Ripartono le serate musicali al Museo del Bargello

Dall'8 febbraio ore 20,30 nella Sala Michelangelo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2011 14:44
Ripartono le serate musicali al Museo del Bargello

Dopo il grande successo dell’anno scorso, anche quest’anno ritorna la bella rassegna musicale che tra febbraio e aprile animerà la splendida Sala del Michelangelo del Museo Nazionale del Bargello. Sei imperdibili serate, tra musica e arte, in un inedito connubio tra le meraviglie scultoree e quelle musicali. Tema conduttore di quest’edizione saranno i grandi capolavori mozartiani, affiancati dalle opere dei più importanti compositori del Novecento. L’omaggio al grande genio, definito come “il compositore più universale nella storia della musica occidentale” è più che mai attuale in questo dialogo con gli autori più significativi e rappresentativi dello scorso secolo.

La rassegna verrà inaugurata martedì 8 febbraio alle 20,30 con il concerto del celebre pianista fiorentino Gregorio Nardi che affiancherà, in un’intima relazione, l’Adagio kv 540 e la Sonata kv 280 di Mozart ai più noti capolavori di Kurtag, Haydn e Liszt. Un singolare e appassionante viaggio nel grande repertorio di tutti i tempi, un’occasione per riscoprire la genialità compositiva e la modernità di Mozart e di tutti quegli innovatori del linguaggio musicale che hanno influenzato la storia della musica fino ad oggi. Gregorio Nardi è nato a Firenze nel 1964, ha studiato con i nonni Rio Nardi e Gregoria Gobbi, ed è stato l’ultimo allievo di Wilhelm Kempff.

Premiato ai concorsi internazionali Rubinstein (Tel Aviv 1983) e Liszt (Utrecht 1986), si è fatto conoscere con numerose incisioni di composizioni inedite del giovane Schumann (per la Phoenix). Ha suonato con artisti quali Susanne Danco, Mark Padmore, Giulia Peri, Marianne Pousseur, Leonardo Wolovsky, Günter Pichler, Tamsin Waley-Cohen, Renato Zanettovich. Ha inoltre approfondito la pratica degli strumenti originali ed è stato più volte invitato in Francia e in Italia da Philippe Herreweghe.

La sua prima registrazione lisztiana – Réminiscences de Puritains – è stata scelta da J. Methuen-Campbell (Gramophone, 1990) tra le migliori pubblicazioni dell’anno. Scrive sul mensile Musica saggi sulla storia dell’interpretazione pianistica. Ha tenuto in tutta Europa lezioni e conferenze su Busoni, Savinio, Arnold Böcklin. E’ stato il primo interprete dei 17 Fragmente di Schönberg, e di brani di Huber, Pousseur, Donatoni, Cavallari, Berio, Vlad e della prima versione della Concord Sonata di Ives.

Collabora, fin dalla fondazione, con ICAMus (The International Center for American Music) in una serie di progetti per la diffusione della musica classica americana. La rassegna proseguirà il 22 febbraio con il clavicembalo di Rossella Giannetti, il 1° marzo con i flauti di Michele Marasco e del Trillo Flute Orchestra, il 9 marzo con il celebre violino Stradivari ex-Fenyves di Tamsin Waley-Cohen accompagnata dal grande pianista Stefano Greco, il 29 marzo ritornerà Michele Marasco con Armonia di Corte Estense, e infine si concluderà il 5 aprile con le note di Gregorio Nardi.

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