Ottocentoquaranta necrologi di persone morte in carcere dal 2002 ad oggi letti al centro di piazza Beccaria. Questa l'iniziativa che l’Associazione per l’iniziativa radicale fiorentina “Andrea Tamburi” ha messo in campo ieri mattina in una delle principali piazze del capoluogo toscano.E' andata così in scena la 'tragedia di centinaia di detenuti defunti dietro le sbarre per suicidio, malattia o cause ancora da accertare'. Sotto una forca allestita per l'occasione, sono stati letti a turno il necrologio degli 840 morti nelle carceri italiane dal 2002, con nome e cognome e relativo istituto penitenziario. "Abbiamo organizzato questa iniziativa - ha spiegato Maurizio Buzzegoli,vicesegretario dell’ associazione radicale “Andrea Tamburi” -in primo luogo per ricordare le vittime del carcere ma anche per sottolineare il collasso del sistema penitenziario italiano.
1840 detenuti morti dal 2000 ad oggi, 658 dei quali per suicidio: un suicidio dovuto anche all' ambiente che li circonda: edifici fatiscenti e antiquati dove lo spazio vitale del detenuto è inferiore ai 2 MQ e la cause principali di questo sovraffollamento sono da rintracciare nelle leggi criminogene che sono state legiferate negli ultimi anni come la Bossi- Fini piuttosto che la Fini-Giovanardi,la cui applicazione ha portato la popolazione carceraria oltre quota 160.000,un terzo in più di quella consentita,(68.000 detenuti rispetto ad una capienza massima di 40.000) provocando, inoltre, una forte carenza d'organico della Polizia Penitenziaria.
Sollecitiamo le istituzioni a prendere provvedimenti urgenti di fronte a quella che e' una vera e propria emergenza che non è degna di un Paese democratico. Da oltre due mesi - ha concluso - grazie allo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella (momentaneamente sospeso) chiediamo un provvedimento di amnistia,unica soluzione possibile e indispensabile."