Era passata più di una settimana dalla nevicata del 17 dicembre, la bufera polare 'inaspettata' che ha mandato in tilt il sistema viario fiorentino. La mattina di Natale, Nove da Firenze, segnalava con un articolo la presenza di rami pericolanti ed alberi abbattuti all'interno del giardino pubblico che costeggia il lungarno Aldo Moro nei pressi dell'ex Teatro Tenda, ora Saschall. Tempi ristretti, pochi mezzi, mano d'opera impegnata altrove, queste le ipotesi plausibili per l'indifferenza del Comune sui vialetti del parco pubblico, pieni di rami caduti, di radici estirpate dal peso dei pesanti alberi e soprattutto sulle pericolanti inferriate, costituenti il parapetto verso il fiume, completamente divelte. La stranezza maggiore ci è parsa quella di aver posto ai cancelli del giardino i cartelli di "Area interdetta" senza però provvedere a chiudere la stessa area delimitata da cancelli e lucchetti.
Fatto questo che ha permesso ai cittadini di entrare e di poter passeggiare a proprio rischio e pericolo all'interno della zona definita "pericolosa" solo a parole. Da Natale siamo arrivati a Capodanno e la situazione resta inalterata, con un particolare di rilievo. La Polizia Municipale di Firenze ha provveduto formalmente a chiudere i cancelli non solo utilizzando gli appositi lucchetti ma anche apponendo il nastro di pericolo alla stessa inferriata.
Clamorosa svista recuperata, ma i tronchi sono ancora lì e salutano l'anno nuovo. Antonio Lenoci