Domani Martedì 14 settembre è all’ordine del giorno del Consiglio Regionale toscano la Proposta di Legge n.19/2010, a prima firma Parrini, relativa alle attività di cattura degli uccelli selvatici a fini di utilizzo come richiami vivi nell’esercizio della caccia. “Con un’urgenza anomala - dichiara Mauro Romanelli, Consigliere Regionale Federazione della Sinistra/Verdi – è portato, la mattina in Commissione e quindi subito il pomeriggio stesso in Aula, nemmeno si trattasse di provvedimenti urgentissimi a seguito di un terremoto, un provvedimento che già l’anno scorso fu ritenuto illegittimo dalla Corte Costituzionale e quindi annullato con sentenza dello scorso Luglio”. “Sono stupito che si voglia votare un testo simile, nonostante gli stessi Uffici Giuridici della Regione abbiano ben evidenziato che tale proposta di legge sia suscettibile d’illegittimità costituzionale, perché non conforme ai dettami della Direttiva concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e sia incoerente rispetto alla normativa regionale di settore”. “La cosa più grave è che questa materia necessiterebbe del parere positivo da parte dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, parere richiesto espressamente dalle norme nazionali in materia: ebbene, ci risulterebbe che la Giunta Regionale abbia acquisito questo parere e che esso sia negativo.
E' vero? E se è vero, perchè la Giunta non lo dice e non si esprime contro la Proposta di Legge?” “Ormai in Toscana tutto lo schieramento politico è succube delle lobbies dei cacciatori e certamente questa volta non si possono neanche invocare presunti danni all’agricoltura. Sapevamo bene che la tutela dell'agricoltura era solo una scusa, e questa ne è la conferma”. “Approvando questo testo i Consiglieri regionali toscani darebbero il via libera alla cattura illegittima di migliaia di animali destinati a una vita di prigionia e sofferenze e a un utilizzo come richiami vivi per la caccia: oltre alla crudeltà di per sé di tale utilizzo, si prospetta anche l’ipotesi di danno erariale, essendo la fauna selvatica parte del patrimonio indisponibile dello stato”. “Domani mattina – conclude Romanelli – mi presenterò in Commissione Agricoltura e informerò i componenti della Commissione circa le irregolarità di tale proposta di Legge .
Mi auguro che quest’atto non vada in Aula: di là da cosa si pensa sull’attività venatoria, non si può certo approvare un provvedimento con siffatti vizi di forma e di contenuto e certo rattrista pensare che si voglia giocare sui tempi, ben sapendo che una nuova pronuncia della Corte Costituzionale arriverebbe a stagione di caccia conclusa”.