Firenze – Insufficienti, secondo Coldiretti, le misure di contenimento per far fronte all’emergenza storni. La Regione Toscana ha gli strumenti per fare di più. Cannoncini, strisce metallizzate e palline colorate non sono bastano – secondo Coldiretti Toscana – per respingere i milioni di esemplari di storni, ormai specie stanziale, che minacciano gli oltre 61 mila ettari di vigneti e 18 milioni di piante di olivo che caratterizzano il paesaggio Toscano. Per la principale organizzazione agricola “è necessaria la deroga per la caccia allo storno” per evitare il proliferare dei danni alle coltivazioni che caratterizza questi mesi.
In sostanza “le misure che la Regione Toscana intende mettere in atto per limitare i danni da storni sono troppo deboli rispetto al reale problema”. Sono pari a 1,6 milioni i danni provocati in dieci anni in Toscana e oltre 160 mila nel solo 2010. “Ma i danni denunciati dai coltivatori della Toscana – si legge in una nota diffusa da Coldiretti - sono solo una piccolissima parte dei danni effettivamente subiti. A raffreddare le richieste di danni il complicato e farraginoso iter burocratico e la tempistica dei rimborsi: ci possono volere anche 12-14 mesi per ottenerli”.
“I coltivatori non denunciano i danni da storni – analizza Coldiretti – un po’ perché l’iter è reso complicato dalla mole di carte da predisporre, un po’ perché per ottenere i rimborsi, indipendentemente dall’importo, possono servire anche 12 mesi. Se poi l’importo è modesto, la rottura burocratica e il tempo speso per il procedimento è un deterrente notevole”. Coldiretti pone l’attenzione sulla diffusione dei danni e sulla difficoltà di quantificarli”. “Gli storni – spiega Coldiretti Toscana – sono protagonisti purtroppo di veri e propri scempi alle colture tipiche della Toscana.
In particolare i frutteti di cui vano ghiotti. I loro passaggi sono devastanti come gli effetti che possono avere sulla salute economica aziendale. E’ necessaria una deroga ai divieti”. Una pressing, quello di Coldiretti, che punta dritto alla prossima Giunta regionale – in agenda il 1 agosto - quando sarà discussa la delibera che prevede - si spera - misure contro gli storni. “Non è possibile più affrontare il problema con rimedi dolci, o come nel 2010, senza nessuno dei rimedi. Gli storni hanno conquistato le campagne toscane e stanno compromettendo la prossima stagione del vino e dell’olio.
Non saranno i cannoncini, e misure di dubbia efficacia a fermare la loro furia. C’è da evitare un vero e proprio saccheggio delle nostre campagne”.