Firenze - “Il 20 maggio 2011 a Firenze è piovuto per qualche decina di minuti, tempo sufficiente però a far correre ai ripari l'Amministrazione per il rischio di allagamento di un’area del nuovo Palazzo di Giustizia di Novoli. – questa la ricostruzione dei fatti secondo i consiglieri Tommaso Grassi e Ornella De Zordo- Crediamo che sia difficile per chiunque non riscontrare una stretta connessione tra il temporale del pomeriggio del 20 maggio e il verbale di somma urgenza redatto dagli uffici del Comune nella stessa data in cui si diceva che si era ‘riscontrato che la Ditta INSO Spa ha già tolto le pompe provvisorie per il sollevamento delle acque meteoriche del Blocco M e che fino ad ora erano servite ad impedire l’allagamento della platea e dei locali tecnici attigui; di conseguenza si rende necessario, immediatamente, l’installazione di n.
3 elettropompe che sostituiscano quelle tolte, oltre al ripristino della tubazione e del cavo di alimentazione’.” “Ma come: la ditta toglie le pompe e non lo comunica al Comune ? Perché il Comune non ha immediatamente sostituito le pompe rimosse finito l’appalto con la INSO ed è dovuto ricorrere ad un verbale di somma urgenza ? Perché proprio il 20 maggio che è piovuto il Comune si è accorto della mancanza delle pompe ? – si chiedono i consiglieri. “Presenteremo una interrogazione in Consiglio per sapere se i nostri dubbi e la nostra ricostruzione dei fatti ricalca la verità.
– concludono Grassi e De Zordo– Ribadiamo che sarebbe necessario davvero rendere chiari i tempi e le modalità con cui i lavori stanno andando avanti, oltre a chiarire una volta per tutte quando il trasferimento degli uffici sarà possibile.”