Firenze – Un progetto interregionale di eccellenza dedicato alla competitività del settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) è stato promosso dalla Regione Toscana insieme ad altre 10 Regioni italiane (fra cui Emilia Romagna, Veneto, Puglia, Valle d’Aosta, Sicilia), d’intesa con Federcongressi. Se n’è parlato oggi a Roma in un incontro seminariale organizzato dalla Regione Toscana. Un passaggio importante per un confronto a tutto tondo sulle tante problematiche collegate al settore e per condividere orientamenti e strategie. “Le Regioni e la Toscana come loro capofila, da tempo cercano di stabilire forme di collaborazione, avendo come obiettivo un riconoscimento a livello internazionale del “marchio Italia” insieme alla capacità, a livello locale, di cogliere al volo le opportunità.
Le Regioni metteranno risorse e idee e le presenteranno, all’interno di un progetto coordinato, che contiamo di presentare al ministero entro aprile pe r il finanziamento”. Lo ha detto l’assessore al turismo Cristina Scaletti nel suo intervento in apertura dell’incontro romano. L’idea di un progetto in grado di mettere a sistema le politiche regionali per il settore congressuale e il ruolo della Toscana nel coordinare e armonizzare gli interventi, ha ricevuto l’apprezzamento del Dipartimento turismo e del presidente di Federcongressi Paolo Zona. “Ci auguriamo ora – ha concluso l’assessore – che con la stessa determinazione, trasparenza e vitalità anche Convention bureau nazionale sappia relazionarsi con il sistema congressuale italiano e sostenere la nostra offerta congressuale nel mondo”. “Lo sforzo diretto delle Regioni – ha detto ancora Scaletti – si concretizzerà nel progetto interregionale e si propone di diventare un fattore di competitività internazionale e di modernizzazione per tutto il sistema dell’off erta congressuale italiana”. Il trend italiano dell’offerta congressuale, a partire dal secondo semestre del 2009 è positivo, con oltre 21 milioni di congressisti e 35 milioni di giornate di presenza.
“Sono dati che – ha osservato ancora l’assessore – se confermati anche per il 2011, fanno ben sperare in un’inversione di tendenza della congiuntura negativa che si è manifestata anche in questo settore”. In particolare, nel nostro paese, si assiste ad una crescita più contenuta dell’attività rispetto al resto del mondo, con una domanda interna attestata su dimensioni medio-piccole degli eventi: la dimensione media degli eventi internazionali è di più di 700 partecipanti e la durata media degli eventi è di 2 giorni contro i 3,9 delle permanenze dei congressisti internazionali.