmente piangere lacrime di coccodrillo quando sempre più frequentemente succedono disastri tutt'altro che naturali" conclude De Zordo. Ed anche il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze rivolge un appello alla Giunta regionale toscana perché "finalmente si ponga attenzione ai veri problemi che travagliano l'Italia e la Toscana; uno di questi è la messa in sicurezza del territorio, come viene evidenziato ogni volta che normali vicende climatiche stagionali provocano tragedie come quella consumata in provincia di Massa". La situazione attuale Anche se tempo il migliora, in provincia di Massa Carrara la situazione è tutt'ora critica.
Sono ancora 75 le persone evacuate che sono state ospitate in strutture ricettive. I Vigili del Fuoco sono al lavoro soprattutto sulla costa, dove si sono registrati molti allagamenti. come già scritto è crollata una palazzina evacuata ieri a Carrara. L'edificio, sul fiume Carrione, era stata sgomberato ieri sera per il pericolo di un cedimento strutturale a causa del maltempo. All'interno vivevano tre nuclei familiari, per un totale di 11 persone. Sul posto, dove comunque non ci sono problemi per le persone, sono all'opera i Vigili del Fuoco e i volontari della protezione civile.
Per quanto riguarda l'area montuosa, nelle ultime 18 ore non ci sono stati ulteriori smottamenti e le frane che si sono verificate sono tenute sotto monitoraggio da volontari. Sette strade provinciali sono chiuse su tutto il territorio. Per le previsioni meteo Per le previsioni meteo su Firenze clicca qui, per le previsioni meteo sulla Toscana, invece, clicca qui.