Firenze – Il 2011 è l’anno di avvio della nuova programmazione triennale per lo sviluppo della grande distribuzione in Toscana. “Per questo ho incontrato intanto il direttore regionale di Confesercenti Massimo Biagioni e Andrea Nardin, direttore regionale di Confcommercio – ha dichiarato l’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti -. Ho voluto esporre le prime decisioni della giunta regionale in merito ad un tema cosí sensibile, che peraltro vede le associazioni di categoria fortemente critiche riguardo al rilascio di nuove autorizzazioni per l’apertura di grandi centri commerciali”. Le associazioni di categoria hanno spesso invocato l’introduzione di un limite forte alla grande distribuzione perché penalizza il commercio al dettaglio.
“Condivido l’obiettivo della salvaguardia del piccolo commercio come presidio di socialità, identità e tipicità irrinunciabili per una regione come la nostra – ha aggiunto l’assessore – che deve gran parte della sua attrattività proprio alla sua unicità e non riproducibilità. Per questo la politica della giunta regionale mira a introdurre elementi piú stringenti per il regime autorizzativo; tenendo peró anche conto della piena entrata in vigore della direttiva europea conosciuta come Bolkestein, e centrando per questo la programmazione su criteri quali la tutela dell’ambiente, del consumatore, della vivibilità, e del consumo del suolo attraverso un lavoro congiunto tra commercio e urbanistica”. Si sta dunque lavorando a riaffermare il passaggio dell’autorizzazione, ma superando la semplice individuazione dei metri quadri autorizzabili, com’è avvenuto fino ad ora, per giungere a una programmazione legata alla pianificazione territoriale che tenga conto dell’equilibrio ambientale e allo stesso tempo della tutela della concorrenza e a quella del consumatori.
Scaletti ha per questo ribadito l’importanza che svolgono le associazioni di categoria quali Confcommercio e Confesercenti in quanto rappresentanti delle istanze delle categorie, giustamente preoccupate del dilagare della grande distribuzione nella nostra regione. Biagioni ha da parte sua insistito sul recupero del concetto di vita delle città, del recupero della residenza, equilibrio di funzioni, presenza della piccolo impresa che è garanzia di buona occupazione, sicurezza e presidio contro il buio delle vetrine spente, relazioni sociali, servizio.
E ha sottolineato che la Toscana ha il diritto e il dovere di difendersi, rappresentando un simbolo inimitabile nel mondo, che non deve essere travolta dalla massificazione, perchè certo nessun turista viene qui per vedere un supermercato, per quanto grande possa essere. Positiva anche la valutazione di Nardin sulle proposte dell’assessore, e sull’idea di lavorare con le associazioni di categoria, ritenendo basilare la concertazione su scelte cosi importanti per il futuro dei cittadini. In merito agli indirizzi, il direttore di Confommercio ha rimarcato che più che creare nuovi spazi, sarà utile riqualificare quelli esistenti in un’ottica sociale ed economica.
In questo quadro, sarà comunque prioritario tutelare il territorio toscano, valore unico nel mondo, in un giusto equilibrio fra rispetto per l’ambiente e necessità di offrire servizi adeguati ai cittadini.