Il dado ormai è tratto: da lunedi 18 aprile tutti i lavoratori in forza all'Inps sulla base di un contratto interinale resteranno senza lavoro a causa degli ormai famosi limiti della Legge di Stabilità 2010 che ha tagliato del 50% la spesa destinata al lavoro flessibile negli uffici pubblici. La mannaia del taglio si abbatterà anche sulla sede fiorentina dove, dopo i tagli già verificatisi lo scorso 1 gennaio, erano ancora al lavoro 17 persone. Inutili per salvaguardare il posto di questi giovani lavoratori le sollecitazioni della stessa INPS, che ha più volte rimarcato la necessità di questa forza lavoro, e l’approvazione all’unanimità lo scorso 30 aprile di una Risoluzione da parte della Commissione Lavoro della Camera nella quale si impegnava l'Esecutivo "ad assumere le iniziative di competenza per rimuovere...
il vincolo normativo attualmente vigente tenendo fede agli impegni assunti più volte in Assemblea, permettendo la prosecuzione dell'impiego di lavoratori con contratti di somministrazione di lavoro operanti presso gli enti previdenziali". Il mancato rinnovo dei contratti causato dalla mancata rimozione del vincolo normativo attualmente vigente creerà indubbi disagi a tutta l’utenza. Ricordiamo che si tratta infatti di lavoratori che svolgono per l'Inps funzioni ordinarie e strutturali di lavoro, tanto che la loro mancata presenza non potrà far altro che rallentare, quando non sospendere, l'iter di pratiche pensionistiche e sociali di competenza dell'Inps.
I lavoratori in forza alla sede fiorentina così come in quelle del resto della Regione e di tutta Italia da circa due anni si occupavano quotidianamente di sbrigare pratiche riguardanti l’invalidità civile, la disoccupazione, la cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, nonchè i DURC (documento di regolarità contributiva). Intanto le segreterie dei sindacati hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio, ai ministri competenti, ai presidenti delle Camere ed ai capigruppo parlamentari per esporre il problema, sollecitare il governo per una risposta urgente e permettere dunque la prosecuzione dell’impiego di lavoratori con contratto di somministrazione di lavoro operanti presso l’Ente previdenziale.