E' critico e perplesso l'assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, Riccardo Nencini, che oggi partecipa alle riunione della Conferenza delle Regioni a Roma, convocata per esaminare i decreti sul federalismo proposti dal governo. "C'è il rischio – spiega - che la riforma del federalismo fiscale inizi il suo percorso come una zattera in un mare in tempesta, poiché i tagli prodotti dalla manovra del Governo renderanno insufficienti anche le risorse per scuola, trasporto pubblico locale e perfino sanità: materie per le quali si prevedeva la perequazione al 100 cento". "Abbiamo detto fin dall'inizio che questa manovra rischiava di essere insostenibile - ricorda l'assessore -.
Abbiamo chiesto che venisse modificata, ma ci siamo anche impegnati per rendere più snelli e leggera la macchina amministrativa, razionalizzando e tagliando i (pochi) sprechi che c'erano. Questo ci consentirà di non toccare servizi importanti, come la scuola ad esempio". "Ma non tutte le Regioni - conclude Nencini - sono state ugualmente virtuose. In Veneto le spese di rappresentanza del governatore Zaia sono aumentate di 480 mila euro. Noi, tra convegni, mostre pubblicità e spese di rappresentanza le abbiamo ridotte dell'80 per cento.
Solo sulla comunicazione per il 2011 abbiamo tagliato 3 milioni e 300 mila euro". La manovra economica del Governo Berlusconi, che opera pesanti tagli alle Regioni ed agli Enti Locali, rischia di aggravare ulteriormente la già difficile situazione del Trasporto Pubblico Locale in Toscana. E' l'allarme lanciato da Adiconsum, Federconsumatori, Aduc e Adusbef. "Nel contesto economico attuale, in cui è doveroso garantire ai lavoratori pendolari e alle fasce più deboli dell’utenza un adeguato sistema di mobilità pubblica, che riducendo il traffico privato migliori la qualità dell’aria, specie nei centri urbani, i tagli del servizio ed il peggioramento della sua qualità sono inaccettabili" si legge in una nota stampa.
Le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef e Federconsumatori, "insieme alle forse sociali più sensibili a questi problemi, intendono promuovere un’iniziativa diffusa per contrastare concretamente queste scelte politiche, che danneggiano quotidianamente i cittadini. A partire dall’analisi negativa del contesto nazionale, è nostro compito focalizzare il nostro impegno sul territorio toscano. C’è la necessità che in primo luogo la Regione si assuma l’onere di procedere ad una riorganizzazione e riqualificazione del Trasporto Pubblico in Toscana, procedendo verso una vera integrazione ferro-gomma.
La riorganizzazione non può partire da una mera riduzione dei costi. Al primo posto va messa la qualità del servizio ed la soddisfazione degli utenti". "E’ per questa ragione che come associazioni dei consumatori chiediamo un pieno coinvolgimento nel percorso concertativo che deve essere aperto a tutti i soggetti interessati dalla problematica (Enti Locali, forze sociali, associazioni dei consumatori), per una riforma strutturale del TPL in Toscana" aggiungono le quattro sigle. "La necessaria riorganizzazione deve portare ad un rafforzamento industriale dei soggetti che oggi gestiscono il servizio.
Il sistema attuale di piccole imprese polverizzate nel territorio non è in grado di rispondere alle esigenze qualitative richieste dagli utenti, e di sostenere i piani di costo necessari per tale riorganizzazione. L’obbiettivo. del Gestore Unico Regionale deve essere perseguito con determinazione, procedendo da subito ad un percorso di aggregazioni aziendali. L’orientamento della Regione Toscana ad utilizzare i fondi FAS per sopperire ai tagli governativi, va valutato positivamente poiché consente nell’immediato di non operare tagli drastici al servizio.
In prospettiva, è però necessario rilanciare la questione del TPL come questione strategica per la mobilità dei cittadini della Toscana ed elemento fondamentale per lo sviluppo e la tutela ambientale mirando alla qualità del servizio su adeguamento agli standard europei. L’integrazione ferro-gomma non può prescindere da investimenti strutturali, in particolare nel settore ferroviario, sui mezzi di trasporto, attivando un programma che in tempi certi porti al rinnovamento della flotta ed una manutenzione tale da rendere il servizio adeguato ad un paese civile.
Non secondario è il problema del sistema tariffario. In primo luogo è necessario interrompere quel processo già in atto di unilateralità dei soggetti decisori nella determinazione degli importi e della loro articolazione. Il coinvolgimento preventivo delle associazioni dei consumatori e delle forze sociali è la condizione necessaria per affrontare seriamente il problema della difesa degli utenti più deboli e contemporaneamente affrontare una strategia che incentivi effettivamente il trasporto pubblico rispetto al trasporto individuale.
Su questi temi chiediamo di incontrare al più presto l’assessore regionale Luca Ceccobao" concludono Adiconsum, Adoc, Adusbef e Federconsumatori. Quali azioni mettere in campo per rispondere ai tagli. Confronto a più voci su iniziative del Pd Trasporto pubblico locale a Firenze e nell'area fiorentina. Confronto a più voci giovedì 28 ottobre, alle ore 17, nella Sala IV Stagioni di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 1, su iniziativa del gruppo provinciale del Pd. "Sarà l'occasione - spiega il capogruppo Stefano Prosperi - per approfondire le varie criticità che stanno emergendo dai nostri Comuni, e individuare insieme le azioni da mettere in campo per reagire ai tagli decisi dal governo sul trasporto pubblico".
Insieme all'assessore ai Trasporti della Provincia Stefano Giorgetti, intervengono il neosegretario metropolitano del Pd Patrizio Mecacci e la segretaria Pd dell'Empolese Valdelsa Brenda Barnini.