Molte le novità previste dal provvedimento (naturalmente fatte salve le attività già esistenti). Intanto, gli apparecchi ‘da intrattenimento’ (dalle slot machine alle videolotterie ai flipper) non potranno essere installati in esercizi che si trovino all’interno di luoghi di cura, scuole di ogni ordine e grado, impianti sportivi e nelle pertinenze di edifici di culto; mentre le sale giochi non potranno essere aperte entro 500 metri (pedonali) da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri di recupero, case di cura, case di riposo, sedi operative di associazioni di volontariato o altre sale giochi.
Inoltre i locali per le sale gioco non potranno essere ubicati in edifici notificati o vincolati, nè sottostanti a civili abitazioni e alle loro pertinenze. Altre importanti novità: nelle sale giochi e nei locali dove sono allestiti gli apparecchi, dovrà essere esposta in luogo visibile la tabella dei giochi proibiti e la tariffa di ciascun gioco presente; mentre all’interno dovrà essere esposto un cartello che indichi il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni. L’ingresso e la permanenza nelle sale giochi sono comunque vietati ai minori di 14 anni se non accompagnati da genitori o da chi ne fa le veci; i gestori devono prevedere una idonea sorveglianza e devono esporre all’ingresso e all’interno materiale promozionale per il ‘gioco responsabile’.
Inoltre aperture, trasferimenti o variazioni nella gestione di sale giochi o nell’installazione degli apparecchi saranno subordinati alla presentazione della Scia (la nuova ‘segnalazione certificata di inizio attività) e tutti gli apparecchi potranno essere installati solo dopo la specifica autorizzazione della Questura. Nello specifico, per ‘apparecchi o congegni da trattenimento’ si intendono i dispositivi meccanici, elettromeccanici e elettronici, distinti in: apparecchi meccanici od elettromeccanici, attivabili a moneta o a gettone, o affittati a tempo (biliardo, juke-box, calcio-balilla, flipper, gioco dei dardi etc); apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro (dotati di attestato di conformità) e obbligatoriamente collegati alla rete telematica; le cosiddette videolotteries, ovvero gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro che si attivano esclusivamente in presenza di un collegamento alla rete telematica; gli apparecchi elettromeccanici attraverso i quali il giocatore esprime la sua abilità fisica, mentale o strategica.
Ci sono poi i giochi a distanza, ovvero quelli effettuati attraverso il canale telefonico, internet od altre reti telematiche. Gli esercizi già autorizzati ad installare apparecchi da intrattenimento sono: bar, caffé ed esercizi assimilabili; ristoranti, osterie, trattorie ed esercizi assimilabili; stabilimenti balneari; alberghi e strutture ricettive assimilabili; circoli privati ed enti svolgono attività riservate ai soli associati, purché in possesso di autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande; agenzie di raccolta di scommesse ippiche e sportive, che raccolgono scommesse su incarico di concessionari di giochi ed in generale punti vendita che commercializzano giochi pubblici; sale destinate al gioco del Bingo. “Con questo regolamento a Firenze sarà più difficile aprire una sala giochi o installare videopoker o slot machine, ed i gestori saranno chiamati a responsabilità più gravose”.
Lo ha detto oggi il vicesindaco Dario Nardella, presentando in consiglio comunale il nuovo regolamento per le sale giochi, che fissa norme più stringenti per una maggiore tutela del patrimonio storico e ambientale, dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, in particolare ragazzi e soggetti più deboli. “E’ un provvedimento che risponde a due diverse esigenze: intervenire con regole più restrittive su un settore che ha forte rilevanza sociale ed educativa, ed ordinare in modo chiaro i tanti provvedimenti singoli del passato – spiega il vicesindaco - L'obiettivo principale al quale abbiamo lavorato è quello di tutelare le persone più deboli e più esposte agli effetti negativi della frequentazione delle sale giochi, in particolare giovanissimi e anziani, che spesso non hanno strumenti per difendersi dalla proliferazione di pratiche a volte sconfinanti con la patologia.
