“Senza un quadro completo delle risorse a disposizione, la riforma dell’Università rimane lettera morta”. Lo ha detto il rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi aprendo i lavori dell’assemblea che si è svolta questa mattina nell’aula magna dell’ateneo. L’iniziativa - trasmessa in videostreaming dal sito www.unifi.it – è stata presa dall’ateneo fiorentino per sensibilizzare sulla situazione dell’Università pubblica, a seguito della ripresa dell’esame alla Camera del disegno di legge di riforma, prevista per il 18 novembre. “Due sono le criticità più forti di questo disegno di legge – ha proseguito il rettore Tesi -.
La prima riguarda i ricercatori, di cui si prefigura solamente l’esaurimento del ruolo, senza alcuna garanzia sulle prospettive di carriera per gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e per la nuova figura di ricercatore a tempo determinato. La seconda criticità interessa il diritto allo studio, di cui la riforma si occupa senza accennare alle risorse disponibili per renderlo effettivo; i recenti annunci di tagli rischiano di azzerarlo negando agli studenti la possibilità di percorrere la propria strada negli studi”. “Pregiudiziale per ogni legge di riforma è assicurare che al sistema universitario vengano concretamente garantite le risorse venute meno negli ultimi anni – ha proseguito Tesi -.
Soltanto tale copertura finanziaria potrà rendere credibile e non velleitario il percorso parlamentare del DDL di riforma. Ad oggi non conosciamo ancora l’entità effettiva delle risorse relative al Fondo di Finanziamento Ordinario per il 2010 ed è difficile governare un ateneo senza la certezza dei finanziamenti a disposizione nei prossimi anni. Nel 2011 è previsto poi un taglio delle risorse del 15% rispetto al 2009 e in questo contesto, qualunque idea di riforma perde concretezza e minaccia il ruolo e la missione dell’Università pubblica”. Ma dalla Toscana opportunità per i giovani ricercatori Saranno circa 120 i giovani ricercatori assunti per due anni con i 26 progetti finanziati da Regione Toscana in materia di scienze economiche e umane.
La notizia viene dall'assessore, e vicepresidente, Stella Targetti a margine di un incontro tecnico che si è svolto questa mattina a Firenze, in Palazzo Strozzi Sacrati, con l'obiettivo di fornire ai titolari dei progetti (Università toscane e Centri di ricerca) le indicazioni operative per l'avvio concreto del lavoro. “Siamo lieti di poter dimostrare – ha aggiunto Targetti - che la Regione Toscana, sostenendo la ricerca, sta andando in netta controtendenza rispetto al panorama nazionale”. Il programma è finanziato dalla Regione con i fondi disponibili - oltre 14 milioni di euro - e riguarda solo una parte dei 100 progetti presentati per un importo totale di 71 milioni. I ricercatori saranno scelti attraverso procedure trasparenti e garantiste rispetto ai loro diritti con assegni di ricerca, collaborazioni, incarichi a tempo determinato.
“Nell'assoluto rispetto per la vostra autonomia – ha detto Stella Targetti ai titolari delle ricerche - vi seguiremo passo passo e cercheremo anche di valorizzare il vostro lavoro”. A tale proposito sul sito istituzionale della regione (www.regione.toscana.it) sta per partire una pagina dedicata agli sviluppi dei 26 progetti. Il primo materiale inserito riguarderà gli avvisi pubblici per selezionare le domande presentate dai giovani. Ciò nel rigoroso rispetto della Carta europea dei ricercatori, l'insieme dei requisiti generali, codificati dalla Commissione UE nel 2005, per specificare ruolo, responsabilità e diritti di chi opera nella ricerca.