Ennesima sconfitta per i viola di Sinisa Mihajlovic che anche dall'Olimpico giallorosso escono senza punti. Le squadre partono piuttosto attente, nessuna delle due prende troppa iniziativa, sanno entrambe che fornire spazio significa poi rischiare il contropiede e si gioca così sulle fasce, Riise e Vargas sono gli osservati speciali. Ci provano di testa Borriello e poi Mutu con suggerimenti dalla distanza. Donadel viene subito ammonito per un fallo a centrocampo ed entra in diffida, per il capitano sarà un freno a mano tirato per gli 80 minuti che seguono. I viola subiscono la manovra giallorossa che però appare raffazzonata ed imprecisa, ma non si azzardano a spingere troppo, preferiscono coprirsi.
Attorno al 20' Boruc risponde bene a Borriello con un intervento disteso sulla linea di porta (caratteristiche del portiere polacco sono, per il momento, la presa bassa sulla linea con il corpo per metà dentro la porta ed il recupero della sfera sfruttando polsi e gomiti ravvicinati più che le mani) Al quarto d'ora si fanno vedere i gigliati con Gilardino, servito da Vargas, che suggerisce l'inserimento di Marchionni. Vargas non spinge con la solita ripresa, tende a stare basso ed in più occasioni lancia avanti Pasqual che non riesce ad alzare la sfera sul cross. 25' e quasi ci scappa la rete per gli ospiti con Santana che tenta il tiro di potenza, complice la velocità acquistata dalla sfera Julio Sergio arriva troppo morbido su un pallone scivoloso che si impenna, arriva in corsa Gilardino che viene ostacolato in tuffo da Burdisso, non è un vero e proprio anticipo, ma il disturbo sul bomber è determinante. Alla mezz'ora di gioco ammonito anche Santana per fallo su Menez, apparso molto reattivo.
Si esalta poi il portiere polacco su Simplicio, servito da Menez, che raccoglie al volo e gira verso il palo alla sinistra di Boruc che ci mette la mano e devia sopra la traversa. Risponde la Fiorentina con un pregevole assist di tacco da parte di Santana che prolunga un lancio di Donadel per Mutu in ritardo sul colpo di testa. Al 40' scatta il giallo anche per Boruc che perde tempo durante la rimessa. Dopo 5' la Roma passa in vantaggio con Simplicio che, eludendo i marcatori, raccoglie sul dischetto, controlla di spalla mette a terra e batte Boruc che tenta il tutto per tutto per coprire lo specchio. Si attende la reazione viola ed invece è ancora Menez che si burla di Pasqual e mette in mezzo per Borriello che deve solo appoggiarla dentro, i difensori viola sono di rincorsa e possono solo osservare. Lieve accenno di reazione da parte dei viola la cui manovra però non va oltre la trequarti di campo.
Santana non è Montolivo, ma corre e porta palla come sa fare saltando l'uomo piuttosto che cercando il colpo scavalcante, ne fanno le spese gli attaccanti che seguono il gioco ma senza ricevere il passaggio finale. Mihajlovic gioca la carta Ljajic per Vargas, il peruviano non è neppure al 60%, che va a posizionarsi sulla destra. Ranieri mette fuori Menez e manda in campo Perrotta. Al 20' passato Gilardino corregge in rete di destro un cross basso da destra (il primo!) di Ljajic.
Subito dopo Mihajlovic fa levare la casacca a D'Agostino che rivede il campo della Serie A dopo l'infortunio ed esce capitan Donadel. Sull'altra panchina Brighi sostituisce il buon giovane Greco. La Roma è nel suo momento peggiore, i viola sfiancano la difesa giallorossa e corrono su tutti i palloni, il pareggio è a portata di mano. Al 30' il disastro compiuto dall'arrembante Boruc che esce su Perrotta inseguito da due difensori viola; il polacco si getta sulla sinistra allungando il piede al pallone e liberando la visuale verso la porta, liscio clamoroso che funge da velo con Perrotta che non si fa scappare l'occasione e da terra calcia verso la porta sguarnita. 3 a 1 regalato nel miglior momento per i viola di tutti i 90 minuti.
Bolatti entra per Santana e se l'ingresso di Cerci contro il Chievo (poi risolto e zittito dal gol) ha sollevato perplessità qui siamo stati ad un passo dalla perdita di senno vista la necessità di spingere e di giocarsi l'impossibile cercando il pareggio. Nella Roma Rosi per Cicinho. Nel finale il 'giovane' Totti supera in scioltezza Bolatti e cerca la rete personale, ma sono i viola a rifarsi sotto con una punizione dai 20 metri con Mutu e D'Agostino sulla palla.
Parte a sorpresa D'Agostino che supera la barriera e rinentra verso l'incrocio dei pali. E' il 3 a 2 che riporta il neo acquisto al punto di partenza e fa ben sperare. Serve ai viola chi sappia sfruttare i calci piazzati, il migliore purtroppo è in piedi davanti alla panchina. Ben 4 i minuti di recupero nei quali Totti riesce a portarsi nell'angolo mezza Fiorentina e tra rimpalli e palleggi guadagna pure la rimessa perdendo tempo prezioso. Esperienza da vendere. Finisce una gara assurda che sul 2 a 0 sembrava decretare il nulla assoluto ed invece nel finale fa mordere le mani perché 2 reti all'Olimpico sono tante e sarebbe bastato non prenderne una in più.
Boruc imperdonabile, eccesso di spregiudicatezza, o poca fiducia nei compagni che tallonavano Perrotta. Prima parte di gara anonima e con poco mordente, ma le motivazioni, che per il mister contano più del modulo e della preparazione tattica, non dovevano crescere con le squadre maggiori? Si interrompe la striscia positiva ed ora tocca al Cesena che arriva al Franchi dopo aver battuto la capolista Lazio. Reagire, reagire, reagire, a prescindere dal gioco che si è perso da qualche parte tra Prandelli e Mihajlovic, ai bordi del campo. Mister Mihajlovic a fine partita: "Ho chiesto di avere coraggio ai ragazzi, ma non lo abbiamo avuto.
Abbiamo pensato più a difendere che ad attaccare. Contro queste squadre se ti difendi prima o poi il gol lo prendi. Nel primo tempo ci è mancato coraggio, dobbiamo crederci di più. Se giochiamo così contro queste squadre non andiamo da nessuna parte, ci è mancata personalità” Gilardino autore della prima rete: "Il primo tempo abbiamo giocato discretamente, anche se il gol al 45’ ci ha tagliato le gambe.
Ad inizio ripresa abbiamo concesso spazio alla Roma e purtroppo ci ha punito. Questo momento è così e certamente dodici punti sono pochi. Ora dobbiamo lavorare per migliorare perchè contro il Cesena dobbiamo vincere" D'Agostino, per lui rientro con gol: "Sono contento di essere tornato. Sto lavorando per tornare al top, c’è da lavorare tanto, ma ora sono a disposizione. Spero di giocare la prossima, almeno un’ora. Dopo 7 punti in 3 gare abbiamo trovato una grande Roma, con tanto entusiasmo.
Con queste squadre non si può sbagliare" di Antonio Lenoci in foto, tratta da Violachannel.tv un momento del match