Positivo il bilancio dell'attività svolta dalle forze dell'ordine in tutta la regione: si registra un trend decrescente dei delitti passati da 182.849 a 175.170 (-4,2%) nel biennio 2009-2010, per poi calare ulteriormente da 87.231 del primo semestre 2010 a 76.868 del primo semestre di quest'anno (-11,9%), periodo nel quale sono diminuiti i furti in genere (-3,5%), i furti in appartamento (-1,2%), le truffe (-24%). Un aumento si rileva nelle rapine (23%), tranne quelle negli uffici postali (-40,9%).
Bene la lotta alla contraffazione di marchi e prodotti industriali: più 509,8% il numero dei delitti scoperti grazie alla forte azione di contrasto portata avanti da magistratura, prefetture, forze dell'ordine, in particolare la Guardia di Finanza. Per quanto riguarda Firenze, i delitti sono scesi dai 33.687 del 2009 a 33.151 del 2010 (-1,6%), con un successivo decremento da 17.060 del primo semestre 2010 a 13.920 (-18,4%) dei primi sei mesi di quest'anno, durante i quali sono diminuiti i furti in genere (-9%), i furti in appartamento (-6,3%), le rapine negli esercizi commerciali (-4,7%), le rapine in abitazione (-20%), le truffe e frodi informatiche (-38.1%).
Per le rapine in banca è stato registrato un aumento che percentualmente appare significativo, ma i numeri vanno interpretati: sono passate da 13 del primo semestre 2009 a 0 nello stesso periodo 2010 e a 3 nei primi sei mesi di quest'anno, con una percentuale, rispettivamente, del -1300% e +300% esagerata rispetto alla situazione reale. Lo stesso per le rapine in abitazione che da 7 del 2009 sono salite a 10 nel 2010 (segnando un +42,9%) per poi flettere a 8 nei primi sei mesi 2011 (-20%). Nella sua relazione il prefetto Paolo Padoin ha svolto un'analisi a 360° delle principali problematiche.
Sul fronte della criminalità comune, ha rilevato l'ingresso massiccio di gruppi albanesi e rumeni nello spaccio di droga, nell'immigrazione clandestina e nel mercato della prostituzione. Di matrice straniera sono anche i cospicui investimenti immobiliari, realizzati soprattutto in Versilia da persone di nazionalità russa, operazioni economiche che potrebbero rifarsi a riciclaggio o reimpiego di somme di provenienza illecita. La comunità cinese rimane al centro dell'attenzione per la grande capacità di inserimento nel contesto economico e imprenditoriale, come dimostra l'operazione sui money transfer che ha svelato una vasta organizzazione che operava illegalmente.
Il faro è puntato anche sugli appalti delle opere pubbliche per evitare possibili infiltrazioni, come confermano le recenti verifiche effettuate dal gruppo interforze, che opera da qualche anno in Prefettura, nei grandi cantieri fiorentini. Tra i reati appare una prevalenza di quelli predatori (furti e rapine) e dello spaccio di stupefacenti, per contrastare i quali è stato dato un forte impulso all'attività di controllo del territorio, con interventi periodici e straordinari delle forze dell'ordine, compiuti anche con le polizie municipali.
Una collaborazione articolata che ha dato risultati positivi e che contribuisce ad attenuare la sensazione di disagio della popolazione, spesso dovuta a quei comportamenti riconducibili alla sfera dell'inciviltà, come danneggiamenti del patrimonio pubblico, imbrattamenti, molestie, schiamazzi. Per limitare questi fenomeni, sindaci e prefetti hanno adottato ordinanze anche allo scopo di contrastare il preoccupante aumento dell'abuso di alcol tra i giovani. Si tratta della cosiddetta "sicurezza integrata" che chiama in causa tutti gli attori pubblici nella condivisione degli obiettivi.
"Prefetture, forze dell'ordine, polizie municipali, Regione ed enti locali lavorano da tempo - ha evidenziato Padoin - per incrementare, attraverso mirate progettualità, il livello di sicurezza della cittadinanza. Una sinergia che viene realizzata sul territorio regionale grazie al coordinamento, alla collaborazione e alla professionalità di tutti i protagonisti della sicurezza". Il prefetto è intervenuto anche sul tema dell'immigrazione e ha ricordato come la Toscana abbia offerto fin dall'inizio la sua disponibilità ad ospitare i profughi provenienti da Lampedusa, mettendo a disposizione il suo sistema di accoglienza diffusa con il coinvolgimento delle istituzioni locali e del volontariato.
"In virtù di un accordo firmato da me quale prefetto del capoluogo e dal presidente della Regione - ha spiegato Padoin - è stato possibile predisporre una mappa di accoglienza e distribuzione dei profughi. Sono attualmente ospitati in 94 strutture 977 richiedenti asilo, la cui presenza non ha causato alcun problema sociale né di sicurezza". Infine un accenno anche all'attività illegale dei movimenti anarchici, per contrastare la quale sono state realizzate importanti operazioni e il prefetto ha ricordato come l'intervento delle forze dell'ordine, in occasione di ogni manifestazione, abbia mirato ad assicurare la tutela della legalità e delle garanzie e dei manifestanti e degli altri cittadini, mantenendo un rigore severo verso gli atteggiamenti violenti o eversivi.