“I toscani non pagheranno il ticket di 10 euro per la specialistica e la diagnostica. Entro 15 giorni proporremo misure alternative per recuperare comunque quei soldi”. Enrico Rossi l’aveva già annunciato venerdì scorso, e lo ribadisce ora: niente superticket per i cittadini toscani. “Siamo contrari al ticket su diagnostica e specialistica – spiega il presidente – perché incide sulle prestazioni sanitarie, mette fuori mercato il circuito dei servizi pubblici, rischia di spostare sul privato un pacchetto consistente di prestazioni, mette a rischio la presa in carico del paziente, e, in definitiva, mette a rischio la salute.
Sulla specialistica non si può risparmiare”. Enrico Rossi ne fa una questione di equità: “Questo ticket è profondamente ingiusto, perché colpisce tutti indifferentemente. Un conto è se faccio pagare un contributo di 10 euro a chi ne guadagna 100.000, un altro se lo stesso contributo lo faccio pagare a chi ne guadagna 10.000. Bisogna far pagare di più chi ha di più, per un criterio di giustizia”. Non cambia niente invece, per i toscani come per i cittadini di molte altre Regioni, per quanto riguarda il ticket di 25 euro al pronto soccorso: “In Toscana, come in tante altre Regioni, avevamo già stabilito di far pagare 25 euro per le prestazioni diagnostiche al pronto soccorso, e questo contributo non pensiamo di doverlo ritoccare.
Piuttosto, dobbiamo condurre una lotta seria all’evasione del ticket. Avevamo previsto che questo ticket portasse nelle casse della Regione 4 milioni di euro, invece ne porta soltanto uno”. La manovra, comunque, va fatta, chiarisce Rossi: “Quest’anno il governo ci taglia 30 milioni, l’anno prossimo 60. Questi soldi vanno recuperati, non gravando sulle fasce al di sotto di un certo reddito, ma chiedendo di più a chi ha di più”. Enrico Rossi scriverà una lettera a tutti i direttori generali delle aziende sanitarie toscane, annunciando che in Toscana il provvedimento del superticket è congelato: “Dobbiamo dare alla manovra un senso maggiore di equità e giustizia”.