Fabio Evangelisti, segretario IdV Toscana, ha depositato, questa mattina alla Camera dei Deputati, un’interrogazione al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiarire la posizione del Governo in merito agli stanziamenti previsti per le aree colpite dalle calamità naturali dei giorni scorsi. “Perché – si domanda Evangelisti – non è stato previsto uno stanziamento anche per la provincia di Massa Carrara, come per tutte le altre emergenze che hanno riguardato diverse province e comuni italiani?” “Il Sottosegretario Bertolaso – spiega Evangelisti - ha spiegato, nell’informativa di ieri alla Camera, che, per quanto riguarda gli stanziamenti per fronteggiare le situazioni alluvionali che hanno colpito il Paese, verrà prelevato dal Fondo imprevisti del Ministero dell’economia e delle finanze, un contributo di 300 milioni di euro che si aggiungerà ai primi 20 milioni annunciati a caldo, un po’ incautamente vista la esiguità dello stanziamento stesso, per il Veneto; nessun cenno di stanziamento per tutte le altre situazioni di criticità occorse in altre parti del nostro territorio”. “Per riparare i guasti provocati delle frane che nel comune di Massa tra il 31 ottobre e il 1 novembre hanno causato tre morti e che hanno colpito anche la Lucchesia – spiega Evangelisti - la Regione Toscana ha comunicato di aver già stanziato 7 milioni di euro, mentre dal Governo non è arrivato alcun impegno finanziario, come certificato dall’intervento di Bertolaso.
La stima dei danni del maltempo è valutata intorno ai di 50 milioni di euro, una cifra probabilmente destinata a crescere”. “Per questo – conclude Evangelisti – noi dell’Italia dei Valori pretendiamo dal Governo che non vengano approvati interventi per cittadini di Serie A e di Serie B ma che siano reperite risorse per sostenere gli sfollati e riparare ai danni causati dalle calamità al Nord e al Sud, in Veneto come in Toscana, in Campania come in Liguria”. Ma per la Lega è colpa di Rossi "Il Governo ha stanziato 300 milioni per il Veneto perché il Governatore Luca Zaia è sceso a Palazzo Chigi a battere i pugni sul tavolo.
La Toscana non ha avuto nemmeno un euro perché il nostro Governatore Enrico Rossi fa soltanto propaganda mediatica e chiede interventi tramite i giornali e Facebook, non mettendoci nemmeno verve. Anche per questo, evidentemente, ha ben poca credibilità". È il commento di Antonio Gambetta Vianna, presidente del gruppo consiliare Lega Nord Toscana in Regione, alle continue lamentele di Enrico Rossi sui mancati finanziamenti del Governo per l’emergenza alluvione in Toscana. "Qui – prosegue il capogruppo del Carroccio in Palazzo Panciatichi – si vuole far passare le falsità che la colpa sia del Governo e che quest’ultimo aiuti il Veneto per il solo motivo che c’è la Lega al potere e Bossi padrino del Veneto.
La Lega al potere in Veneto, che lavora nell’interesse dei cittadini, è scesa a Roma a chiedere un intervento immediato per la propria popolazione, visto che ha quantificato nel giro di poche ore danni per oltre un miliardo di euro. A Rossi, che il 2 novembre su Facebook scrisse che la stima dei danni si sarebbe conosciuta nel giro di 15-20 giorni, a quanto pare non interessa scendere a Roma per fare altrettanto. Dovrebbe intervenire ora che è ancora a tempo, invece di aspettare che il Governo faccia la prima mossa.
Troppo facile fare demagogia dando la colpa al Governo stando seduti nel proprio ufficio a chattare sul noto social network". "La Regione Veneto – continua Gambetta Vianna – ha attivato anche un conto corrente all’Unicredit e un numero per donare 2 euro da telefonia fissa e mobile per l’emergenza alluvione. La Regione Toscana, invece, si lamenta e basta. L’onorevole Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella, ‘adotta’ i Comuni di Carceri e Saletto, stanziando fondi a loro favore, mentre la Regione e i Comuni toscani se ne fregano.
