La Regione Toscana tramite l’Assessore ai Trasporti Ceccobao ha stimato che i tagli avranno notevoli ripercussioni sul trasporto ferroviario regionale senza specificare se ci saranno soppressioni di corse, modificazioni nei sistemi di abbonamento (annullamento del Pegaso?) e se saranno annullati i previsti acquisti di nuovo materiale rotabile (Vivalto per il Valdarno, Minuetto per la Faentina). All’approssimarsi della scadenza di dicembre niente è dato sapere sui nuovi orari e sulle linee di servizi, niente ancora è stato comunicato sulle tariffe e su un eventuale scelta di coprire parte dei tagli con un aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti ( che come opportunamente sottolineato dai Comitati dei Pendolari sarebbero ingiusti e insostenibili anche alla luce della qualità del servizio). Un rapido intervento per evitare che si ripetano casi di sovraffollamento sulle linee dei pendolari che dal Mugello si spostano verso Firenze.
E' quanto l'assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao chiede a Trenitalia con la lettera, nella quale si fa riferimento ai disagi recentemente segnalati dai cittadini su queste linee e riportati anche sulla stampa. Nella missiva l'assessore sollecita Trenitalia a farsi rapidamente carico del problema rivedendo la composizione dei treni nelle fasce più a rischio in particolare valutando un potenziamento dell'offerta così come già avviene tra aprile e giugno. Gli interventi di raddoppio di due treni, il R6808 da Faenza delle 8,20 e il R21479 per Faenza effettuati in quel periodo in seguito alle numerose segnalazioni di sovraffollamento dovute alle gite scolastiche, hanno infatti dato risultati decisamente positivi.
Nella lettera si fa inoltre riferimento alle pesanti proteste pervenute in merito al forte ritardo del treno R11978, da Borgo S. Lorenzo a Firenze via Pontassieve, che nella giornata di ieri, a causa della rottura del locomotore, ha costretto i viaggiatori ad una sosta obbligata lungo la linea senza possibilità di usufruire di mezzi alternativi per raggiungere i posti di lavoro, creando disagi insostenibili ai pendolari. “Mi auguro fortemente che casi simili non debbano ripetersi” ha sottolineato l'assessore.”In ogni caso – ha aggiunto - ho chiesto un incontro urgente a Trenitalia per una valutazione diretta e un confronto sui disagi che ci sono stati segnalati in quest'ultimo periodo”.
Intanto, nelle linee considerate più a rischio lungo la tratta Firenze-Mugello, saranno intensificate le ispezioni effettuate dalla Regione per verificare le condizioni di viaggio e il rispetto del contratto di servizio. "Sempre più guasti e ritardi sulle linee pendolari. Da Borgo San Lorenzo a Firenze tre ore". Il gruppo Rifondazione Comunista chiede di aumentare la frequenza e la elasticità degli orari "in corrispondenza dell’aumento della flessibilità degli orari dei lavoratori". I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato un'interrogazione a riguardo.
Di seguito il testo del documento. "Il regionale 11978, partito da Borgo San Lorenzo alle 7.24, passato, poi da Pontassieve alle 8.18 (già con cinque minuti di ritardo) e bloccato poi definitivamente al Girone. Spinto, poi, da un’ altro treno passeggeri, utilizzato per portare quello guasto fino alla la fermata di Rovezzano. Questa la cronaca di un ordinario disservizio dei treni pendolari. Tre ore, sequestrati sul treno senza ricevere alcuna informazione. Un analoga esperienza i pendolari l'avevano già fatta una decina di giorni fa, quando un treno che sarebbe dovuto arrivare alle 8.30 a Firenze, giunse a destinazione alle 11.40".