Caos neve a Firenze. Il sindaco replica in Consiglio Comunale alle critiche scatenate dal caos verificatosi in città: «Abbiamo subito le conseguenze di un blocco assurdo». Ma ''Entro il 31 gennaio presenteremo le nuove modalità di gestione dell'emergenza neve -ha detto Matteo Renzi - che non sarà più in mano a Quadrifoglio". Il Sindaco dice di essersi fidato delle “previsioni che davano cinque centimetri di neve, mentre – precisa Renzi – ne sono caduti 25". “Oggi il sindaco Renzi -questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo del Popolo della Libertà- dopo il disastro nella gestione dell’emergenza neve a Firenze nelle ultime 72 ore, è venuto in consiglio comunale per dire alla città che la colpa è sua (ma soprattutto di altri), e ha annunciato un nuovo piano che dovrebbe garantire che un evento del genere venga gestito in maniera efficace la prossima volta.
La colpa dell’accaduto secondo Renzi però è soprattutto di altri: infatti ha chiamato in causa Autostrade, Ferrovie dello Stato e, per scendere nell’ambito comunale, Quadrifoglio, marginalmente Ataf, oltre a sottolineare i malfunzionamenti di quasi tutte le società partecipate del Comune. L’ultimo slogan del sindaco (maestro come sappiamo della materia) è la ‘Sala delle Sale’, intesa come una centrale operativa di controllo che consenta un monitoraggio con telecamere di tutta la città.
Peccato che le stesse dichiarazioni Renzi le avesse fatte alla stampa esattamente un anno fa, il 18 dicembre 2009, quando la neve cadde a Firenze creando anche allora molti disagi ai cittadini. Evento che a suo dire sarebbe servito come lezione perché disagi del genere non si ripetessero mai più. Il sindaco ha tenuto molto a sottolineare l’eccezionalità dell’evento atmosferico. Lungi da noi contestarlo su questo che è un dato di fatto, anche se ampiamente previsto. Ma dove Renzi ha davvero fallito è stato nella gestione della situazione nelle 48 ore successive.
Firenze e i fiorentini sono rimasti attanagliati anche nelle giornate di sabato e domenica tra bus che non passavano, auto incastrate e abbandonate dappertutto, marciapiedi ghiacciati. E in questi casi, non servono le apparecchiature sofisticate o le riorganizzazioni epocali che oggi Renzi annuncia: sarebbe bastato dislocare in modo strategico i mezzi di cui la città dispone, e di cui il sindaco dichiara di non conoscere il funzionamento. Nel suo ‘mea culpa’ tutto questo, il sindaco si è dimenticato di dircelo.
Forse, anche lui come altri ha ancora bisogno di un po’ di lezioni di quella che ha definito pedagogia politica”. “Sono contento che il nostro sindaco si sia assunto le responsabilità per quello che non ha funzionato da parte dell’Amministrazione Comunale: è un ottimo esempio di «politicaly correct» e si tratta di una novità rispetto a quanto, a tutti i livelli, fanno politici e amministratori. Positivo che dopo il «mea culpa» ci sia stata anche la parte propositiva con l’impegno, entro precise scadenze, di fare determinate cose, di cercare di cambiare le cose che finora non hanno funzionato.
Se qualcuno voleva vedere qualche testa rotolare forse è rimasto deluso ma ciò non toglie che spostamenti di pedine importanti possano avvenire nel nuovo anno come lo stesso sindaco ha lasciato intendere, perché questo dimostra che le decisioni non vengono assunte sull’onda emozionale e punitiva, spinto dalla folla ma in modo ponderato cercando di fare, sempre, la scelta migliore”. È il commento del consigliere del Pd Andrea Pugliese che questo pomeriggio è intervenuto in consiglio comunale sulla questione dell'emergenza neve.
“Positivi - spiega Pugliese- anche i sei punti indicati dal sindaco per il futuro: una rivoluzione culturale, politica e gestionale della cosa pubblica. Ora tutti dovremo rimboccarci le maniche, dovremo riconquistare terreno e fiducia dai cittadini che sono rimasti delusi dalle risposte date dal Comuni sull’emergenza neve ma agli stessi cittadini che non sono rimasti inerti, alla finestra ad aspettare che la situazione si risolvesse da sola o con gli interventi dell’amministrazione e che si sono prodigati per superare piccole situazioni di emergenza, diciamo grazie ed è da loro e con loro che ripartiamo." "Bene ha fatto il sindaco ad assumersi le sue responsabilità ed a proporre una riorganizzazione operativa sulle modalità per affrontare le possibili emergenze come quella di venerdì scorso".
