La gara contro il Brescia ha mostrato tutto il peggio, di ieri e di ieri l'altro, della Fiorentina, e tutto il meglio, per ora, di questa stagione. Un risultato che ha diviso gli animi viola tra scettici sempre più preoccupati ed inguaribili ottimisti che hanno attinto dal panierino il più classico "Che t'avevo detto? Ci siamo anche noi". Meglio tardi che mai, forse. "Stavamo facendo una figuraccia sul 2 a 0 - spiega Alberto Gilardino - e non c'era tempo per esultare, eravamo sotto pressione per risollevare il risultato.
La mia condizione fisica è precaria ho una infiammazione al ginocchio che non mi ha paermesso ultimamente di allenarmi, ma spero di esserci a Napoli". "Fa piacere avere interessamenti di altre squadre, ma voglio finire la stagione serenamente qui dove nascerà mia figlia". La stagione. E poi? "Non so quale sarà il mio futuro, tendo a guardare il presente con la situazione della mia squadra, a cuore ho questo, nei prossimi 4/5 mesi non posso sapere cosa accadrà" "Il mio cambio di procuratore è una cosa naturale, mi ha dato fastidio che sia stato visto come la volontà di andare alla Juventus, è una scelta professionale e non dettata dalla volontà di andare altrove" Su Mutu "Hanno parlato in tanti, Adrian rimane un grande amico, non so quali siano e se ci siano spiragli per rivederlo in gruppo, questo dipenderà da tanti fattori" La rimonta con il Brescia ha cambiato qualcosa? "Spero che sia stata una svolta la gara con il Brescia in casa, che cambi il nostro morale.
Siamo stati spesso penalizzati noi, stavolta no. Sabato ci aspetta una partita difficilissima, il Napoli ha una squadra molto competitiva, Cavani è molto forte sta facendo tanti gol forse mai così continuo e che fa fare il salto di qualità al Napoli. Ma ne hanno tanti da Hamsik, che per nostra fortuna è squalificato ma anche Lavezzi" "Credo ancora nel progetto Fiorentina, diciamo che mi associo a quanto detto da Riccardo Montolivo, dobbiamo pensare ad una partita alla volta arroivando presto sopra i 40 punti, e rimanere molto stabili sulle nostre idee e sulle nostre opinioni.
Che tutti sappiano che si tratta di una stagione difficile dove dobbiamo prima di tutto arrivare alla sicurezza con i punti in tasca" "C'è la possibilità che io possa rimanere a Firenze, ma non posso stabilire quale sarà il mio futuro e non sono l'unico che lo può stabilire, certo ho un contratto fino al 2013, ho fatto la scelta tre anni fa di venire qui e sono affezionato a questa città ed alla sua gente, si tratterà di valutare bene la scelta. Chi sta male a Firenze vive male ovunque perché è un luogo splendido, ed io ho voglia di dare ancora tanto a questa maglia, se la condizione mi fa stare al 100% voglio fare ancora tante reti perché mi sento bene, se il ginocchio mi aiuta non ho paura di nessuno" Quell'incontro chiarificatore richiesto alla Società: "Dopo quella dichiarazione c'è stato l'incontro ma è finita lì non è successo altro.." Il Franchi ha risposto all'appello di Mihajlovic e si è fatto sentire, la piazza piatta ha tuonato rabbia e rancore, ma i giocatori sono apparsi di tutt'altro avviso: "Quando sei in campo e senti i fischi non li prendi bene, ma poi ci pensi e te li meriti anche, è giusto contestarci, anche se sarebbe meglio aspettare la fine della gara, ma capisco che non sia facile per la gente".
Non facile e soprattutto inutile ai fini di capovolgere il risultato. "Ho giocato contro Miller, è tenace, forte, ha fatto parecchi gol, non so quale sarà la scelta del Direttore ma lui è bravo in questo e farà un buon lavoro" Ma il gioco dal campo si è visto? "Mi trovo bene con Babacar, ti porta via i difensori avversari e per il gioco ci lavoriamo ogni giorno, il mister lavora da diversi mesi per trovare soluzioni. Tanti infortuni non sono un alibi ma hanno fatto la differenza quei giocatori e non è facile fare senza.
Adesso serve la continuità giusta per fare un ottimo girone di ritorno. Ci siamo detti questo dopo la vittoria di domenica e l'entusiasmo è ritornato" La vera notizia potrebbe essere quest'ultima, visto che il mister ha sempre sostenuto la presenza di grande caparbietà agonistica, il fatto che l'entusiasmo sia "ritornato" implica che se ne fosse andato via. Lo ritroveremo in campo dunque assieme a chi di volta in volta sarà disponibile in una rosa che, in attesa delle presentazioni ufficiali dei rinforzi, aspetta ancora la sua continuità. di Antonio Lenoci La conferenza di Alberto Gilardino su Violachannel.tv