Firenze- Per le vittime di violenza, un "percorso rosa", che garantisce la massima tutela, e un "codice rosa", che si aggiunge ai normali codici di triage del pronto soccorso (rosso, giallo, verde, azzurro e bianco) e consente l'immediata attivazione di un'apposita task force. Le due iniziative sono previste da un protocollo siglato nell'aprile scorso tra la Asl 9 di Grosseto e la Procura della Repubblica di Grosseto. I risultati dei primi dieci mesi di attività (l'esperienza è partita da gennaio, il protocollo l'ha formalizzata) sono stati presentati stamani nel corso di un meeting a "Dire & Fare", nel padiglione Spadolini, al quale hanno partecipato il direttore generale della Asl 9 Fausto Mariotti, il referente per la Procura della Repubblica di Grosseto, Giuseppe Coniglio, e la responsabile della Task force per la Asl 9, Vittoria Doretti.
L'esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce per contrastare il fenomeno della violenza sulle fasce più deboli della popolazione: donne, ma anche minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Una task force costituita da magistrati della Procura di Grosseto e del personale sanitario del Centro di coordinamento vittime di violenza della Asl 9 si attiva su ogni singolo caso, al momento in cui si verifica l'episodio di violenza. Il "percorso rosa" assicura alla vittima un'assistenza protetta, che ne garantisca la privacy e l'incolumità fisica e psichica, oltre ad assicurare la massima rapidità di intervento nei confronti degli autori del reato.
Nell'ospedale Misericordia di Grosseto è stata allestita una sala visita riservata per i controlli e le consulenze mediche. Il "codice rosa", assegnato alla vittima non appena arriva al pronto soccorso, consente l'immediata attivazione della task force e la pron ta segnalazione alla rete di assistenza e di sostegno alla vittima. Nei primi dieci mesi del 2010, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa, così suddivisi: 191 per maltrattamenti, 7 per abusi, 24 casi di stalking, 24 casi pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese. «Purtroppo anche nella civilissima Toscana quello della violenza sulle donne e sui soggetti più deboli è un fenomeno che non accenna a diminuire - commenta l'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia - L'esperienza di Grosseto dimostra che è possibile mettere in atto interventi efficaci per dare assistenza immediata alle vittime, e nello stesso tempo intervenire tempestivamente sugli autori del reato.
Mi auguro che questa esperienza diventi un modello e possa essere presto replicata in altre città». Nel corso del meeting a "Dire & Fare" è stato presentato anche un documentario di 10 minuti, girato a Grosseto, con la partecipazione del personale sanitario, la Procura, le Forze dell'ordine e la collaborazione della cittadinanza, che illustra come si svolge il lavoro di questo pool di esperti, e verrà utilizzato per la formazione e la didattica. Soroptimist Club Firenze Due e Provincia di Firenze mettono a disposizione di tre donne segnalate dall'Associazione Artemisia, Centro donne contro la violenza, i finanziamenti necessari per la frequenza di corsi professionalizzanti per la tutela delle donne vittime di violenza.
La cerimonia di consegna dei finanziamenti si terrà lunedì 22 novembre alle 18 presso la sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1). Interverranno Sandra Landi, Presidente Soroptimist Club Firenze Due, Elisa Simoni, Assessore al Lavoro e Formazione della Provincia di Firenze, Nicoletta Livi Bacci, Presidente dell'Associazione Artemisia.