"A Firenze l´acqua per uso domestico si paga 4 volte tanto rispetto a Milano ed è notizia di oggi che l´ATO e Publiacqua penserebbero di imporre aumenti tariffari, almeno del 5% per i prossimi 10 anni e del 3/4% per i successivi" affermano i consiglieri comunale e regionale dei Verdi Tommaso Grassi e Mauro Romanelli. "Una scelta assolutamente non condivisibile che svuota le tasche dei cittadini e riempie quelle dei partner privati che grazie alle quote azionarie riescono a guadagnare ogni anno importi significativi e comunque garantiti dalle bollette.
In uno studio recentissimo di Federconsumatori si riscontra poca efficienza di chi eroga il servizio e carenze nello stato manutentivo degli acquedotti e della rete, evidenziando la necessità di investimenti". "Una rete estesa che disperde, a causa della mancata manutenzione, ingenti quantità d´acqua implica un aumento dei costi nella bolletta per gli utenti: non si può pensare di autorizzare un piano di investimenti così ingente come quello annunciato da 700 milioni di euro senza prima aver approfondito e appurato quali siano i motivi per cui per anni non è stata mantenuta adeguatamente la rete idrica, nonostante annualmente siano state aumentate le bollette, a beneficio degli elevatissimi guadagni da parte dei soci di Publiacqua.
Crediamo che un uso collettivo per la realizzazione di investimenti concreti sul territorio dell´utile della società di gestione del servizio idrico, insieme all´aumento dell´efficienza della rete, derivante dalle nuove opere e dalla manutenzione, potrebbe certamente tradursi in minori costi e quindi in una diminuzione, e forse persino all´azzeramento, degli aumenti tariffari previsti" . "Un piano da 700 milioni comporterà sicuramente un pesante indebitamento, e vorremo sapere preventivamente da chi e come sarà garantito.
Su questo aspetto esprimiamo una forte preoccupazione per la direzione intrapresa dalla Giunta di Prato che nei mesi scorsi ha fatto approvare una modifica al regolamento del Comune, introducendo la possibilità di garantire economicamente col proprio patrimonio immobiliare la stipula dei mutui anche di società di cui l´ente pubblico detiene una quota societaria: chiederemo a breve rassicurazioni in materia da parte dell´Amministrazione fiorentina, non vorremmo che la stabilità degli enti locali fosse messa a rischio ulteriormente". "Particolare attenzione andrà posta sui piani economici delle diverse opere che coinvolgeranno il territorio, così da evitare aumenti spropositati come accaduto per il collettore di riva sinistra, i cui costi sono aumentati del 108% tra il progetto di massima e quello definitivo". "Se indubbiamente gli investimenti sono necessari nell´ottica di rendere efficiente il sistema idrico, ribadiamo che i costi non possono pesare interamente sui cittadini, spalmando sulle bollette dei prossimi 10 anni l´investimento, senza aver prima nè impegnato gli utili della società, pagati dai cittadini ogni anno e distribuiti nelle tasche dei soci, e senza aver neppure considerato le minori spese che potrebbero derivare dalla realizzazione di alcune opere" concludono Grassi e Romanelli. Grassi sarà presente nel pomeriggio alla manifestazione organizzata da `Il Popolo dell´Acqua´ a Firenze - "Sarò in piazza a sostenere la richiesta di moratoria sulle scadenze previste dal "decreto Ronchi" e sulla normativa di soppressione delle Autorità d'ambito territoriale almeno fino a quando i cittadini e le cittadine non si saranno potute esprimere attraverso il referendum che 1.400.000 persone hanno chiesto che venga realizzato".