Firenze – Una nuova invasione di campo. E per questo la Regione Toscana farà ricorso alla Corte costituzionale contro la liberalizzazione relativa agli orari di apertura e chiusura dei negozi nelle città d’arte e turistiche, contenuta nella manovra. Una misura che permette ai negozi di stare aperti a prescindere dall’obbligo di chiusura domenicale festiva o da quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. “Il governo per l’ennesima volta entra nel merito di materie che la Costituzione attribuisce alle Regione” spiega il presidente Rossi.
La norma è stata presentata come una misura per tutelare la concorrenza, dove la potestà esclusiva è dello Stato, ma la disposizione non vale per tutti gli operatori economici ed ha chiaramente a che fare con il commercio, che invece è competenza esclusiva delle Regioni. Ma c’è anche di più. “In Toscana, dove praticamente sono tutte città d’arte e turistiche – sottolinea Rossi – questa liberalizzazione provocherebbe aperture senza orari e senza limiti. Facciamo ricorso anche convinti che, se andasse in porto questo tipo di legislazione, si avrebbe uno sbilanciamento a favore della grande distribuzione e verrebbe colpito il tessuto commerciale minore che noi vogliamo invece sostenere”.