Si apre la stagione venatoria, preaperture nei giorni 1 e 5 settembre, ma niente deroga per l’abbattimento dello storno. Il periodo di caccia generale avrà inizio la terza domenica di settembre (il giorno 19) e terminerà il 31 gennaio 2011. La caccia è consentita per tre giorni la settimana da scegliere fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica. La caccia vagante, con o senza l’ausilio del cane è consentita fino al 31 dicembre 2010 (compreso). “Sono preoccupato per le conseguenze sull'agricoltura – commenta l'assessore provinciale Antonio Napolitano - Il controllo dello storno è indispensabile per limitare i danni alle coltivazioni di vite e olivo.
Nel caso del territorio della provincia di Prato tali danni andrebbero a sommarsi a quelli degli ungulati che già stanno mettendo a dura prova gli agricoltori. La Provincia sosterrà il percorso già annunciato ieri dall'assessore regionale Salvadori per una soluzione che eviti le deroghe e magari inserisca lo storno fra le specie cacciabili”. La Regione Toscana ha deciso di non adottare la consueta deroga a causa del parere fortemente negativo (e vincolante) dell'Ispra, soggetto scientifico del Ministero dell’ambiente, sul ricorso agli abbattimenti di storni.
Salvadori però sta già lavorando a un atto normativo che consenta il controllo della specie senza ricorso alla deroga. Oltre alla preoccupazione di Napolitano per i danni alle coltivazioni è necessario sottolineare anche un altro aspetto che riguarda questa volta i cacciatori. Ed è proprio il comandante della Polizia provinciale Michele Pellegrini a rivolgere un appello perché ci sia il massimo rispetto della normativa. “Senza deroga l'abbattimento anche di un solo esemplare di storno (specie non cacciabile) ha come conseguenza un'azione penale, con denuncia alla Procura della Repubblica – spiega Pellegrini – E' necessario quindi che i cacciatori rispettino con attenzione le regole che in questo momento siamo costretti ad applicare”. Sulla questione degli abbattimenti degli storni, interviene nuovamente Antonio Gambetta Vianna, presidente del gruppo consiliare della Lega Nord Toscana in Regione, che risponde agli attacchi dell’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori.
“Mi dispiace che l’assessore Salvadori – spiega Gambetta – abbia preso le mie posizioni come un attacco. La mozione da me presentata non è un attacco, bensì tende una mano nei confronti di un assessore che è sempre stato disponibile al confronto, ma che stavolta non capisco perché abbia voluto attaccare, ingiustamente, la Lega Nord. In tutto questo, però, ho notato che ci vorrebbe una maggiore comunicazione e una maggiore collaborazione tra la maggioranza e le opposizioni per il bene dei cittadini.
Non essendo state più convocate le commissioni sull’agricoltura per il periodo estivo – prosegue il membro della seconda commissione –, infatti, non potevo sapere che l’assessore Salvadori stesse già predisponendo l’atto normativo da noi richiesto. Ci fa piacere sapere che Salvadori stia, nonostante le difficoltà, intervenendo al riguardo, ma mi dispiace che sia intervenuto per attaccare la Lega Nord quando da parte nostra non c’era stata alcuna stoccata contro la Regione. Infatti, se c’è un Ente che ho attaccato è stato la Corte Europea.
L’eccezionalità del caso e l’urgenza del provvedimento da prendere entro e non oltre il primo ottobre non mi hanno permesso di intervenire a livello centrale, non essendocene i tempi tecnici. Attendendo il documento dell’assessore Salvadori – continua il presidente nazionale della Lega Nord Toscana –, che, viste le premesse, sembrerebbe andare nella direzione della mia mozione, mi adopererò anche con l’onorevole Angelo Alessandri, presidente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, per trovare una soluzione che vada nell’interesse dei nostri agricoltori.
Qui non si tratta di prendersi i meriti ed i demeriti. Qui si tratta – conclude Gambetta Vianna – di lavorare nell’interesse dei cittadini”. Enpa e LAV, insieme ad altre associazioni, stanno presentando ricorsi al TAR contro i calendari venatori di province e regioni che continuano ad ignorare le regole, anche quelle nuove contenute nell’articolo 42 della recente “Legge Comunitaria 2009”: un provvedimento che introduce maggiori tutele per la fauna selvatica, ed è in linea con le direttive europee; misure che continuano ad essere volutamente ignorate.
“Invitiamo tutti - concludono Enpa e LAV - a manifestare contro la caccia, insieme a noi e ad altre associazioni animaliste: appuntamento sabato 18 settembre, alle ore 15.00 a Venezia". E, anziché impugnare il fucile, ci uniamo all'appello lanciato da Giorgia nei riguardi dei cacciatori: "fermatevi a guardare il volo di un uccello. E' arte, è vita. Quando andate a letto alla sera, non vi sentite un po' fuori luogo?" LE NORME SULLE SINGOLE SPECIE La caccia in battuta al cinghiale nelle zone vocate per la specie è consentita dal 16 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011 ai soli cacciatori abilitati ed esclusivamente nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, anche in caso di terreno coperto da neve.
Le battute sono consentite con un numero minimo di 20 cacciatori iscritti a ciascuna squadra. Nelle aree non vocate la caccia è consentita dal 22 settembre al 30 dicembre 2010 secondo le modalità del piano annuale di gestione delle zone non vocate. La caccia in battuta alla volpe nelle zone collinari è consentita, con un numero minimo di otto partecipanti e l’uso esclusivo di cani da volpe, fino al 31 gennaio; la caccia vagante nelle zone di pianura appositamente delimitate è consentita fino al 31 gennaio.
La caccia a pernice rossa e starna è consentita su tutto il territorio provinciale dal 19 settembre al 30 dicembre 2010. Sono consentite forme di prelievo selettivo a carico di capriolo daino e cervo, nel rispetto delle indicazioni dei rispettivi piani di abbattimento.