Luci accese sui balconi e alle finestre delle case italiane nella notte di sabato, tra il 9 e il 10 ottobre. E’ il gesto simbolico che propone il Centro antiviolenza Artemisia in segno di “sdegno e solidarietà per quanto accaduto a Sarah e a tutte le altre donne vittime di violenza”. “Vogliamo ribadire in maniera forte ed incisiva – spiega Nicoletta Livi Bacci, presidente del Centro Artemisia - che non si può continuare ad ignorare che le donne vengono uccise ogni giorno e che spesso erano da anni vittime di violenza e stalking.
Stiamo assistendo a un vero e proprio femminicidio, un silenzioso massacro di donne e ragazze”. Nella tarda serata di ieri, infatti, si è diffusa la notizia del ritrovamento del corpo della quindicenne di Avetrana, Sarah Scazzi. La ragazza è stata uccisa, strangolata, dallo zio Michele Misseri che poi ha occultato il cadavere gettandolo in un pozzo. Da indiscrezioni sembra che l'uomo avesse cercato di violentare Sarah. Ed i ragazzi di “GPace – Giovani per la Pace” e “Repubblica Salentina” in un comunicato si fanno "portavoce di tutti i giovani nell’abbracciare Sarah, una di noi, e ci uniamo al dolore della famiglia". Ed invitano a lasciare messaggi su uno dei suoi 'luoghi' preferiti, Facebook.