Non c’è dubbio che ogni cittadino deve avere la libertà di utilizzare queste macchine per divertirsi, ma l’amministrazione ha il compito di disciplinare il settore, anche perchè cresce la pratica di cercare in questi giochi non svago, ma risposte che non possono arrivare. E nel caso dei giovanissimi, il nostro obiettivo è anche quello di affiancare la scuola e le famiglie nella loro missione educativa”. Nardella ha ricordato che le norme ed i divieti interessano anche le società e gli impianti sportivi, ed ha auspicato che anche i circoli privati, sui quali il Comune non può intervenire direttamente, facciano propri gli indirizzi del nuovo regolamento.
Le consigliere di perUnaltracittà De Zordo e Alberici (Q5) esprimono soddisfazione per le norme incluse nel Regolamento che tendono a limitare la diffusione delle sale giochi nel territorio comunale (e che di fatto concordano con l'impostazione della mozione già approvata al Quartiere 5). Inoltre, apprezzano l'accoglimento da parte della giunta dell'emendamento, da loro presentato, e firmato anche dal consigliere Grassi, sulla seguente prescrizione di esercizio (Art. 7, c.
4 ): " I videogiochi di cui all'art. 110 c.6 devono essere posizionati a vista ed in prossimità del banco di somministrazione, con il divieto di creare, a mezzo di pannellature, separazioni interne che impediscono il controllo diretto da parte dell'esercente sugli utenti autorizzati all'utilizzo degli stessi." “Tale prescrizione – hanno sottolineato De Zordo e Alberici – entra quindi a far parte del testo stesso del Regolamento”. "Come Gruppo del PD non possiamo che apprezzare la realizzazione di un regolamento che mette un freno al dilagare di questa tipologia di locali".
E' quanto dicono il presidente della commissione sviluppo economico Enrico Bertini (Pd) e il vice capogruppo Angelo Bassi. "Il gioco d’azzardo - spiegano i due esponenti del Partito democratico- oggi ha raggiunto livelli impressionanti e può diventare una vera e propria dipendenza per le persone psicologicamente più deboli. Come amministrazione è stato fatto il massimo possibile ma non è esaustivo per il fenomeno nella sua totalità. Basta pensare a quello che succede su internet, dove basta iscriversi e avere una carta di credito prepagata per poter giocare a tutto, giochi proibiti tipo poker oggi tanto di moda.
Sono esempi negativi sui quali il Comune, oltre questo regolamento, deve intervenire con attività educative (come sta facendo per l’abuso delle sostanze alcoliche) in modo da far capire ai giovani la negatività dell’abuso del gioco d’azzardo, e implementare i controlli per quei locali che oggi sono autorizzati all’istallazione di slot machine e videopoker". “Un buon regolamento che va a disciplinare un tema come quello dell’apertura delle sale gioco che troppo spesso negli ultimi mesi ha visto l’apertura indiscriminata di nuovi spazi destinati al gioco con apparecchi elettronici che rilasciano vincite anche in denaro”.
Questa la dichiarazione del consigliere comunale Tommaso Grassi. “Abbiamo già molte volte sollevato la necessità di disciplinare un tema che rischia, senza dovute cautele e tutele, di spingere verso la dipendenza dal gioco coloro che frequentano questo tipo di locali – ha aggiunto Grassi –. Quando si fa un regolamento la precisione non è mai troppa e si ottiene contemporaneamente anche il risultato di limitare al massimo la presentazione di ricorsi, anche legali, inutili che rischiano invece di permettere l’apertura di sale gioco indesiderate.
Per questo abbiamo presentato alcuni emendamenti che vanno a precisare in maniera accurata sia il tema delle distanze tra sale, che il rispetto ai ricettori sensibili, soprattutto se frequentate da fasce deboli della popolazione, e approfondisce il tema della tutela dei minori.” “Dispiace che la Giunta e la maggioranza non abbiano compreso la nostra intenzione – conclude il consigliere –. Il nostro voto sarà comunque favorevole alla delibera ritenendo comunque la delibera un importante passo in avanti per la regolamentazione del settore delle sale gioco.
Speriamo sinceramente di non dover nel futuro assistere a ricorsi da parte dei privati e che l'ordine del giorno, da noi sollecitato, ma firmato dagli altri capogruppo, per chiedere puntuali e precisi controlli sulle sale gioco, sia messo in atto dagli uffici del Comune”.