E’ quanto sostiene Giovanni Fittante consigliere dell’IDV che ci tiene a ringraziere tutti coloro che si sono dati da fare a dare una mano, in particolare i volontari. Secondo Fittante la gestione dell’emergenza da parte della società autostrade è stata disastrosa. "E’ infatti inaccettabile - continua Fittante –, che Firenze diventi la valvola di sfogo della viabilità autostradale. Ed è ancor più scandaloso che i cittadini che non hanno commesso alcun reato rimangano sequestrati per ben 14 ore nelle proprie macchine senza peraltro nessuna informazione se si esclude il grande ed ottimo lavoro di informazione fornito delle radio private locali.
Naturalmente – continua Fittante - dovremo chiederne conto alla società autostrade, come spiegazioni dovranno fornire anche le Ferrovie dello Stato. Anche in questo caso, infatti, la gestione dell’emergenza della rete ferroviaria locale ed nazionale è stata disastrosa contribuendo a strangolare Firenze. Veniamo però anche a Firenze dove, secondo Fittante, ci sono stati errori e responsabilità innegabili. Scandalosa è stata la gestione dell’emergenza da parte di Ataf che ha brillato solo per la mancata programmazione dell’emergenza e per la scarsa dotazione di catene e di pneumatici termici per i mezzi.
Non si capisce perché – continua Fittante – mentre i mezzi Sita avevano le catene a bordo che sono state montate al momento dell’emergenza, ciò non sia stato possibile per i mezzi Ataf. Carente ed impreparata la Quadrifoglio senza mezzi spazzaneve e sale da spargere sulle strade e sui marciapiedi. Credo -prosegue Fittante – che la competenza alla Quadrifoglio in caso di emergenza neve vada assolutamente rivista in quanto così come prevista attualmente non è in grado di dare un servizio adeguato ai cittadini.
Anche il Piano della protezione civile è un modello da rivedere e come presidente della commissione qualità urbana, decoro e protezione civile propongo al Sindaco una audizione per presentare in modo più specifico le proposte elencate in consiglio. Naturalmente – conclude Fittante - siamo convinti che il sindaco saprà far tesoro di questa esperienza negativa e, tuttavia, non solo il Sindaco ma tutti quanti noi, amministratori e rappresentanti delle istituzioni, a prescindere dal ruolo, dobbiamo chiedere scusa ai cittadini di Firenze per non essere stati in grado di affrontare l’emergenza di venerdì in modo adeguato e con risposte appropriate".
“L’allarme meteo della Regione Toscana parlava chiaro, già il 16 dicembre, almeno 15 cm di neve nelle zone pianeggianti e numerosi cittadini, ci hanno segnalato, che avevano chiesto spiegazioni al Sindaco tramite Facebook: la informazione ai fiorentini è stato un primo grande problema su cui il Comune ha toppato totalmente". Lo afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi. “Durante la nevicata la gestione di Quadrifoglio e di ATAF sono state profondamente definicitarie e non è accettabile che i mezzi spalaneve e spargisale fossero, mentre iniziava a nevicare, all’interno degli stabilimenti di Via Baccio da Montelupo e che i mezzi di ATAF avrebbero dovuto far ritorno al deposito per montare le catene da neve.
Un duro colpo è stato scoprire che il sale è stato acquistato alle ore 12,41 del 17 dicembre quando la nevicata è iniziata: una beffa che testimonia quanto il Comune abbia sottovalutato l’evento nevoso. Un ulteriore fallimento che smentisce gli annunci dello stesso Sindaco del dicembre 2009 quando parlava di voler riformulare la macchina operativa del Comune e della Protezione Civile nei casi di emergenza. Ed anche dopo la nevicata poco è migliorato e per far ritornare la situazione alla normalità è stato necessario far trascorrere diverse ore: a causa di ATAF e di Quadrifoglio i cittadini fiorentini sono stati costretti a brancolare nella Città vuota e coperta dalla neve.
