Lo prevede il progetto di riqualificazione dell'Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (nuovo ingresso e nuovo Dea-Pronto Soccorso), per un investimento di 23-24 milioni di euro, pari a 4-5 anni di lavori. Il progetto si compone di due corpi in ampliamento. Il primo comprende il Nuovo Pronto Soccorso di circa 2800 mq di notevole pregio sia per lo schema organizzativo che per la componente architettonica, con un parcheggio interrato per circa 100 posti auto coperti di pari dimensioni.
Il secondo è destinato al Nuovo Ingresso di circa 1300 mq comprendente servizi di accoglienza/accettazione, attività commerciali e servizi di ristorazione. Nell’àmbito delle volumetrie esistenti sarà inoltre completamente ristrutturato il piano terreno dell'Ospedale, ricollocato il Centro Prelievi, spostati gli ambulatori ortopedici, rinnovato e ampliato il reparto di Radiologia dove nel frattempo troveranno spazio le nuove apparecchiature per risonanza magnetica. Sarà quindi migliorata e riqualificata l'intera area di ingresso.
Il progetto, caratterizzato da uno studio accurato dei percorsi sanitari, sarà orientato al miglioramento della complessiva organizzazione e fruibilità dell'Ospedale secondo i nuovi princìpi organizzativi del 'lean thinking'; ad esso si accompagnerà una revisione completa della viabilità interna alla struttura (accessi, parcheggi e distribuzione), in modo funzionale al nuovo Pronto Soccorso, con una prospettiva di integrazione con i futuri sviluppi della viabilità complessiva dell'area. È prevista inoltre una riqualificazione tecnologica dell’edificio per migliorare sicurezza e affidabilità della struttura, con realizzazione di una nuova cabina di trasformazione e di una nuova centrale termofrigorifera dimensionate anche per le esigenze ed i futuri sviluppi dell'Ospedale.
“L'ospedale di Ponte a Niccheri, nei prossimi anni, sarà interessato da profonde trasformazioni – ha dichiarato il Sindaco di Bagno a Ripoli e Presidente della Società della Salute Firenze Sud Est Luciano Bartolini -, pari a un investimento di circa 24 milioni di euro. Abbiamo voluto dare rilievo anche istituzionale a questo percorso invitando il direttore della Asl Marroni, della struttura Gemmi, del Pronto Soccorso Rosselli e i progettisti, intanto perché riteniamo che la sede del consiglio comunale sia la più importante per la Comunità e perché i rappresentanti dei cittadini fossero messi al corrente per primi di questo importante intervento, grazie al quale avremo un nuovo pronto soccorso (Dea) e un nuovo ingresso.
L'impegno sarà anche quello di presentare il progetto al pubblico e a tutti gli operatori dell'ospedale in un prossimo futuro. Un particolare ringraziamento va anche al Presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi per aver creduto in questo progetto ed avere contribuito a finanziarlo quando era ancora Assessore alla Salute”. “Si tratta di un grosso pacchetto di lavori - ha aggiunto il Direttore della Asl Luigi Marroni – accuratamente pianificato dalla Asl e molto qualificante per l'ospedale, che vorrei inquadrare in un programma di riqualificazione dell'intera struttura.
Infatti segue ad altri interventi innovativi eseguiti a Ponte a Niccheri negli anni passati (nuova Radioterapia, nuovo day hospital oncologico, nuovo reparto di Medicina) e fa parte di un programma strategico di riqualificazione dell'ospedale, di potenziamento edilizio e tecnologico e di nuovi modelli organizzativi, che questa Asl ha concepito e che stanno diventando anche un modello per altre strutture ospedaliere italiane. Lo step successivo sarà terminare il lavoro su Ponte a Niccheri con la riqualificazione di vetrate e facciate, nell'ottica del risparmio energetico, dell'impatto ambientale e della riqualificazione architettonica, completando le parti interne non toccate da questo intervento e migliorando la palazzina degli uffici.
Un piano molto ampio in cui si è realizzata un'esperienza di ingegneria simultanea o concorrente, coinvolgendo nel progetto il personale medico e infermieristico che opera nell'ospedale”. “Abbiamo cercato di costruire un Dea il più moderno possibile - ha detto Alessandro Rosselli, Primario del Dea -. L'aspetto principale è la sua organizzazione secondo il modello dell'intensità delle cure, come è per l'ospedale, differente rispetto al passato. Vi saranno tre percorsi omogenei a seconda delle necessità assistenziali del paziente, che si intrecceranno incrociandosi il meno possibile: 1) ad alta intensità, per malati più gravi, codice rosso; 2) a complessità intermedia, codici giallo e verde; 3) zona a bassa intensità, codici minori.
Essi graviteranno intorno a una Radiologia centrale che li servirà tutti e sarà dedicata ai pazienti del Dea. In questo complesso della medicina di urgenza, definizione più moderna rispetto a pronto soccorso, avremo pure una zona di osservazione anch'essa a diversa intensità assistenziale. Abbiamo pensato l'organizzazione del nuovo pronto soccorso con l'obiettivo di completare tutto il ciclo del Dea nell'arco di 24-36 ore. Un'altra innovazione sarà che pazienti e parenti attenderanno insieme”.