Adrian Mutu, il primo pensiero all'uomo più atteso che forse non avrà 90 minuti nelle gambe, ma parecchi mesi nella testa: “Si, lo portiamo con noi a Catania. Fisicamente sta bene, certo non è al cento per cento, ma psicologicamente l'ho visto carico. Per noi Adrian è un calciatore fondamentale, ma non sarà lui a risolvere tutti i nostri problemi”. Chi farà spazio a Mutu? “Sicuramente il primo indiziato e Ljajic. Adem è un ragazzo d'oro e per adesso ha fatto un ottimo campionato. Vediamo, ci sarà spazio per tutti da qui alla fine della stagione”.
Il Catania non starà a guardare: “Conosco bene, società ambiente e tifosi, sarà dura”. Che accoglienza ti aspetti? “Non lo so. Ricordo che durante i sei mesi che sono stato a Catania sono stato trattato benissimo e di questo farò tesoro per tutta la vita”. Come sta la squadra? “Bene quasi tutti. Santana si sta allenando con regolarità e Montolivo giocherà con infiltrazioni”. Cosa non ti piace di Firenze? “Niente. Adoro Firenze, perchè è una città fatta a misura di uomo, la gente è molto affettuosa e riservata”.
Cassano potrebbe essere un'idea viola? “Non parlo mai di mercato, alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione. Cassano calciatore poi non si discute. E' uno che fa la differenza”. Il talento barese ha definitivamente rotto con la Sampdoria che ne ha chiesto il licenziamento, Fantantonio rischia anche la Nazionale. D'Agostino, che a centrocampo ha giocato solo due partite mostrando di poter aiutare Montolivo che poi si è ritrovato un sovraccarico di lavoro, rientrerà contro il Chievo? “Gaetano sta facendo lavoro atletico, ma gli allenamenti sono una cosa e le partite un'altra.
Probabilmente tornerà a disposizione contro la Roma”. Fuori anche Zanetti, accanto al capitano resta solo l'altro capitano cuor di leone Marco Donadel chiamato alla titolarità necessaria e a far ricordare quei bei giocatori che lottano per la maglia come fossero i primi tifosi in campo. Fuori dai Campini, in procinto di diventare "Centro Sportivo", ha parlato anche Andrea Della Valle che si è detto sorpreso dalle ultime dichiarazioni rilasciate dall'ex tecnico Cesare Prandelli che da Ct azzurro si è tolto qualche sassolino dalle scarpre riprendendo e sottolineando alcuni aspetti della sua permanenza in viola.
Le parole di Prandelli hanno scosso un po' l'ambiente, in special modo lo spogliatoio toccato da vicinoi e nel profondo con nomi e cognomi di chi non aveva ottimi rapporti con il mister che avrebbe preteso di più in termini umani e sportivi, su tutti il rapporto con il portiere francese Sebastian Frey che aveva anticipato come alcuni canali poco 'privilegiati' fossero stati curati con meno attenzione da parte del mister. Uno strascico che l'ultima stagione ci riporta ancora in attualità, fino a quando almeno, il nuovo corso, la nuova barca, non sarà definitivamente salpata dal porto.
Le due ultime vittorie hanno acceso i motori, il ritorno del Fenomeno leva l'ancora, ma la sensazione è che ci sia ancora una corda legata ad un pilone del molo, ed il nodo è da sciogliere in fretta. ADV ha definito Mutu un "Debitore con tutti e con se stesso, tenendo conto anche degli interessi visto quello che ha fatto" ma non deve essere "il salvatore della patria" ha detto il mister Mihajlovic, quindi spazio alla fantasia in questa Fiorentina alla ricerca di una identità perduta nei ricordi di partite indimenticabili. Antonio Lenoci