“La Siena-Firenze ha bisogno di interventi urgenti per raggiungere gli standard europei di sicurezza e percorribilità: la carreggiata dev’essere allargata, l’asfalto sistemato, servono aree di sosta. Il caos seguito alla nevicata del 17 dicembre e ora la frana all’altezza di San Casciano testimoniano la grave situazione di un'arteria aperta nel lontano 1967, per compensare Siena dall'esclusione dal tracciato dell'Autostrada del Sole, e che oggi assorbe un carico di traffico che la rende sempre di più inadeguata e pericolosa”.
Ad affermarlo è Franco Ceccuzzi, candidato sindaco di Siena per il Pd alle elezioni dell’anno prossimo, oggi deputato democratico, che ha presentato numerosi atti parlamentari per chiedere l'ammodernamento e la sicurezza della viabilità senese, nonché per cancellare il pedaggio introdotto in estate e destinare alla manutenzione delle strade provinciali e regionali i fondi riscossi sui raccordi. Le promesse del Governo sulla Siena-Firenze. “In questi anni – prosegue Ceccuzzi – abbiamo incalzato tutti i governi, senza sconti per nessuno, per ottenere risposte in termini di risorse, progettazione, manutenzione straordinaria, nuovi svincoli.
Nel 2007 la Camera approvò un nostro ordine del giorno che impegnava il governo Prodi a finanziare l'adeguamento di tutto il tracciato e la Regione Toscana ottenne lo stanziamento dei primi 80 milioni, ora impiegati per il tratto Siena-Poggibonsi. L’attuale governo, invece, si era impegnato un anno fa a trovare le risorse rimanenti e i cittadini senesi ora si aspettano che la promessa venga mantenuta. Il ministro delle infrastrutture Matteoli convochi al più presto il tavolo istituzionale chiesto un anno fa dai presidenti delle province di Siena e Firenze, Bezzini e Barducci, e dall’assessore regionale alle infrastrutture Ceccobao, che ancora non hanno ottenuto alcuna risposta”.
Servono altri 200 milioni per il tratto Poggibonsi-Firenze. “Occorre vigilare – prosegue Ceccuzzi – affinché la progettazione del primo lotto, da Siena a Badesse, si concluda in tempi utili per andare in gara prima della fine del 2011 e per avviare, magari con il sostegno della Fondazione Mps, la progettazione del tratto Poggibonsi-Firenze, per il quale servono però almeno altri 200 milioni di euro. Il Governo non può tirarsi indietro. Trovo quanto mai opportuna ed utile l'iniziativa assunta dal sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri, che ha annunciato di voler ricorrere contro la decisione di Anas di classificare la Siena-Firenze come un raccordo autostradale.
In questo senso presenterò iniziative parlamentari di sostegno”. Le risorse per sistemare l’Autopalio e il pedaggio sulle strade senesi. “In queste condizioni il pedaggio è inaccettabile – dice ancora Ceccuzzi – perché, anziché essere una tariffa per finanziare l'ammodernamento della Siena-Firenze, andrebbe solo a compensare le risorse tolte dalle casse dell’Anas a vantaggio del Ponte sullo Stretto. Una vera e propria tassa, dunque, che per i pendolari è quantificabile in circa 600 euro l’anno e che penalizza il turismo e le attività produttive della zona.
Nei 34 giorni in cui il pedaggio è stato in vigore sulla Siena-Firenze e sulla Bettolle-Perugia, lo Stato ha incassato 15 milioni di euro. Una media di 440mila euro al giorno, che in un anno fa 160 milioni di euro: il triplo del budget assegnato ad Anas per la manutenzione di tutte le strade toscane. Senza contare che, rispetto all’anno scorso, il budget di Anas Toscana si è ridotto a un terzo, da 47 a 16 milioni: una cifra assolutamente insufficiente. Per questo motivo sono intervenuto in commissione Ambiente alla Camera, per chiedere che i soldi riscossi sulle strade locali vengano spesi da Anas per la messa in sicurezza della Siena-Firenze – conclude Ceccuzzi – e che vengano trovate le risorse per sistemare tutto il tracciato della strada, così come promesso”.