Sono passati pochi giorni dall'incredibile venerdì 17 che ha visto un'intera regione letteralmente bloccata dalla neve ed adesso è l'ora dei risarcimenti per i cittadini. Confconsumatori Toscana si è schierata fin dall'inizio al fianco di tutti coloro che venerdì sono rimasti bloccati per ore sulla rete autostradale e nelle stazioni e che adesso hanno diritto al pieno ristoro dei disagi subiti. Per questo, anche in considerazione del sostegno manifestato dal Presidente della Regione Rossi, Confconsumatori Toscana sta già lavorando concretamente con un apposito pool di legali per preparare una class action in modo da consentire ai consumatori rimasti vittima della neve di ottenere l'equo risarcimento per i danni subiti.
Tre sono i soggetti che Confconsumatori ha per adesso individuato come i maggiori responsabili della scorcentante sequela di disagi accaduti in Toscana: Ferrovie dello Stato che ha lasciato a piedi migliaia di pendolari senza nemmeno approntare un valido sistema di informazione, Autostrade Spa che, oltre a non aver garantito la percorribilità della rete autostradale, A1 e A11 in particolare, ha mancato anche nel prestare assistenza agli automobilisti rimasti bloccati e infine Global Service Spa che gestisce per conto della provincia di Firenze la FI-PI-LI.
"Saranno attivate quanto prima le procedure di conciliazione - afferma il presidente regionale Marco Festelli - per testare la reale volontà di tali società nel risarcire i cittadini vittime dei loro disservizi. Nel caso in cui, tuttavia, si volesse perdere del tempo o procedere a risarcimenti irrisori - continua Festelli - non esiteremo un attimo a iniziare la class action contro i responsabili di simili inadempienze". L'invito di Confconsumatori a tutti coloro che hanno subito un danno dal disservizio di tali società, è dunque quello di recarsi presso le varie sedi provinciali per farsi assistere dalla nostra associazione nelle richieste di risarcimento. "Ci era stato raccontato che trasformare aziende municipalizzate in società per azioni le avrebbe rese più snelle, efficienti ed economicamente sane -commenta ironicamente Direttivo Provinciale di CasaPound Italia- l’efficienza di Quadrifoglio SpA ed ATAF SpA in effetti l’abbiamo vista tutti.
Gli spalaneve ed i mezzi spargisale (che avrebbero dovuto iniziare a lavorare prima che la neve attaccasse) sono stati un miraggio nelle prime 48 ore, gli autobus invece appena la neve ha attaccato si sono fermati lasciando a piedi, in mezzo di strada, anziani, bambini e migliaia di passeggeri. La motivazione? Perché le catene si possono soltanto mettere in deposito sul ponte. E allora ci chiediamo: come mai gli autisti del trasporto pubblico extraurbano invece le mettono da soli anche sul bordo della strada? Comunque sta di fatto che se la forma giuridica privatistica doveva garantire una maggiore efficienza di quegli enti alla luce dei fatti abbiamo avuto la dimostrazione che non è la forma giuridica a far ben funzionare una azienda ma le persone che vi lavorano dentro.
Passiamo al Global Service della strada a scorrimento veloce Firenze – Pisa – Livorno: la manutenzione in mano ai privati avrebbe garantito maggiore sicurezza. Così ci avevano detto ma intanto lo vadano a raccontare alle migliaia di persone ferme tra Firenze e Pisa per tutta una notte. E magari lo vadano a raccontare anche alle migliaia di persona ferme tra Incisa e Firenze sull’autostrada A1. Con la privatizzazione delle autostrade è cambiato qualcosa? Assolutamente niente, anzi, pur di non rinunciare ai pedaggi non hanno neppure bloccato gli accessi all’autostrada indicando solo “possibile code” sui tabelloni luminosi.
Una coda di oltre 30 km è una possibile coda? E parliamo poi delle Ferrovie dello Stato, altra società per azioni che si dovrebbe distinguere per efficienza nel servizio: mancanza di informazione per i passeggeri, mancanza di assistenza per questi ultimi, personale dileguatosi per non dare informazioni, assenza di responsabili delle stazioni che non si facevano trovare. Roba da Paese del quarto mondo". La vignetta è di Locusta