Formazioni ufficiali di Fiorentina-Chievo: Fiorentina: Boruc, Comotto, Kroldrup, Gamberini, Pasqual, Donadel, Bolatti, Santana, Marchionni, Mutu, Gilardino. All. Mihajlovic (Avramov, Vargas, Papa Waigo, Ljajic, Cerci, De Silvestri) Chievo: Sorrentino, Frey N., Andreolli, Mantovani, Marcolini, Bentivoglio, Cesar, Guana, Costant, Thereau, Moscardelli. All. Pioli (Squizzi, Mandelli, Granoche, Jokic, Rigoni, Bogliacino, De Paula) In Curva Fiesole campeggia lo striscione a firma del Collettivo: "Oggi a pranzo, domani a colazione..
serve rispetto per chi ama il gioco del pallone" (in foto) Primo Tempo: La prima azione ripetuta e corretta verso la porta è del Chievo al 2' minuto. I viola rispondono con un doppio cross Marchionni e Santana, che si muove ottimamente sulla destra, che non trova nessuno pronto nel mezzo e Mutu può solo sfiorare. Al 4' punizione dei viola, Mutu nel mezzo, palla bassa e forte ribattuta da Gilardino che non aggancia, ci arriva lesto Kroldrup che però trova Sorrentino sulla traiettoria. 8' la Fiorentina fatica a passare, i clivensi attaccano tutti i portatori di palla, ci riesce con un lancio per Mutu che però viene pescato in fuorigioco dall'arbitro Russo. Al 12' un altro striscione viene portato in Tribuna sotto gli occhi della dirigenza gigliata e delle telecamere: "Tradizione toscana..
a ì tocco si sgrana!" Sbaglia molto in fase di impostazione la squadra di Pioli, i viola non sono da meno ma ci pensa capitan Donadel a rimediare. "Noi siamo la Fiorentina" intona la Fiesole. No la Fiorentina è quella in campo che fatica a superare la linea difensiva, alta, dei gialloblu. Al 18' punizione per gli ospiti ribattuta dalla barriera e poi intercettata da Boruc sulla linea di porta in presa bassa. I clivensi guadagnano campo ed occasioni spingendo su entrambe le fasce. Al 30' acuto di Mutu ed i viola si svegliano, prima azione del rumeno che scarta tutti ma perde palla al momento del tiro, non ci arriva Gilardino e Bolatti spreca.
Dopo pochi istanti il Fenomeno viene atterrato ai 35 metri. Punizione precisa e forte che Sorrentino non trattiene, arrivano Santana e Gilardino che restituiscono clamorosamente palla al portiere gialloblu. 39' dopo un angolo il pallone resta pericolasemente tra i piedi della difesa gigliata, gli ospiti non ne approfittano per battere a rete da pochi passi. Nel finale di primo tempo Moscardelli va via a Donadel e Bolatti percorre alcuni metri palla al piede e poi scarica dalla distanza, ma Boruc c'è.
Gli altri ancora no, fatta eccezione per Mutu che quando si muove crea il panico e Santana fatto oggetto di numerosi falli. Secondo Tempo: Fuori Bolatti e dentro Vargas questa la sorpresa di Mihajlovic con Santana che va ad affiancare Donadel. Al 1' minuto Mutu vola verso la porta, salta l'uomo in marcatura, appoggia a Vargas il cui tiro viene ribattuto da Frey che resta dolorante (sostuituito subito dopo da Mandelli). Al 10' iniziano i cross da parte di Juan Manuel Vargas, tre in un paio di minuti e tutti pericolosi colti da Gilardino che gira a rete ma trova Sorrentino ben posizionato. Al 22' Pioli sostituisce Bentivoglio con Rigoni.
Vargas continua a tenere in tensione la fascia destra del Chievo con ripetuti ed accelerati cross in area. Gran colpo di Vargas al 26' da fuori area, Sorrentino non trattiene arriva in corsa Mutu che da buona posizione sbaglia il tiro e mette a lato. Dentro anche Cerci per Marchionni, tra i fischi indispettiti del pubblico viola. Pioli inserisce Jokic per Andreolli rimasto a terra infortunato. 35' rete dei viola proprio con Alessio Cerci che raccoglie un pallone vagante verso la porta dopo che Mutu e Gilardino avevano prolungato con caparbietà tirando ripetutamente verso Sorrentino. 35' rete dei viola proprio con Alessio Cerci che raccoglie un pallone vagante verso la porta dopo che Mutu e Gilardino avevano prolungato con caparbietà tirando ripetutamente verso Sorrentino.
Fuori Gilardino per Gulan, i viola pensano alla fase di copertura. Ma un minuto dopo è il Chievo pericoloso con una grande azione che termina con un tiro di Costant di poco a lato. E' assedio dei clivensi nel finale con Boruc che si mette in mostra in due occasioni, ottima la presa bassa su tiro ravvicinato nel finale. Pochi istanti prima Cerci ha mancato la doppietta dopo una bella discesa sulla destra scaraventando il pallone a lato su uscita di Sorrentino. Russo fischia la fine e l'urlo del Franchi suona come un sospiro di sollievo.
