Firenze, 7 aprile 2011- Sono 274 su 287 (pari quindi a circa il 95%) i Comuni toscani che hanno accreditato il proprio Sportello unico delle attività produttive (SUAP) al Ministero per lo Sviluppo economico (MISE) ai sensi della nuova normativa (DPR 160 del 7 settembre 2010). Una percentuale molto elevata – specialmente se si considera che tutti i Comuni sopra i 20mila abitanti hanno inviato l’attestazione dei requisiti al MISE – che colloca la nostra regione ai primi posti a livello nazionale. Tra i Comuni che mancano all’appello (i dati sono aggiornati al 5 aprile), solo 3 non hanno ancora fatto richiesta di accreditamento al MISE, 4 hanno trasmesso la richiesta e sono in fase di controllo, mentre nei restanti 6 la pratica è in fase di primo invio o di ritrasmissione al Ministero (ad esempio a causa di modifiche dei dati o di aggiornamento dei siti web). In Toscana sono 23 le forme associate di SUAP, per un totale di 141 enti con SUAP gestiti in forma associata e 146 gestiti in forma singola. Le nuove normative prevedono che, a partire dal 29 marzo 2011, gli imprenditori possano presentare le pratiche di Scia (segnalazione certificata di inizio attività) per l’avvio di esercizio dell’attività e per le comunicazioni relative ai subentri, alle variazioni e alle cessazioni non più in formato cartaceo ma attraverso il canale telematico del SUAP.
Il MISE ha accolto la richiesta formulata da ANCI nazionale affinché gli uffici comunali possano continuare ad accettare, per un periodo di tempo ancora non definito, anche le richieste cartacee accanto a quelle on line. In base all’accordo siglato lo scorso novembre, Anci Toscana, Regione Toscana e Unioncamere Toscana hanno predisposto gli strumenti per consentire agli imprenditori di attivare per via telematica, a partire dal 29 marzo, i procedimenti più semplici (“procedimenti automatizzati”).
A partire dal 30 settembre 2011 si potrà utilizzare il canale telematico anche per la presentazione di procedimenti complessi. I Comuni aderenti al Sistema Toscano dei Servizi alle imprese – ad oggi 281 – e gli utenti hanno a disposizione una Banca Dati Regionale che garantisce, per la parte informativa, 372 schede comprensive di tutte le principali attività economiche: per una parte di queste (112 attività economiche avviabili con Scia) è possibile inviare la dichiarazione e gli allegati direttamente on line. In una comunicazione inviata ai sindaci toscani, Anci Toscana sottolinea la necessità, prima di imporre alle imprese l’obbligo di utilizzare esclusivamente gli strumenti telematici, di garantire una adeguata fase di preparazione per gli imprenditori, i professionisti e le Agenzie delle Imprese (ancora non accreditate) che dovranno, insieme al SUAP, assisterli in questo passaggio.
Anci Toscana invita “i sindaci dei Comuni Toscani a non accettare un'impostazione che tende a obbligare i Comuni a un sistema centralizzato di gestione delle pratiche telematiche del loro territorio presso una struttura centrale, vanificando con ciò gli investimenti fatti, in questi anni, in Toscana per lo sviluppo territoriale dei loro servizi telematici. Garantito il diritto degli imprenditori di poter presentare on line i procedimenti più semplici, riteniamo che non debba essere imposto un obbligo che avrebbe effetti negativi sui rapporti con le imprese del territorio e proponiamo quindi che possa essere consentita la presentazione anche cartacea, sia per i procedimenti semplici, sia per quelli complessi”.