Attimi di tensione nella tarda serata di ieri: alcuni occupanti abusivi (per lo più stranieri) dell'ex ospedale di Poggio Secco hanno preso a calci l'auto degli agenti di polizia e carabinieri: è accaduto ieri sera. La polizia stava indagando in borghese nell'ex ospedale per un furto di energia elettrica, quando è stata attaccata. Lo stabile è occupato da tempo, e da altrettanto tempo si susseguono le segnalazioni sull’instabilità e l’insicurezza strutturale, ma anche igienico-sanitaria, all’interno dello stabile. Una situazione di allarmi ripetuti e inascoltati che oggi porta i Consiglieri regionali del Pdl Giovanni Donzelli e Stefano Mugnai (Vicepresidente Commissione IV – Sanità) ad affermare: «Siamo solidali con gli agenti delle forze dell’ordine, ma le responsabilità di quanto accaduto sono anche di chi ancora non ha sgomberato quello stabile».
«Qui – attaccano Donzelli e Mugnai – siamo inspiegabilmente davanti a una situazione di vera e propria omissione di atti. Infatti nei mesi scorsi lo stesso Quartiere 5, su input di mozioni presentate dalle consigliere del Pdl Chiara Moretti, Veronica Semplici e Alessandra Bressan, ha unanimemente riconosciuto “il devastante degrado dell’intera zona e la sua conseguente pericolosità”, invitando il sindaco “a sollecitare la proprietà di Poggio Secco al fine di trovare soluzioni”. Nei documenti del Consiglio di Quartiere 5 già si individuavano alcune criticità, tra cumuli di rifiuti abbandonati anche con presenza di amianto, fosse biologiche perennemente intasate, roghi ripetuti di materie plastiche e carcasse di auto e persino un muro di cinta crollato, con tanto di tubi di ferro sporgenti.
Il tutto con grave rischio sia di chi transita nella zona – ricordano gli esponenti del Pdl – sia degli occupanti medesimi, tra i quali si registra la presenza di numerosi minori». Ma c’è dell’altro: «Per giungere allo sgombero dell’ex ospedale di Poggio Secco – raccontano Donzelli e Mugnai – si è impegnato persino il Comitato regionale della Croce Rossa Italiana che, il 24 settembre scorso, ha scritto al sindaco e al prefetto di Firenze per segnalare “il progressivo deterioramento delle condizioni igienico-ambientali e la situazione di estrema pericolosità dovuta sia all’impossibilità di questa amministrazione di procedere a urgenti lavori di messa in sicurezza, sia ai danni causati alla struttura dagli attuali occupanti, sia alla presenza nell’immobile di soggetti non meglio identificati che, tra l’altro, non consentono ai nostri operatori di entrare nella struttura senza mettere a repentaglio la propria sicurezza”.
Nella stessa lettera – rendono noto ancora i due consiglieri regionali del Pdl – è la stessa Cri ad affermare che la situazione e lo stato dell’immobile “non lasciano spazio a soluzioni diverse da uno sgombero dell’intero complesso, anche per tutelare la sicurezza degli occupanti stessi”». Malgrado tutto, però, nulla si è mosso. Fino ai fatti di ieri sera che spingono Donzelli e Mugnai a ribadire: «Ormai qui siamo davanti a uno stato di cose in cui il bello e il cattivo tempo sulle occupazioni abusive lo fanno Lorenzo Bargellini e il suo Movimento dei Lotta per la Casa.
Le segnalazioni ci sono state e sono arrivate nelle stanze giuste. Perché poi sindaco e prefetto non abbiano proceduto allo sgombero, questo davvero non lo si capisce. Perciò adesso, e in una simile esplosiva situazione, è evidente che qualunque danno si produca a cose o persone avrà responsabili chiari anche in chi ancora non ha sgomberato quell’immobile».