“Oltre 700 milioni. Ecco quanto ci apprestiamo a investire da oggi al 2021 permigliorare la qualità dei territori e della vita di 1 milione e 270 mila toscani. E’ una cifra molto importanteche impiegheremo per ridurre le perdite in rete, nuovi allacciamenti, rottamazioni di km di tubazioni vetuste,ma soprattutto nella grande sfida della depurazione che vede ancora oggi il 25% della nostra area non colluttato. Poche industrie sul territorio investiranno così tanto in una fase di crisi permettendo un aumento dioccupazione e di lavoro”, ha affermato il presidente Publiacqua, Erasmo D’Angelis stamani a Firenze nelcorso della conferenza stampa di presentazione del nuovo piano e del decennale della società.
“Il piano diinvestimenti di Publiacqua non ha paragoni in Italia nel settore idrico e fognario e rappresenta per la Toscanauna eccezionale potenzialità di crescita con oltre 17.000 occupati con un aumento dello 0.12% del Pilregionale – ha spiegato D’Angelis – Publiacqua, come è accaduto nei dieci anni alle nostre spalle, sarà ancora l’azienda leader per investimenti nel servizio idrico integrato, aggiungendo i nuovi oltre 700 milioniai 500 già investiti”. L’Amministratore delegato di Publiacqua, Alberto Irace: “Siamo orgogliosi dell’attività svolta in questi primi dieci anni di vita.
In un mondo industriale ancora arretrato e in alcuni casi primitivo, come quello della gestione del servizio idrico nel nostro paese, Publiacqua si segnala come una delle eccellenze per capacità di innovazione e per il costante lavoro di miglioramento del servizio reso ai cittadini. Tutto ciò è stato e sarà possibile anche grazie alla capacità di finanziarsi sul mercato del credito in virtù del grado di efficienza raggiunto dall’Azienda e dalla presenza di un partner industriale dilivello nazionale come Acea S.p.A.
Sono molte le sfide che ci aspettano e siamo convinti di poterle affrontare insieme alle istituzioni pubbliche e vincerle”. I dieci anni di cantieri aperti di Publiacqua hanno visto l’azienda risolvere storiche emergenze in aree dovel’acqua razionata o i rubinetti a secco, dal Chianti alla piana fiorentina, condizionavano in negativo la vita dicirca 300 mila persone ogni estate, ma non solo. Il 2010 è stato chiuso ad emergenze zero. Dai 115 milacittadini con deroghe alla potabilità dell’acqua, oggi nel territorio servito dall’azienda restano 1.500 abitantinella sola zona di Levane.
Ma, entro un anno, con i lavori programmati, anche questo problema verrà risolto. L’opera strategica più importante è l’emissario in riva sinistra di Firenze, che chiuderà la vergognosa paginadegli scarichi in Arno per 140 mila abitanti di Firenze e Bagno a Ripoli. “Siamo orgogliosi di essere l’azienda dei sindaci e dei cittadini. Per noi l’etica è concretamente un valoreaggiunto ed è ben visibile anche in azioni importanti come la depurazione degli scarichi e la fine di lunghestorie di inquinamento, la distribuzione gratuita di acqua frizzante per promuovere l’acqua del rubinetto in un’area dove la media del costo delle minerali imbottigliate supera di gran lunga quello dell’acquadell’acquedotto.
Proseguiremo il nostro impegno sulla distribuzione dell’acqua gratuita e frizzante, attraverso l’installazione di nuovi fontanelli di alta qualità. Ma saremo ancora più vicini ai cittadini con numeroseiniziative e anche con agevolazioni per le famiglie in emergenza economica che da noi non hanno nulla datemere, per far conoscere la nostra storia e per far riconoscere il valore dell’acqua”, ha concluso D’Angelis. Tra le iniziative in calendario per il 2001 c’è l’organizzazione di una mostra itinerante che ripercorre dal1950 ad oggi la storia dell’acqua nel nostro territorio con immagini mai viste.
La rassegna durante tutto il2011 farà tappa nei comuni dove Publiacqua eroga i suoi servizi. Nel calendario anche una grande mostra“Leonardo e l’Acqua”, in collaborazione con il Museo Ideale di Vinci e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; l’organizzazione nei prossimi mesi della Giornata dell’Acquedotto aperto; la distribuzione dellastoria di Publiacqua a fumetti nelle scuole; l’organizzazione di un Concorso per gli studenti dei 49 comuni.