“Diminuiranno smog e rumore, aumenteranno le biciclette e gli utenti dei mezzi pubblici ma soprattutto migliorerà la qualità della vita dei cittadini, perché vivere in una città libera dalle auto garantisce una maggiore sicurezza e una migliore qualità delle relazioni, aumenta la tranquillità e favorisce stili di vita sostenibili ed equilibrati”. Questa l’opinione di Legambiente sulla decisione del sindaco di Firenze di pedonalizzare ampi tratti del centro storico cittadino, espressa durante una conferenza stampa che si è tenuta oggi nel capoluogo toscano e che ha visto la partecipazione di Vittorio Cogliati Dezza, presidente Nazionale di Legambiente, Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza e Luigi Pingitore, rispettivamente direttore e responsabile mobilità urbana di Legambiente Toscana. “Questa iniziativa è sicuramente tra le più coraggiose e lungimiranti degli ultimi decenni, – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - culturalmente la più importante dalla pedonalizzazione di Piazza del Plebiscito a Napoli e di piazza del Popolo a Roma.
Si apre ora per Firenze una nuova fase, che nel valorizzare le bellezze storico artistiche della città, regalerà ai cittadini una maggiore qualità del vivere. Speriamo che il messaggio che parte oggi dal capoluogo toscano arrivi velocemente ai sindaci delle altre città, affinché possano replicare questo straordinario intervento infrastrutturale a costo zero in tutte le loro realtà”. “La pedonalizzazione di Piazza Pitti, Por Santa Maria e Via Tornabuoni è destinata in tempi rapidi ad avere un impatto positivo sul turismo, sul commercio e sul valore immobiliare delle residenze” – dichiara Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana – “perché vuol dire salvaguardare anche una parte importante del centro storico, finalmente libero dalle auto!” Sui possibili interventi a favore di una mobilità realmente sostenibile, Legambiente ha poi presentato una serie di proposte mirate ad ottimizzare in maniera organica tutti i sistemi di mobilità.
Sulla ciclabilità. La Giunta ha recentemente deliberato il potenziamento del servizio "1000 e 1 bici" fissando un numero di 6 stazioni di presa e consegna delle bici (Stazione S.M.N., Piazza Ghiberti, Piazza Santa Croce e, per gli abbonati, Stazione Campo di Marte, Stazione di Rifredi, Stazione Leopolda) e tre giorni fa anche il provvedimento sul bike sharing. Legambiente propone una modifica di questo progetto, con la creazione di strutture per servizi legati all'uso della bici (le cd. "ciclostazioni") dove ci sia la possibilità, anche per le bici private, di fruire di servizi di rimessaggio, sosta, etc.
Legambiente sollecita l'amministrazione affinché, oltre a sollecitare il coinvolgimento dei privati, rimoduli i previsti proventi derivanti dalla tassa di soggiorno, in modo da ottenere la copertura economica sia per la realizzazione delle ciclostazioni che per la rete ciclabile a contorno dell'isola pedonale. Sulla Tramvia. Legambiente è da sempre fermamente convinta del passaggio della tramvia in piazza Duomo.
Tuttavia, preso atto che ciò non è accoglibile dall'attuale amministrazione che governa la città, propone che la Linea 1 arrivi in via de' Vecchietti in prossimità del vecchio capolinea del 22. Il costo del tratto in variante può essere coperto da un'imposta di scopo e/o da una modifica allo Statuto di “Firenze Parcheggi”, azienda ormai risanata, per utilizzarne l'aumento delle tariffe dei Parcheggi, e/o l'accensione di un apposito mutuo. Legambiente, inoltre, chiede il prolungamento di almeno un'ora (2 nel week end), del servizio notturno della tramvia, attualmente fermo alle 00.30 per spingere i cittadini a spostarsi su rotaia lasciando a casa i mezzi privati.
Legambiente pensa peraltro che i costi dell’operazione siano "ampiamente sopportabili" dall'ente gestore, visto l'enorme successo di pubblico della linea 1 nel suo primo anno di vita. Sui taxi. All'interno dell'isola pedonale, per Legambiente è possibile il passaggio dei taxi solo se i mezzi usati sono ecologici. Si faccia quindi un provvedimento che, insieme al divieto per tutti i mezzi all'interno dell'isola pedonale del centro storico, faccia un'eccezione per i taxi ad alimentazione ecologica.
Naturalmente, in questo caso, si tratterebbe di un provvedimento a costo zero per l'amministrazione. Sulla residenza. Siamo da sempre per una stanzialità che favorisca i ceti meno abbienti. Il comune gestisce una serie di tributi locali (TIA, tassa di occupazione del suolo pubblico, etc.) che opportunamente rimodulati, possono postulare l'esenzione quasi totale per i cittadini compresi nelle fasce di reddito ISEE più basse e residenti all'interno dell'isola pedonale (esattamente come avviene, ad esempio, per le graduatorie degli asili nido). Su ATAF e attività commerciali.
Legambiente propone infine un protocollo volontario. Si tratta di rimborsare il costo del biglietto dell'ATAF per acquisti superiori a un determinato importo entro il tempo di validità del biglietto. L'aquirente che dimostra di aver fruito del servizio di trasporto dell'ATAF per gli acquisti in centro, chiede il rimborso all'esercente, il quale ritira il biglietto ancora valido e ne restituisce il valore economico dello stesso. L'amministrazione dovrebbe, in questo caso, proporre alle categorie economiche il protocollo e, insieme ad ATAF, curarne i costi promozionali.