Firenze – “Per l’imposta di soggiorno è necessario garantire un coordinamento regionale ed evitare che un settore strategico, e non immune dalla crisi che il Paese attraversa, subisca danni ancora più gravi”. E’ quanto sostiene l’assessore regionale a commercio,turismo e cultura, Cristina Scaletti. “La Giunta regionale – continua l’assessore – si è mossa per tempo rispetto alla scelta del Governo di introdurre una imposta di soggiorno senza alcun criterio, ricercando da subito un confronto sia con le associazioni di categoria che con l’Anci; dal confronto con l’associazione dei Comuni è scaturito un protocollo d’intesa per stabilire un coordinamento e l’individuazione di alcuni punti fermi in vista della determinazione dell’elenco dei comuni con facoltà di introdurre la nuova tassa.
Ed è stato proprio su questa base che la Giunta ha inviato al Consiglio regionale una proposta per individuare i criteri generali per istituire un elenco delle località turistiche e città d’arte, unica facoltà a disposizione della Regione, in quanto la legge statale è direttamente applicabile”. “Il criterio proposto dalla Giunta e condiviso con l’Anci – sottolinea ancora Scaletti – esclude l’applicazione di un meccanismo automatico, di tipo statistico, basato su parametri quali il numero di presenze turistiche per numero di abitanti, e punta invece a selezionare i Comuni che intendono istituire l’imposta sulla base della capacità di gestire processi di qualificazione turistica.
L’elemento necessario per l’ammissione nell’elenco – e per poter quindi istituire l’imposta di soggiorno – è la creazione dell’Osservatorio turistico di destinazione (Otd) da parte delle amministrazioni comunali che intendono, attraverso questo strumento, programmare al meglio lo sviluppo turistico delle località”. “L’attivazione dell’Otd – prosegue – non comporta costi per le casse dei Comuni e introduce un nuovo metodo di lavoro che, attraverso l’analisi dei flussi turistici e il dialogo con i cittadini e le componenti conomiche, individua i fattori di competitività e sostenibilità del territorio e aiuta a programmare in modo corretto lo sviluppo del turismo.
La procedura è assistita e coordinata dalla Regione con l’apporto delle Università e delle Province. Uno strumento che consentirà ai Comuni di analizzare l’opportunità di istituire l’imposta, il livello dell’imposta e l’utilizzo dei proventi che ne deriveranno”. “In questo modo – conclude l’assessore Scaletti – non si preclude a nessun Comune l’accesso all’elenco. Al tempo stesso si riconduce tutta la vicenda nell’ambito di logiche di sviluppo sostenibile e di coordinamento degli interventi, evitando di giungere ad una giungla applicativa, con Comuni limitrofi o con caratteristiche analoghe che adottano comportamenti diversi.
La proposta è all’esame del Consiglio regionale che, come risulta dalla convocazione della Commissione, ha avviato le consultazioni con i soggetti interessati, che consentiranno l’approfondimento che è proprio del Consiglio e al quale assicureremo la massima collaborazione per giungere alla migliore decisione possibile su un tema così delicato per la competitività e la qualità del sistema toscano”.