Intervento congiunto delle Polizie Provinciali di Pistoia e Prato che hanno dato seguito alle perquisizioni disposte dal Sostituto Procuratore Curreli. Le perquisizioni, da effettuarsi in diversi luoghi tutti comunque nella città di Prato, erano a carico di due ex Guardie Ittiche Volontarie, residenti appunto nella città laniera, ma che avevano svolto la loro attività in provincia di Pistoia. L’indagine aveva preso inizio da alcune segnalazioni, pervenute alla Polizia Provinciale di Pistoia, relative a comportamenti non corretti da parte di guardie volontarie: in particolare due cacciatori lamentavano la sparizione dei propri libretti di porto d’armi dopo controlli avuti da volontari in provincia di Pistoia.
Nella prima fase, la Polizia Provinciale di Pistoia, aveva appurato che i soggetti indicati nelle segnalazioni erano due Guardie Ittiche Volontarie che, quindi, non avrebbero potuto svolgere controlli sull’attività venatoria. Per tale motivo (e per altre mancanze di carattere burocratico - amministrativo) era stata loro revocata, nella primavera scorsa, la qualifica di Guardia Ittica Volontaria, informando, al contempo, l’Autorità Giudiziaria per gli aspetti che avrebbero potuto assumere rilevanza penale.
Recentemente, quindi, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Pistoia Dr. Claudio Curreli aveva disposto lo svolgimento di alcune perquisizioni nei luoghi in disponibilità delle ex guardie. L’intervento, che impegnava complessivamente 15 tra Ufficiali ed Agenti dei due Comandi, portava al ritrovamento dei due porto d’armi sottratti ai cacciatori e di numeroso materiale costituito da timbri (anche recanti il sigillo dello Stato), distintivi, gradi e mostrine, attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Sono stati rinvenuti, inoltre, diversi proiettili di arma da fuoco ed una spada giapponese (katana) affilata, detenuti senza averne titolo: anche quest’ultimo materiale è stato oggetto di comunicazione alla competente Procura della Repubblica di Prato.