La serata si apre con le parole diAndrea Della Valle a Sky:"Quel che ha fatto è grave, meglio non dire cosa gli ho detto, siamo in fascia protetta, non ci voleva proprio adesso. Cercheremo di capire quali saranno i passi della magistratura, e nel caso prenderemo dei provvedimenti, non so ancora di quale natura, cerchiamo prima di capire quali siano le valutazioni del magistrato. Purtroppo in questo momento sarebbe servito altro, è una gara difficile la nostra di oggi e dobbiamo restare con la squadra e concentrati sulla partita, sul Bari che viene per fare la sua partita" Formazioni ufficiali: Fiorentina: Frey, Comotto, Gamberini, Natali, Pasqual, Donadel, Montolivo, Marchionni, Santana, Ljajic, Gilardino.
All Mihajlovic Bari: Gillet, Almiron, Masiello S., Masiello A., Donati, Parisi, Belmonte, Alvarez, Barreto, Ghezzal, Castillo. All. Ventura Prima della gara giro d'onore per Giancarlo Antognoni osannato dai tifosi ed abbracciato dall'intero Stadio fiorentino, per l'unico 10 della storia viola il riconoscimento di una carriera di grande passione e di attaccamento alla maglia che non ha eguali a Firenze. Primo Tempo: La prima azione è del Bari sulla fascia destra, cross basso dove interviene Frey.
Montolivo cerca di mantenere ordine e rilanciare il gioco. Punizione per i biancorossi, durante l'azione il pallone si ritrova davanti a Frey con due giocatori del Bari in fuorigioco. Una difesa biancorossa che si chiude bene. Palla di Donadel dai 30 metri per Gilardino che tocca di testa ma mette fuori. Prova Santana dalla sinistra ad angolare un tiro di precisione a beffare Gillet sul suo palo, fuori di poco. Ci prova anche Montolivo che si crea da solo l'azione e prova in girata dalla stessa posizione di Santana. Al 15' si gioca ancora a metà campo con le squadre che si rincorrono ma senza provare affondi decisivi. Fiorentina attacca e Bari respinge, al 22' palla in mezzo Gilardino chiede il rigore per atterramento ma l'arbitro segnala il fuorigioco del centravanti. Al 24' Ljajic per Marchionni che si ritrova solo davanti a Gillet ma la mette rasoterra e l'azione sfuma.
I viola si presentano in avanti ma privi di idee, lo è sicuramente Marchionni quando la appoggia in mezzo all'area con un pallonetto dove non c'è nessuno. Al 33' gran tiro da fuori area di Donadel che trova il palo interno alle spalle di Gillet e la palla entra per la rete importante per i viola e per sbloccare una partita piuttosto statica. La Fiorentina cerca il raddoppio che non arriva per scarsa convinzione, il Bari risponde e guadagna un corner in chiusura nel minuto di recupero concesso da Morganti Secondo Tempo: Fiorentina chiusa in difesa con il Bari che tenta l'aggiramento senza riuscire a penetrare gli spazi.
Al 5' Ljajic batte Gillet ma è in fuorigioco. I viola attendono in difesa per poi ripartire a loro volta ma il batti e ribatti a centrocampo continua e con difficoltà si supera la limnea di metà campo. Ci riescono Gilardino e Ljajic con una serie di scambi, a vuoto. Al 16' ammonito anche Donadel dopo Natali e Marchionni; viola in difficoltà salvati da una chiusura in scivolata di Gamberini. Almiron ed Alvarez spingono sulla destra. Ammoniti Pasqual e Belmonte per una accesa discussione a metà campo. Mihajlovic fa usciure Santana, mette Papa Waigo per spingere e dare man forte a Gilardino apparso in grande difficoltà e sposta Marchionni a sinistra. Al 30' Pasqual colpito duro da Almiron, già ammonito.
Intanto Ventura toglie Alvarez per D'Alessandro. Al 33' buona azione da parte dei viola che arrivano al tiro con Marchionni, ribattuto da un difensore. Barreto si invola sulla sinistra, cade all'altezza del dischetto e l'arbitro lascia proseguire. Fuori Natali e dentro Kroldrup. Al 35' tiro di Papa Waigo dall'angolo destro dell'area di rigore, un colpo sotto che spiove sopra la traversa lasciando l'illusione della rete. Al 36' la Fiorentina raddoppia con Gilardino che raccoglie una respinta di Gillet su tiro di Ljajic e con caparbietà gonfia la rete allungando la gamba destra ed anticipando l'uscita dell'estremo difensore. Al 45' il Bari accorcia con Parisi che elude la marcatura e di testa batte Frey.
I viola reagiscono e vanno vicini al terzo gol con Gilardino e Papa Waigo che raccolgono uno spiovente in area doppiamente ribattuto dalla difesa biancorossa. Finale tesissimo con i baresi che tentano il tutto per tutto ma la risposta viola è quella di spazzare via il pallone sul fischio finale dell'arbitro. Tre punti, otto in classifica. A Firenze si riparte. Gli uomini di Mihajlovic non brillano nel gioco e neppure nella fantasia, anche se Donadel si è inventato un grande gol "provandoci" come ha detto lui stesso a fine primo tempo. Prova che ha portato frutti anche se non è stata convincente sotto l'aspetto del gioco, era importante vincere per lavorare sull'immediato futuro.
La barca guidata dal comandante Della Valle ha superato uno scoglio importante verso il recupero della giusta rotta. Gilardino, autore della rete che ha assicurato la vittoria interna, al termine del match: "Ci voleva, ci eravamo preparati bene, era importante vincere oggi per uscire da questoi momento e ripartire. Di Mutu non ne parliamo, pensiamo a questa bella prestazione e Adrian deve solo prepararsi bene perché a Catania dovrà rientrare per aiutarci" L'allenatore dei biancorossi, Ventura, parla di una partita persa contro una squadra che ha giocato con la bava alla bocca, anche se la prima rete "è arrivata in modo fortunoso".
Adesso, a detta del tecnico, ai baresi occorre ritrovare la giusta serenità, la conspevolezza di dover lottare in una strada che si presenta in salita. Giampiero Ventura parla anche di una ferocia che è andata scemando rispetto alla passata stagione. "Se rallenti gli spazi spariscono - ha spiegato - Alvarez non affrontava Pasqual ma Marchionni o Santana, arrivavamo sempre dopo" Mihajlovic: "Abbiamo preparato questa partita come tutte le altre volte, oggi la concentrazione però era massima e la carica dei tifosi è stata importante.
Era importante vincere per continuare con maggiore serenità, anche soffrendo e lottando su ogni pallone come ha fatto Montolivo che è stato di esempio per gli altri, sempre prima uomini e poi giocatori. Non abbandonerò Mutu, non lo abbandonerà neanche la Società, lui è un giocatore importante e quando avrò modo lo userò in campo" di Antonio Lenoci