Il Festival della Creatività anima il centro fiorentino. Quest'anno l'edizione della kermesse creativa si spalma per la città, andando a riempire spazi e luoghi. Facciamo un giro nello scenario suggestivo dell'ex carcere delle Murate e ci immergiamo in ambienti fatti di luci, colori, suoni, immagini. Una girandola di sensazioni che è difficile riassumere in parole e sintetizzarle. Affascinante l'installazione che mira a rivalutare il silenzio, o meglio, "rivalutare i suoni nascosti presenti nel mondo, nella natura e nell’uomo".
Una serie di teche all'interno delle quali si trovano un criceto con la sua ruota, delle lumache, dei grilli, legno abitato dai tarli, e altro, con l'ausilio di cuffie fornite al visitatore, ci consente di isolarci per un attimo dalla realtà quotidiana, dai rumori più che altro, quotidiani che sovrastano una miriade di altre onde sonore che non udiamo abitualmente: gli insetti, il flusso della corrente elettrica, il battito cardiaco. Un complesso sistema sonoro che mixa e rivela diversi strati di vita. Si cambia stanza e troviamo una carrellata di fotografie che raccontano frammenti di vita, attimi immortalati per sempre.
E ancora una serie di manifesti sul tema della "stanza". E poi la "Vjing school", la prima scuola toscana dedicata al mondo dell’arte visiva ed alla sua correlazione con le altre espressioni multimediali, che si esibisce in una serie di video installazioni. Usciamo dal complesso delle Murate e visitiamo la sede della Facoltà di Architettura, Santa Verdiana, dove un tappeto rosso ci incammina verso un'esposizione di progetti del corso di laurea in Industrial Design (si spazia da futuristici mezzi di trasporto ad oggetti di uso comune) e inoltrandoci per le aule ci troviamo coinvolti in un "gioco", che non lo è affatto nelle intenzioni.
Ai visitatori, ai cittadini, viene data la possibilità di scegliere un'azione (documentare, proporre, conoscere, progettare, eccetera) da applicare alla città, ad una problematica della città, da appuntare su un pannello, a mo' di promemoria, per arrivare a stabilire quale sia la volontà, quali siano i desideri e le proposte dei cittadini per migliorare la qualità di vita delle nostre strade e piazze. Proposte che dovranno poi arrivare ai vertici dell'amministrazione cittadina. Ecco perché si tratta di un "gioco serio". Non mancano le performance live di musicisti e artisti di vario genere. Poco più in là, in Largo Annigoni, una serie di tendoni ospitano varie aziende e installazioni che operano intorno al tema dell'ambiente e dell'ecocompatibilità. Una full immersion a 360° in tutto ciò che scaturisce la mente creativa dell'uomo.
E questo è solo un breve resoconto di ciò che si può trovare nei luoghi citati. Il Festival è molto di più, c'è tantissimo da vedere, perciò di nuovo in marcia e... avanti. Per scoprire i numerosi appuntamenti e pianificare i propri spostamenti è consigliabile consultare il sito www.festivaldellacreativita.it, ma non mancano le copie del programma e della mappa, tutto in versione cartacea, distribuiti in giro per la città. (testo e foto di Sergio Lipari) Il programma dell'ultima giornata di Festival Il Festival della Creatività chiude in bellezza con una giornata piena di appuntamenti.
Dai laboratori per bambini di Kids agli assaggi di deGustiBooks, saranno tante le occasioni di partecipazione, domenica 24 ottobre a Firenze. I turisti e i cittadini di Firenze avranno l'ultima chance per visitare la Galleria degli Uffizi accompagnati da guide speciali. Giovani attori selezionati da Stefano Massini offriranno per l'ultima volta ai visitatori del Festival uno sguardo inedito sul mondo dell'arte partendo dai testi di Roberto Longhi (Le stanze parlanti). Anche nella giornata di chiusura si parlerà di idee che cambiano la vita, tema trainante del Festival.
Una di queste è certamente il laser, invenzione che, a cinquant'anni dalla sua scoperta, può vantare applicazioni diverse, dalla medicina alle telecomunicazioni. Alle 11, a Largo Annigoni, Massimo Inguscio, direttore del Lens, ne ripercorrerà la storia in un excursus tra passato, presente e futuro. A poche settimane dall’uscita dell’ultimo lavoro, Antonella Landi interverrà al Museo Marino Marini con “Tutta colpa dei genitori” (Mondadori), analisi ironica e pungente dell’universo scolastico visto con gli occhi di un’insegnante (ore 11.30).
Incontro a cura di Rete Toscana Classica con l'intervento di Gabriele Ametrano. Il designer Alessandro Belli sarà invece in piazza Duomo alle 14 per raccontare la sua "bici da zaino", prototipo di bici pieghevole pensata per essere riposta comodamente in una valigetta. A Largo Annigoni deGustiBooks si concluderà con i food show di Filippo La Mantia e Italo Bassi introdotti e commentati da Leonardo Romanelli. Da non perdere, la proiezione del documentario di Lorella Zanardo "Il corpo delle donne", al Caffè Filosofico (Palazzo Non Finito, ore 20:30).
Venticinque minuti per raccontare l'immagine della donna in tv. Segue incontro con Anna Scattigno ed Elena Pulcini. Per la musica, domani alle 17:15 al Cortile del Bargello, il secondo appuntamento di "Liszt a Firenze: la scena della Storia": Gregorio Nardi ripercorrerà i soggiorni fiorentini del pianista e compositore ungherese, in vista del duecentesimo anniversario della nascita che ricorrerà nel 2011. Il programma musicale alternerà brani celebri e meno noti saranno eseguiti da voce narrante e pianoforte.
I Creativity Show si chiuderanno invece con una performance musicale che vuole far riflettere. Al centro per l'arte contemporanea EX3, Moni Ovadia racconterà la diversità in musica con lo spettacolo Noi/Altri. Il tema dell’erranza fra musica colta e tradizionale sarà affrontata con un'alternanza di brani di Brahms, Bartok, Prokoviev, danze rumene, canti tradizionali zigani ed ebraici.