Un problema a un pantografo del treno regionale 3164, Chiusi-Firenze, ha causato, stamani, un blocco sulla linea. I tecnici delle ferrovie sono poi riusciti a far ripartire il regionale mentre l'Eurostar è stato "agganciato" da un locomotore. “In una Regione che si reputa civile non è tollerabile che un treno rimanga fermo in galleria per 3 ore delle quali oltre 1 ora, senza luce né riscaldamento. Eppure è quanto è accaduto questa mattina a tanti aretini e valdarnesi che si recavano al lavoro a Firenze con il treno regionale n.
3164.” La denuncia arriva dal Consigliere regionale PdL Stefano Mugnani che sull’accaduto ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale. “Non è la prima volta che si registrano guasti alla linea ferroviaria Arezzo-Firenze all’altezza della galleria S.Donato senza però toccare l’apice di disservizio registrato questa mattina. Una situazione grottesca che non si è trasformata in tragedia solo perché il treno, grazie alla concomitanza delle feste di Natale, non era affollato come al solito.
Perché normalmente nel regionale 3164, in quel della tratta vi sono centinaia e centinaia di persine stipate in piedi, nei corridoi e nei disimpegni degli scompartimenti.” “Non è possibile – conclude Stefano Maugnai – che in Toscana si continui ad offrire un così scadente servizio ferroviario. Non è possibile che migliaia di persone rimangano imprigionate in galleria per oltre tre ore con scarsissime informazioni e senza luce, né riscaldamento. Invece di lanciarsi in avventuristici e illusori annunci sull’alta velocità regionale, il Presidente Rossi e l’Assessore Ceccobao farebbero bene a far funzionare almeno decentemente le scarsissime infrastrutture che il demagogico ambientalismo della sinistra ha consegnato alla Toscana in oltre 40 anni di governo regionale.” «Centinaia di pendolari al gelo, per tre ore fermi in galleria, al buio completo per almeno un'ora, senza informazioni a bordo e con un'aria irrespirabile, ma poteva andare molto peggio».
E' questo il commento del portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, al blocco del treno regionale di stamani, alle 7:23, all'ingresso della galleria di S.Donato, nel Valdarno. Secondo testimonianze raccolte dal Comitato del Valdarno, il treno dei pendolari si è fermato prima della galleria, ma è ripartito per un brevissimo tratto e fatto così entrare in galleria per dare spazio a un Frecciarossa in coda, perchè questo utilizzasse l'altro binario, passando per lo scambio, in modo da proseguire verso Firenze: manovra non riuscita perchè anche il Frecciarossa Roma-Torino è rimasto bloccato.
«I pendolari possono perciò ringraziare Trenitalia - accusa Da Re - se hanno passato le 3 ore fermi dentro e non fuori la galleria: al freddo, al buio, con un'aria malefica e senza informazioni». Secondo il Comitato, Trenitalia non ha infatti brillato per l'informazione a bordo: «I soli messaggi trasmessi a bordo del treno riguardavano il ritardo indefinito e se c'era un medico disponibile - accusa ancora Da Re - mentre in contemporanea fra i pendolari si rincorrevano voci su vagoni in fiamme».
Secondo il Comitato l'incidente di stamani ripropone il problema della sicurezza della galleria S.Donato sulla Direttissima. «Cosa sarebbe successo se l'incidente fosse stato più grave e si fosse verificato nel bel mezzo della galleria lunga 11 chilometri? - domanda Da Re - esiste un piano di protezione civile per i soccorsi e sono stati eseguiti interventi strutturali per una maggiore sicurezza? Da un anno abbiamo posto il problema della galleria S.Donato - conclude Da Re - ma abbiamo avuto solo risposte insufficienti e rassicuranti da Trenitalia, Regione, Provincia, e Comuni del Valdarno».