In Veneto c’è fratellanza e senso di appartenenza alla propria comunità, in Toscana c’è soltanto interesse e politica clientelare". "Ricordo a Rossi – seguita il leader leghista in Regione – che dal 1999 al 2007, tramite gli Accordi di Programma Quadro tra Stato e Regione, sono arrivati ben 515 milioni di euro allo scopo di realizzare un totale di 312 interventi per la difesa del suolo e la tutela delle risorse idriche per diminuire i rischi di frane, allagamenti e smottamenti. Peccato che ad oggi sia stato portato a termine soltanto il 23% degli interventi previsti, l’11% sia sospeso, e il restante 66% vari tra il mai iniziato e il mai portato a termine". "Rossi ha ben poco da lamentarsi.
Dovrebbe, al contrario – conclude Gambetta Vianna –, rimboccarsi le maniche e scendere a Roma facendo come Zaia, invece di tirarsele su soltanto per scrivere meglio sulla tastiera del proprio computer". Intanto stamani la Protezione Civile è intervenuta nel territorio di Cantagallo La situazione ambientale della Val di Bisenzio è costantemente monitorata dal personale della Protezione Civile e della Comunità Montana e, al momento, non si registrano particolari situazioni di difficoltà. Questa mattina sono stati fatti due interventi per liberare due diversi tratti stradali ostruiti dalla caduta di alberi.
Il primo ha riguardato la strada per Gricigliana (nel comune di Cantagallo) dove, nella notte e a causa delle intense piogge, alcuni alberi dal sottobosco vicino erano scivolati sul manto stradale ostacolando il passaggio dei mezzi. Questo ha provocato qualche disagio ad alcuni pendolari che hanno dovuto attendere l’intervento dei mezzi della Protezione Civile che si sono occupati di liberare il percorso. Situazione simile si è presentata anche sulla strada per Luogomano. Anche in questo caso è intervenuto il personale della Protezione Civile che ha sgomberato la strada dall’ostacolo.
Il presidente della Comunità Montana, Marco Ciani, rivolge le sue scuse ai pendolari che questa mattina possono aver subito dei ritardi, ma sottolinea il massimo impegno da parte degli operatori nel cercare di risolvere tutte le difficoltà nel più breve tempo possibile. “Vorremmo intervenire ovunque e rapidamente, ma la squadra è soltanto una e il territorio di competenza è vasto. Per svolgere i vari interventi abbiamo rispettato l’ordine di arrivo delle chiamate”.
Un aiuto al personale della Protezione Civile potrebbe arrivare, secondo il presidente Ciani, dalla collaborazione con i privati cittadini possessori di terreni e di boschi in prossimità di strade pubbliche. Una loro maggiore cura e attenzione del proprio appezzamento potrebbe evitare smottamenti e cadute di alberi e altro materiale sui percorsi viari utilizzati dagli automobilisti. Nonostante la ristrettezza del personale (sono soltanto tre operatori) e delle risorse, gli uomini della Protezione Civile cercano di assicurare ovunque il proprio intervento e la messa in sicurezza del territorio e di strade. “Rivolgo un invito ai privati ad avere maggiore cura delle zone boschive in prossimità delle strade, ma mi appello anche agli enti pubblici del territorio affinché rivolgano tale invito ai proprietari di queste aree – ha sottolineato Ciani –.
Ai sindaci della Val di Bisenzio rivolgo un invito affinché insieme si possa compiere un monitoraggio delle situazioni ambientali più critiche e delle strade più in pericolo per attivare un intervento complessivo oppure ordinanze specifiche per tali circostanze”. Massima collaborazione esiste anche con la Polizia Provinciale. La Comunità Montana sta lavorando in sintonia con l’attuale dirigenza del corpo impegnandosi principalmente per la tutela e la sicurezza ambientale.