Firenze - Il binomio cooperazione-integrazione è ormai una realtà dalla quale non si può prescindere. Anche se la crisi economica stringe sempre più in una morsa i finanziamenti degli enti locali, non bisogna dimenticare o svalutare l’importanza delle operazioni di solidarietà verso gli altri popoli, anche perchè siamo cittadini del mondo e i problemi sofferti dai Paesi vicini ci coinvolgono in prima persona. È anche per questi motivi che stamattina è stata istituita a Palazzo Medici Riccardi la nuova Associazione EUAP – Euro African Partnership for Decentralized Governance, un organo che nasce con l’obiettivo di sviluppare una più ampia rete di partenariati e gemellaggi tra le istituzioni locali europee e quelle che stanno nascendo nel sud del mondo, per costruire un futuro comune tra Italia, Europa e Africa. L’iniziativa è partita da Provincia di Firenze, ANCI Toscana e UPI Toscana e ha coinvolto molte amministrazioni pubbliche locali della Toscana.
Hanno infatti deliberato l’adesione all’Associazione le Province di Firenze, Lucca e Siena, il Circondario Empolese Valdelsa, ed i comuni di Bucine, Calenzano, Capannori, Campi Bisenzio, Gallicano, Montecarlo, Poggibonsi, Pontedera, S. Casciano Val di Pesa, Santa Croce sull’Arno e Tavarnelle Val di Pesa. La EUAP – che avrà sede a Firenze presso ANCI Toscana - è aperta da subito all’adesione di Istituzioni locali e regionali, di associazioni e consorzi e di organizzazioni rappresentative sia europee sia africane.
L’Associazione persegue finalità esclusive di carattere sociale nell’ambito della cooperazione internazionale allo scopo di sostenere i processi di decentramento e autogoverno nel continente africano; favorisce la costruzione e lo sviluppo di partenariati istituzionali regionali e locali tra Europa e Africa, e promuove le relazioni con istituzioni locali, regionali, nazionali e internazionali nell’ambito della cooperazione decentrata. L’Assemblea costitutiva di oggi ha inaugurato un mese di incontri, riflessioni e scambi di esperienze per combattere gli stereotipi che dipingono l’Africa e superare le categorie banali e superficiali degli afro-ottimisti e degli afro-pessimisti.
Il primo appuntamento in programma è quello fissato per giovedì 28 aprile a Palazzo Medici Riccardi per un convegno internazionale che vedrà la partecipazione, durante tutta la giornata, di numerosi rappresentanti di associazioni, Comuni, organizzazioni umanitarie provenienti da tutto il mondo. La partecipazione a questo progetto dimostra l’impegno affinché i popoli africani siano messi nelle condizioni di poter liberamente costruire il proprio futuro, senza dimenticare che parlare di Africa vuol dire anche integrazione.
Nel particolare momento storico che in particolare il Nord Africa sta attraversando, un buon modo per portare avanti un percorso di solidarietà, accoglienza e serena convivenza è partire dai Comuni, dalle Province e dall’attivazione di iniziative in ambito regionale. Contro ogni forma di razzismo, anche quello mascherato da falso pietismo, nel tentativo di recuperare nei cittadini il senso stesso della parola “solidarietà”.