Ieri l’approvazione della legge cinema nelle commissioni cultura e sviluppo economico del Consiglio regionale, oggi il sindaco di Firenze che afferma che il Multiplex di Novoli “dovrebbe aprire a breve”. Aggiungendo anche che questa è la inevitabile conclusione “se i fiorentini non vogliono andare” nei cinema esistenti. "Aveva allora ragione chi sosteneva che la completa latitanza dell’amministrazione comunale sulle politiche ‘attive’ per le sale cinematografiche -interviene Maurizio Paoli, presidente fiorentino e vicepresidente toscano ANEC, vicepresidente vicario AGIS Toscana- evitando di dare seguito al ‘Piano cinema’ che essa stessa aveva lanciato alla vigilia dei ‘100 punti’, non era un’omissione colposa ma dolosa? E’ opportuno precisare che in realtà i fiorentini continuano ad andare nei cinema tradizionali nonostante le difficoltà che dovevano essere rapidamente affrontate con quel famoso ‘Piano’: pensiamo ad esempio all’utilizzo dei parcheggi comunali e dei centri commerciali, agli accordi per una più facile mobilità, alla riduzione - in analogia a quanto attuato con altre categorie ed in molte parti d’Italia - dei tributi e delle tariffe comunali (TIA, insegne, ICI) che invece sono aumentate in alcuni casi più del 30%.
Invece di difendere le piccole strutture, i famosi cinema di quartiere e di prossimità, si è scelto di favorire l’arrivo dei grossi gruppi che le porteranno alla chiusura: nel caso di Novoli, The Space di Berlusconi & Benetton. Con l’inevitabile conseguenza di allontanare dal cinema ampie fasce di popolazione, come gli anziani, consegnandole all’esclusivo consumo televisivo. Sono solo coincidenze?" “La legge sui cinema votata ieri incoraggia il mercato della vacche delle licenze”.
Così il consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli all’indomani dell’approvazione in commissione della cosiddetta legge sui cinema. “Chiunque oggi ha un cinema con meno di 800 posti potrà vendere la licenza ai costruttori di multisala assetati di posti e tramite un paio di passaggi societari a scatole cinesi riaprire la stessa attività senza necessità di alcuna licenza. Il costruttore di multisala potrà usare i posti così ottenuti anche se la provincia è satura”, prosegue l’esponente del PdL.
“Questo combinato di norme presenti nella legge approvata in commissione dal Pd e dalla Federazione della sinistra di fatto spiana la strada all’apertura del Multiplex di Novoli. Il Partito democratico è stato disposto a spaccare la propria maggioranza e ad aprire una ferita difficilmente sanabile con dignità per entrambi, pur di arrivare fino in fondo. D’altronde – incalza Donzelli - gli interessi economici in gioco sono così potenti che questa legge è stata votata anche da chi, come la sinistra di SeL e la Federazione della sinistra, poche settimane fa, era sotto la Regione a reggere lo striscione dei no-‘multiplex’”, conclude il consigliere del PdL.