Firenze - Sarebbe servita un’ulteriore modifica al decreto ‘Milleproroghe’ proposta dalle Regioni, per aumentare la vita tecnica degli impianti di risalita a fune ed e vitare una stangata per il settore sciistico. A comunicarlo è l’assessore regionale alle infrastrutture della Toscana, Luca Ceccobao, che ha incontrato, con il consigliere regionale Gianfranco Venturi, Andrea Formento, presidente regionale e vicepresidente nazionale di A.N.E.P., l’associazione di categoria delle imprese che gestiscono gli impianti di risalita. La Conferenza delle Regioni, il 18 gennaio scorso, aveva predisposto un emendamento per correggere un errore contenuto nel cosiddetto decreto Milleproroghe.
L’emendamento doveva essere approvato nella conversione in legge di questo decreto. Viste le difficoltà economiche del settore sciistico ed in generale delle stazioni montane in questa fase congiunturale, la Conferenza delle Regioni aveva chiesto al Governo di portare da 2 a 4 anni il termine di legge entro il quale ciascun impianto deve essere revisionato per ottenere l’abilitazione, in linea con la regolamen tazione Europea. L’assenza di un esplicito richiamo ai tempi nel decreto “Milleproroghe” ha generato una situazione paradossale: senza un intervento legislativo tempestivo, gli operatori sciistici vedranno scadere la validità tecnica degli impianti il 31 marzo prossimo, senza avere più il tempo necessario per procedere alle loro revisioni tecniche. Per correggere la situazione e fare in modo che impianti autorizzati di recente, e dunque in regola ancora per molti mesi, dovessero di nuovo essere sottoposti a verifiche, il coordinamento tecnico Infrastrutture della Conferenza delle Regioni ha adottato il 18 gennaio scorso una proposta di emendamento al ddl che converte il “milleproroghe” in legge, chiedendo di fissare per le revisioni degli impianti un termine variabile a seconda dell’idoneità di ciascun impianto. Purtroppo gli avvenimenti che vedono particolarmente tormentato l’iter d i conversione in legge del “Milleproroghe” rischiano di vanificare il risultato, che sarebbe andato nella direzione dell’azione da tempo intrapresa dalla Regione per uniformare la normativa nazionale sugli impianti di risalita a quella europea.
In particolare, attraverso l’assessore al turismo Cristina Scaletti, la Toscana si è fatta portavoce più volte dell’appello su queste tematiche degli imprenditori del settore e dei comprensori sciistici montani costretti a sostenere investimenti troppo alti per l’anticipata sostituzione degli impianti. L’assessore Ceccobao, nel corso dell’incontro, ha confermato l’impegno della Regione Toscana per la soluzione del problema che si è aperto. Ha poi informato Andrea Formento che la Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni, preso atto del fatto che nei lavori per la conversione in legge di questo decreto-legge, non ris ultano incluse le richieste già formulate sulla proroga di termini in scadenza, ha deciso di chiedere al Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, di sensibilizzare il Governo sul punto.