Sandro Mencucci all'Artemio Franchi per presentare il nuovo main sponsor viola, la casa automobilistica Mazda con il quale nasce una sinergia di 2 anni e mezzo di intenti che preserva la permanenza di Save the Children come partner determinante, torna sul caso Mutu e ribadisce che il giocatore si è messo fuori rosa da solo. "Una situazione che non è più sportiva, ma prende il carattere degli eventi legali" e Mencucci ricorda il Comunicato emesso in contemporanea da ACf Fiorentina: "La Società ACF Fiorentina comunica di aver disposto, ai sensi dei commi 10 e 11 dell’articolo 11 dell’Accordo Collettivo, l’immediata esclusione del calciatore Adrian Mutu dagli allenamenti e dalla preparazione, in quanto lo stesso ha gravemente e ritorsivamente inadempiuto ai suoi obblighi contrattuali e ha recato grave danno agonistico ed economico alla Società, e mancando di rispetto alla stessa, prima dichiarando alla stampa di aver rotto definitivamente i rapporti con l’ACF Fiorentina, poi presentandosi agli odierni allenamenti. L’ACF Fiorentina perseguirà il calciatore in ogni sede, anche per tutelare il rispetto della “maglia Viola”, della Squadra, dei Tifosi e della Società medesima" Mencucci parla di grave insubordinazione "Si tratta dell'ennesima pugnalata, dopo la Sibutramina ci sono stati anche altri episodi non consoni con il nostro stile.
Lui stesso si è tirato fuori. Noi abbiamo solo fatto presente al giocatore che non ci si comporta così. Adesso possiamo solo prendere provvedimenti drastici" e di una situazione che cambia la strategia di mercato, "Un rinforzo lì in quel ruolo non era previsto, mette in grave difficoltà la Fiorentina". "Anche fissare la Conferenza oggi in contemporanea con la presentazione di uno Sponsor che può permettere alla Fiorentina di arrivare in alto, offre un'idea di quali persone siano i nostri interlocutori.
Mi spiace, sono sorpreso e deluso anche per i giornalisti assenti, una stampa che ha preferito dare risalto ad altre notizie che tendono a distruggere la Fiorentina" Adesso sussiste anche il problema di un Mutu che a fine gennaio se non dovesse trovare squadra all'estero rischia di restare alle dipendenze viola. "Sarebbe brutto anche l'esempio di quanto accaduto con Cassano - spiega l'AD viola - in quel caso io ho avuto grande stima per il presidente Garrone però cosa è accaduto? Dal danno la beffa.
Adesso Cassano è un calciatore del Milan e gioca nel Milan. Così non si educa il mondo del calcio cosa che invece la Fiorentina intende da sempre fare" "Non voglio tirare in ballo altre Società, non abbiamo avuto contatti con altre squadre. Sono altri i valori che vogliamo trasmettere dal campo e fuori dal campo - conclude Mencucci - e per quanto riguarda Mutu, mi spiace, ma ci rivedremo solo nelle aule per l'arbitrato sportivo e non solo" Intanto in un albergo fiorentino Becali, procuratore di Adrian Mutu è un fiume in piena, prodigo di frasi che cambiano le dinamiche esposte sino ad ora.
Parla di contatti diretti con Corvino nei quali avrebbe detto al DS "Se tu non mi liberi il giocatore io posso passarlo ad una squadra rumena e poi dopo un mese girarlo ad una italiana come accadde quando Mutu fece un breve scalo al Livorno". Campedelli ha confermato l'interesse del Cesena, ma anche Malesani avrebbe chiamato il procuratore perché molto interessato. L'incontro del giocatore con i Della Valle, che sarebbe stato prospettato e promesso nei giorni scorsi dal DS viola, invece, non c'è stato perché i fratelli non avrebbero mai risposto alle chiamate del Fenomeno. Le rivelazioni non terminano qui con Becali che getta nel calderone anche un "Ho sentito dire che Mutu è il cancro della Società" e poi "Corvino mi ha telefonato ieri dicendomi 'Siamo nella m...
sia io che te'" e lo ripete più volte. A detta del procuratore del giocatore "Adrian mi ha chiamato dicendo di essere stato messo fuori rosa dalla Società e di aver ricevuto parolacce dalla dirigenza viola. Solo dopo ha deciso di abbandonare l'allenamento perché stava male" Il procuratore parla poi di una Società che avrebbe dichiarato apertamente "Lottiamo per la salvezza" e da questo l'impossibilità di cedere Mutu ad una squadra italiana anche di bassa classifica. "Se avete paura che Adrian passi al Cesena e così voi andate in Serie B andate a fare scarpe" - tuona Becali - che prosegue etichettando la Fiorentina come una futura succursale di Belgrado. "Mutu non è solo, ha accanto a se' un procuratore ed un avvocato che lo difenderanno perché siamo in una Comunità europea, in un paese civile". Dichiarazioni al vetriolo che certo non passano leggere sul momento delicato dei viola.
Serviva anche questo per dare una sveglia? Forse sì, o forse se ne sarebbe potuto fare a meno. Antonio Lenoci