Secondo le prime valutazioni degli agenti giunti sul posto la vittima, Claudio Pierini, di San Colombano, dipendente della Coop, stava guidando il muletto quando il mezzo, dopo aver urtato del materiale accatastato, si è ribaltato. L'uomo che non ha potuto controllare il quadriciclo meccanico è stato travolto dal peso del mezzo. E' accaduto attorno alle 10.30. Sul posto i carabinieri della compagnia di Scandicci e ambulanze del 118, ma non è bastato a salvare l'uomo di 52 anni. L’Unicoop Firenze si stringe attorno alla famiglia a cui esprime tutta la sua vicinanza e il proprio dolore per quanto accaduto.
Nel pomeriggio Il magazzino ha sospeso la propria attività e la cooperativa ha indetto, in occasione dei funerali, un lutto che coinvolgerà tutti i 104 punti di vendita come segno di vicinanza e partecipazione al dolore per la scomparsa di un proprio dipendente. È il primo incidente mortale che colpisce un dipendente dell’Unicoop Firenze sul lavoro. "Di fronte all'ennesima morte sul lavoro verrebbe voglia di urlare, di urlare che non si può, non si deve morire di lavoro - recita una nota diramata dal Sindacato Cgil - di urlare che non sappiamo che farcene dei dati statistici che ci raccontano di infortuni in calo, non lo facciamo né singolarmente né collettivamente solo perché non contribuiremmo a risolvere di un H i problemi della sicurezza sul lavoro.
La Cgil che da anni, da sempre, va ripetendo che per la sicurezza occorrono investimenti, formazione, buone pratiche quotidiane e per questo si batte, oggi di fronte al dipendente Unicoop che ha perso la vita mentre era al lavoro in un magazzino a Scandicci (FI), pur registrando una sconfitta, rinnova il suo impegno in tal senso. La Cgil Toscana si stringe al dolore della famiglia, dei parenti ed amici, di tutti coloro che gli volevano bene, dei colleghi di Claudio Pierini" Rossano Rossi, segretario Cgil Firenze con delega alla sicurezza ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ancora una volta siamo di fronte ad una tragedia sul lavoro, oggi il magazziniere Pierini Claudio di 52 anni ha perso la vita mentre svolgeva il suo lavoro presso i Magazzini Unicoop di Firenze in viale Europa a Scandicci.
Ancora una volta un lavoratore non farà ritorno a casa, una vita spezzata una famiglia distrutta, continua così questa catena di morti, che sembra impossibile spezzare e troppo simile ad un bollettino di guerra, anzi peggio. Sul versante della sicurezza è stata fatta della strada importante, ma è evidente che il percorso è ancora maledettamente lungo e necessita dell'impegno di tutti i soggetti interessati; primo passo fondamentale: la volontà di affrontare il problema per quello che è, senza rifugiarsi nella comoda strada dei fatalismi. Come recita la nostra Costituzione il lavoro è vita, integrazione, emancipazione, dignità non può essere degradato, troppe volte concepito solo come un costo, perché è da questa impostazione che si crea il terreno favorevole per tragedie come questa". Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per domani 22 luglio uno sciopero per l'intero turno di lavoro dei dipendenti del magazzino e di 1 ora a ogni fine turno in tutti gli uffici e i punti vendita di Unicoop, “per riconoscimento e rispetto del lavoro e della vita di Claudio – si legge in una nota diffusa dai sindacati -, in solidarietà con i dipendenti del magazzino, per dimostrare quanto ancora si debba e si possa fare per evitare le tragedie sul lavoro”. “Oggi la Toscana deve registrare un'altra vittima sul lavoro, l’ultima di un elenco tragico e troppo lungo - ha dichiarato Alberto Monaci, presidente del Consiglio regionale -.
A nome di tutta l’assemblea regionale, la più sentita vicinanza alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita”. “Ancora una volta la provincia di Firenze viene colpita da un incidente mortale sul lavoro. La perdita anche di una sola vita umana in ambito lavorativo è un fatto che moralmente e politicamente va considerato inaccettabile”. Lo afferma l’Assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni, commentando l’incidente fatale avvenuto quest’oggi a Scandicci.
“Nel settore della prevenzione e della sicurezza molto è già stato fatto – ha concluso Elisa Simoni - ma come dimostrano anche i fatti recenti gli sforzi non sono mai abbastanza. Esprimo a nome del Presidente e dell’amministrazione della Provincia di Firenze la vicinanza ai familiari di Claudio Pierini”. “Si continuano a chiamare incidenti, ma con questo numero elevato di morti e di infortuni non possono più essere considerati accidentali, bensì una vera e propria guerra, uno stillicidio giornaliero”, è il commento di Roberto Rizzo, Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana, alla notizia.
"Come Italia dei Valori – aggiunge Rizzo - esprimiamo piena e totale solidarietà e vicinanza ai familiari di Claudio Pierini, e pieno sostegno ai lavoratori che domani sciopereranno per l’intero turno. Noi di Italia dei Valori saremo presenti davanti alla Coop per incontrare i lavoratori ed esprimere il nostro appoggio. A livello regionale, a settembre, presenteremo tutta una serie di proposte concrete in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e prevenzione proprio per porre fine a queste continue tragedie”. Per Rifondazione Comunista occorre indignarsi di fronte a questa inarrestabile strage.
Il lavoratore deceduto oggi è morto "mentre stava manovrando un muletto utilizzato per spostare della merce nel magazzino dell'Unicoop di Scandicci". Per cause ancora da accertare, il muletto sarebbe andato a sbattere contro delle scaffalature, si e' ribaltato e lo ha schiacciato. Questa, secondo una prima ricostruzione, la dinamica dell’accaduto. Un’altra vittima "si somma alla lunga fila degli omicidi per cause di lavoro, spesso dovuti alla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro e ad una cultura della prevenzione che viene solo praticata nelle intenzioni e non viene attuata".
Rifondazione Comunista "sente il dovere e l’esigenza di esprimere il nostro più sincero cordoglio e vicinanza alla famiglia". Questa ulteriore morte sul lavoro "conferma che anche nelle realtà della nostra provincia si abbassano i livelli di sicurezza in favore della rendita e del profitto, chiedendo ritmi di lavoro massacranti in condizioni di sicurezza spesso ridotte dall’utilizzo di lavoratori precari". Per Calò sarà opportuno "indagare se nella grande distribuzione, dove vengono utilizzati a man bassa forme di lavoro temporaneo, e nella più totale flessibilità, vengono forniti ai lavoratori tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie a svolgere un lavoro in sicurezza".
Il Gruppo provinciale di Rifondazione Comunista nell’esprimere il proprio cordoglio e nel ribadire preoccupazione per il continuo ripetersi di episodi infortunistici e mortali nei luoghi di lavoro, "sui quali riteniamo opportuno indignarsi", invita alla massima attenzione e mobilitazione tutte le Istituzioni "affinché siano duramente punite le inosservanze delle misure di prevenzione e tutte le omissioni che avvengono quotidianamente nelle imprese in materia di protezione e sicurezza".