Ed anche stamani alcune zone della città, come San Gaggio, il Galluzzo e del Poggetto erano ancora difficilmente raggiungibili ai mezzi privati e pubblici, e infine la tramvia anche stamani era ferma. Avremmo quindi voluto sentire le scuse del Sindaco oggi durante il consiglio comunale e non prendere impegni, anche interessanti, per il futuro come il ‘piano emergenza neve’, scopiazzato dal Sindaco dai Comuni di Lecco e Bastia Umbra: come può esser preso sul serio un Sindaco che anche lo scorso anno aveva detto che si sarebbe superato la difficoltà evidenziate modificando l’assetto organizzativo delle strutture ? Anche noi abbiamo le nostre proposte e le confronteremo con quelle dell’Amministrazione: non ci sottrarremo mai al confronto e alla discussione.
Un ultimo pensiero – conclude Grassi – va non solo a chi ha lavorato oltre i turni nelle scuole, negli ospedali e nelle Forze dell’Ordine, e a chi ha rappresentato i tanti volontari che si sono attivati, ma anche a coloro che con codice giallo hanno dovuto percorrere lo scivolo del CTO a piedi tra la neve, oppure Massimo che è rimasto sulla rampa d’accesso a Firenze 20 ore, oppure Patrizia che disabile è rimasta bloccata a casa stamani, oppure chi ha subito la beffa di vedere sotto la propria finestra passare una spalaneve ma con la lama alzata e a tutti gli altri che hanno subito forti disagi.
Visto che non lo ha fatto il Sindaco lo facciamo noi e chiediamo a tutti loro scusa.” “Il sindaco Renzi si è impegnato a portare in consiglio comunale entro il 30 gennaio i suoi sei punti per riorganizzare la macchina comunale. Io accetto la sua sfida, e rilancio: venga prima in commissione consiliare a illustrarle. Così, ciascuno secondo il suo ruolo, potrà contribuire a migliorare ciò che va migliorato”. Questa la dichiarazione del consigliere del Gruppo Misto verso il PdN Massimo Pieri.
“Ci pare che Renzi, che ha fatto dell’attivismo e del cambiamento le sue bandiere, in questa occasione abbia perso una grande opportunità – ha aggiunto Pieri –. Ci facciamo in particolare due domande: è stato fatto un briefing dopo che si è saputo dell’allerta meteo? E l’amministrazione comunale è nelle mani delle previsioni del Lamma, pagato dalla Regione fior di milioni, lo stesso Lamma che aveva previsto 5 centimetri di neve invece di 25?”. “Non è nello stile mio né del partito che rappresento fare critiche distruttive e strumentali, ma non possiamo, stando ai fatti accaduti, non fare altri due rilievi.
Il primo: l’errore più grande del sindaco è stato quello di non decidere di chiudere le scuole venerdì mattina. E poi, il sindaco ha parlato dei ritardi infrastrutturali e organizzativi della città di Firenze. Gli chiedo: se ne è accorto solo venerdì scorso” ha proseguito il consigliere. “Infine vorrei avanzare un dubbio – ha concluso Pieri –: alla luce di quanto avvenuto sulla linea 1 venerdì scorso. Siamo proprio sicuri di poterci fidare delle ditte che si apprestano a cominciare i lavori per le linee 2 e 3?”. "Premesso che lo Stato si è liquefatto e non è stato nemmeno in grado di controllare la A1, cioè la spina dorsale del Paese, credo che per quello che riguarda quanto è avvenuto nella nostra città si debba chiedere semplicemente e limpidamente scusa ai cittadini di Firenze.
Scusa perchè i mezzi pubblici di trasporto si sono bloccati, scusa perchè i mezzi spargisale non sono potuti arrivare, scusa perchè la tramvia ha aggravato l'impossibilità della città di essere percorsa in caso di emergenza. Prendiamo atto dell'autocritica compiuta dal Sindaco e degli impegni presi per il futuro e saremo intansigenti nel chiedere la loro attuazione". Questo è quanto ha detto Valdo Spini intervenendo oggi in consiglio comunale sull'emergenza neve.