La seconda sezione del Tar della Toscana, presieduta da Maurizio Nicolosi, ha respinto la domanda di sospensione del calendario venatorio della provincia di Firenze. La delibera sulla stagione venatoria 2010-2011 era stata approvata dalla Giunta di Palazzo Medici Riccardi nella seduta del 13 luglio. Subito dopo era partito un ricorso al Tribunale amministrativo regionale da parte di alcune associazioni ambientaliste (tra le quali: Wwf, Enpa, Legambiente, Lega per l’abolizione della caccia, Lipu Birdlife Italia e Animalisti Italiani), le quali chiedevano l’immediata sospensione dell’efficacia del provvedimento preso dalla Giunta provinciale.
“Con la decisione assunta dal tribunale amministrativo il nostro calendario venatorio è ora valido a tutti gli effetti - afferma Laura Cantini, vicepresidente della Provincia e assessore con delega alla Caccia -. L’ordinanza del Tar fa quindi chiarezza sulla legittimità delle decisioni prese dalla Provincia di Firenze. Di fatto è stato riconosciuto il nostro sforzo per contemperare all’interno del calendario gli interessi dei cacciatori, degli ambientalisti e degli animalisti”. Il Tar ha respinto la richiesta delle associazioni ritenendo che non sussistano i presupposti per l’accoglimento della loro domanda di sospensione: in definitiva il tribunale amministrativo ha accertato che le modifiche alla legge 157 del 1992 sono entrate in vigore successivamente all’emanazione del calendario venatorio da parte della Provincia.
Lo stesso è avvenuto per le linee guida elaborate dall’Ispra in materia di specie di uccelli cacciabili e periodi di attività venatoria, che – proprio secondo quanto accertato dal Tar - sono “pervenute solo dopo l’elaborazione del calendario venatorio contestato”. L'immagine è tratta dall'album di Grantuking su Flickr.