Il gioco continua a mancare, la rete arriva in modo rocambolesco e poi tutti chiusi in difesa sotto le pallonate degli avversari. Tattica pericolosa, i viola soffrono ma reggono. Arrivano i preziosi tre punti da mettere assolutamente da parte. "Ci mancano giocatori di qualità siamo andati con Bolatti e Donadel in mediana - dichiara Sinisa Mihajlovic a fine partita - nel finale abbiamo messo quattro punte, ci abbiamo creduto fino in fondo, anche se negli ultimi minuti abbiamo sofferto più che nei 90' forse con la paura di vincere questa partita.
Siamo la Fiorentina e dobbiamo prenderci qualche rischio in più, compreso il far girare palla contro una squadra che pressa e corre su tutti gli spazi che si liberano. Grande lavoro di Mutu e Gilardino, Cerci si è trovato nel posto giusto. Mi spiace per Alessio che è arrivato con noi senza fare la preparazione, dobbiamo aiutarlo e non mi ha fatto piacere sentire i fischi verso di lui, è importante per noi ed in piena condizione, con la ritrovata fiducia, ci aiuterà. Per Mutu è stato un test importante perché di solito la prima partita vai bene, la seconda non è detto, invece ha risposto bene dimostrandosi all'altezza. Mettiamo in campo chi abbiamo a disposizione - spiega il tecnico dei gigliati - fino a che non recupereremo tutti dovremo soffrire al massimo, migliorando il gioco offensivo.
Nella fase difensiva abbiamo trovato la quadratura del cerchio, anche Gulan si è comportato bene nel finale. Ci aspettano squadre che creeranno maggiori spazi e potranno venire fuori le nostre qualità tecniche. Vargas lo abbiamo avuto poco con noi, lo sappiamo quali siano le sue caratteristiche con Gilardino che può inserirsi di testa, così Mutu, è stato bravo e con lui in campo siamo stati più pericolosi. Abbiamo lavorato sempre sul 4-2-3-1 quando rientreranno altri tipo D'Agostino, Zanetti potremo vedere altro, ma adesso dobbiamo impegnarci su questo assetto con sacrificio da parte di tutti.
Il modulo non è tanto importante - ha concluso - quanto l'atteggiamento sul campo, per noi è importante fare punti adesso a prescindere dal gioco" "C'è il rimpianto - dichiara mister Stefano Pioli - perché la squadra aveva interpretato bene la partita, ci sono mancati giocatori con dinamismo come Luciano e Pellissier, abbiamo occupato le fasce ma non è bastato. Pensavamo di poter portare a casa qualcosa, viste anche le occasioni perse nel finale dispiace e sappiamo di dover lottare con altre 7 o 8 squadre per la salvezza.
Non abbiamo sfruttato le ripartenze al meglio, speravamo in qualche spazio in più pensando anche a come loro avrebbero tentato di tutto per venire avanti. Loro hanno inserito Vargas ed hanno puntato qualcosa in più sull'aspetto fisico; sono soddisfatto per come abbiamo interpretato la partita, provo rammarico per la mancata spinta in più nel finale" A sorpresa in Sala stampa arriva anche Andrea Della Valle: "Complimenti alla squadra per aver vinto con il cuore, era molto importante questa vittoria contro un ottimo Chievo.
Vorrei precisare alcune cose visto che sono stato chiamato in causa da Cesare Prandelli. Non saprei neanche da dove iniziare perché non credevo si potesse arrivare a questo; sarebbe bastata una telefonata, è vero. Se io da gennaio non vedevo più il mister dei mesi e degli anni prima c'era qualcosa che non quadrava, forse l'errore che ho fatto è stato di chiedere se ci fosse qualcosa che non andava, e lui rispose di voler restare, di voler continuare il rapporto, ma i contatti dei quali si è parlato ci sono stati.
Ragazzi - ribadisce ADV - i contatti ci sono stati, mio fratello dice la sacrosanta verità. Era aprile, ma mi imbarazza anche parlarne oggi con voi - spiega - c'è grandissimo rispetto per quello che ha fatto Cesare qui da noi, ho solo ribadito in primavera alcuni concetti spiegandogli che noi non tratteniamo nessuno e che se qualcosa si era rotto poteva parlarcene. Da lì si è parlato di 'benservito' o di licenziamento, un caffè preso con Cognigni è diventato altro, poi le parole da parte di alcuni e la cosa ha preso la piega che ha preso.
Prima che partissero per il Canada eravamo a tavolino per preparare la squadra, avrei preferito che rimanesse qui è ovvio sarebbe stato assurdo preparare la formazione se sapevo che se ne sarebbe andato. In realtà in quei giorni ci sono stati i contatti con Abete. Con molta onestà intellettuale mia - prosegue - quello che ha detto mio fratello è vero, per come si sono svolti i fatti e tutto. Se lui (Cesare Prandelli, ndr) è molto amareggiato nel suo comunicato io lo sono ancora di più, dopo 5 anni fantastici resta il rispetto, lui vive qui a Firenze, ma forse l'errore è tornare ancora su questi argomenti.
Cesare potrà dire quello che vuole, ma io su queste cose non ci tornerò mai più, non trovo veramente parole oltre che amareggiato." di Antonio Lenoci I commenti a caldo dei giocatori dalla zona mista su Violachannel.tv: